Il Gruppo
di Brenta, molto vasto ed articolato, occupa il settore ad
Occidente della Valle dell'Adige, fra i dolci declivi del Bondone e della Paganella ed i ghiacciai
dell'Adamello e della Presanella. Così come avviene
per le Dolomiti d'Oltre Piave, il gruppo si trova al di fuori dei canonici
confini della regione dolomitica, ma per affinità storico-alpinistiche e
geologiche è ormai divenuto uso comune considerarlo parte integrante dei Monti
Pallidi, tanto che non è infrequente incontrare la denominazione "Dolomiti di
Brenta".
La sua conformazione può essere grossolanamente schematizzata in una
lunga cresta con andamento Nord-Sud, col vertice settentrionale in
corrispondenza della Val di Non e quello meridionale delle Valli Giudicarie,
percorse dal fiume Sarca. Una serie di poderose ramificazioni laterali digradano
verso le conche di Andalo e di Molveno (Est) e verso le valli Rendena e di
Campiglio (Ovest).
Il gruppo si può suddividere in due settori principali,
molto diversi tra loro per aspetto e frequentazione, che si incontrano all'ampia
sella del Passo del Grostè: la Catena Settentrionale, selvaggia ed abbandonata,
costituita da cime detritiche che nascondono fra i loro fianchi vallette e laghi
molto solitari e pittoreschi, e la Catena Centro-meridionale, di aspetto prettamente dolomitico, frequentatissima e che annovera numerose cime famose nel
mondo.
A proposito di cime, la più alta del raggruppamento è la
Cima Tosa
(3173 m), caratteristica per il suo cappello nevoso che perdura per tutto
l'anno, ma come non ricordare il potentissimo Crozzòn di Brenta (3135 m, che
con la Tosa forma un massiccio di ineguagliabile potenza, foto a sinistra in
alto), la Cima Brenta, la Cima d'Ambièz, la
Brenta Alta, il Campanile Alto, ed il
fenomenale Campanile Basso (a sinistra in basso)? Tutte vette che hanno fatto la storia dell'alpinismo,
non solo del raggruppamento ma nelle Dolomiti intere!
Grazie a questa
notorietà, ma anche per i numerosi circuiti attrezzati presenti nel gruppo (la
"Via delle Bocchette" è la più antica ferrata dolomitica, risalente addirittura al
1937!), il Brenta è molto frequentato da escursionisti di ogni nazionalità: a
volte addirittura troppo! Ma la bellezza dell'ambiente mitiga tutto, compreso
l'affollamento: ricordarsi però di prenotare, perchè d'estate i rifugi sono
sempre al limite della capienza!
Gli itinerari proposti
(combinabili a piