Dallo splendido
lago, famoso in tutto il mondo, la vista spazia sull'imponente muraglia
del Sorapiss (3205 m) e, dalla parte opposta, sul versante Sud
delle Tre Cime di Lavaredo, le montagne forse più note delle Dolomiti.
Presso la sponda meridionale del lago sorge la stazione di partenza di una
seggiovia, che conduce in breve alla panoramica Capanna
Col de Varda (2106 m), posta su di un poggio erboso (il "Col
de Varda", appunto) al limite
della vegetazione arborea: splendida vista sul fronteggiante Gruppo del
Cristallo, sulla Croda Rossa d'Ampezzo e sul Lago di
Misurina. Per i puristi, come noi, è possibile raggiungere il
rifugio per la stradetta che ricalca in parte la pista da sci (h
0,45).
Alle spalle del rifugio si ergono le paretine rocciose dei
Cadini
di Misurina, un gruppo poco conosciuto ma suggestivo per la grande
quantità di cime, spesso molto ardite, all'interno di un perimetro
relativamente modesto. Dal rifugio è ben evidente la prima parte del
percorso del "Sentiero Attrezzato Aldo Bonacossa", che consiste nello scavalcamento
del Ramo di Misurina attraverso la Forcella di Misurina: il sentiero,
n° 117,
traversa alla base tutte le cime del suddetto ramo (Cima Cadin di
Misurina, 2674 m, Cima Cadin del Lago, Il Pilastro, la Gusèla
della Neve e la Punta Claudio), per risalire poi il canale
detritico, con qualche passo ardito, che fa capo alla Forcella di
Misurina (2400 m), aperta tra la già citata Punta Claudio ed il Coston
Sant'Angelo: bella veduta sulle Tre Cime
e sul
fronteggiante Ramo del Diavolo.
Di qui, grazie a corde fisse e
scalette (molto facili), ci si cala fin
sul fondo del Cadin della Neve, chiuso su tre lati da alte pareti,
fino ad incontrare il sentiero n° 118,
proveniente dal Lago di Misurina e diretto alla Forcella della
Neve (2471 m). Proseguendo sul segnavia n° 117,
si attacca presto un canale detritico e roccioso che, oltre un salto che
si supera grazie alle attrezzature (scalette,
facile), conduce alla sella della Forcella
del Diavolo (2380 m), che separa il Ramo del Diavolo (a
sinistra) da quello del Nevaio (a destra). Splendida veduta sull'arditissimo
trittico di torri rocciose sovrastanti la forcella, famose negli ambienti
alpinistici per le difficoltà delle loro vie di salita (Torre del
Diavolo, Torre Leo, Il Gobbo).
Una rapida discesa sul
versante opposto, per un franoso canale detritico e placche nevose, porta nel
Cadin dei
Tocci; traversando verso
destra, alla base del Ramo del Nevaio,
si tocca in breve il Passo dei Tocci, su cui sorge il bel Rifugio
Fonda-Savio (2359 m, h 2,00
dalla Capanna Col de Varda).
Qui si passa anche con gli itinerari Giro
dei Tocci e "Sentiero
Attrezzato Durissini". Nei pressi del rifugio, sovrastante il breve
Ramo dei Tocci, spicca
la bella Torre Wundt (2517 m).
Dal
Passo dei Tocci ci si
cala ora nel vallone roccioso che origina in alto il Cadin del Nevaio,
e che in basso confluisce in Val Campedelle (corde metalliche);
appena possibile, traversando a sinistra alla base della già citata
Torre
Wundt, si raggiunge la Forcella Rimbianco (2176 m), che divide
il Ramo dei Tocci da quello di Rimbianco e che mette in
comunicazione l'omonimo Cadin (tributario di Val Popèna Bassa)
con la Val Campedelle (tributaria dell'Ansièi).
Dalla
forcella si traversa sulla destra per una panoramica crestina con resti di
postazioni degli Alpini fino a prendere una cengia, esposta ma
sicura, che traversa in piano tutta la verticale parete della Cima
Cadin di Rimbianco (2402 m); splendida veduta, alle spalle, sul Ramo
di Croda Liscia, che si salda a quello di San Lucano attraverso
la caratteristica Forcella della Torre
(vedi itinerario "Sentiero
Attrezzato Durissini"). Alla fine un passaggio un po' delicato
(scaletta e corda) consente, percorrendo una serie di cenge intagliate
nella verticale parete della Cima Cadin delle Bisse, di
raggiungere un colletto da cui si accede al piccolo Cadin delle Bisse,
tributario di Val Rimbianco.
Tagliato con ampio semicerchio il
piccolo circo di erba e massi, attraverso un altro esile colletto si entra
nel più ampio e soleggiato Cadin di Longères, oramai di fronte
alle Tre Cime di Lavaredo. La traccia taglia il cadin al limite
della panoramica cresta rocciosa superiore e, attraverso una
caratteristica galleria oppure per sentiero pianeggiante, si raggiunge la
bassa paretina che sorregge da Sud-Ovest la vetta del Monte
Campedelle (2346 m). Seguendo vecchi camminamenti di guerra quasi
pianeggianti, la si aggira verso destra, (volendo, vale la pena risalire
la costa prativa verso sinistra fino in vetta: fantastico panorama
sui Cadini e sulle Tre Cime) e si raggiungono i prati che, con breve salita
finale, conducono a Forcella Longères ed al Rifugio
Auronzo (2320 m, h 2,30 dal
Rifugio Fonda-Savio),
ai piedi delle imponenti Tre Cime di Lavaredo.
Da qui si può
tornare a Misurina con l'autostop (strada a pedaggio,
affollatissima d'estate), con il servizio di autobus oppure a piedi con il
sentiero n° 101
(h 1,15).
Ancora meglio, però,
la discesa per Forcella Col di Mezzo: dal parcheggio inferiore (campers)
si prende il sentiero n° 105
che taglia in piano per pittoresche coste prative tutta la base della Cima
Ovest o, meglio, del suo avancorpo meridionale, detto Sasso di
Landro. Con panoramico percorso, il sentiero conduce all'ampia
depressione di Forcella Col di Mezzo (2315 m, h 0,20 dal
Rifugio
Auronzo), che separa il già citato Sasso di Landro (2736 m)
dal modesto cocuzzolo erboso del Col di Mezzo (2324 m). Fantastica
veduta su Cadini, Sorapiss, Cristallo e sui Rondòi
- Baranci.
Lasciato il sentiero
n° 105
che, oltre la forcella, traversa al Rifugio Locatelli (vedi anche
itinerario Crode
Fiscaline), si prende la traccia n° 108
(cartello "Arghena") che segue il filo erboso della cresta e
raggiunge in breve la sommità del Col di Mezzo; da qui appare,
più bassa, la baranciosa Croda
dell'Arghena
(2251 m), separata dal Col di Mezzo dalla larga Forcella dell'Arghena.
La traccia scende con comodi ma ripidi tornantini una costa prativa, poi
attraverso rigogliose macchie di mughi si porta nei pressi di detta sella,
raggiungibile in pochi minuti: la deviazione merita, in quanto consente di
visitare una interessantissima trincea degli Alpini e di ammirare i
precipiti versanti di Monte Rudo, oltre la profonda depressione
della Val Rienza.
La discesa prosegue ora lungo la breve e boscosa
Val
de l'Arghena, con interessanti vedute sul massiccio Monte Piana,
fino a raggiungere la strada asfaltata delle Tre Cime poco a monte
di Casera Rimbianco (1844 m, h 1,00
da Forcella Col di Mezzo). Con un'altra ora di fastidiosa marcia
sulla strada (scorciatoie di dubbia utilità), si ritorna a Misurina
e alla macchina.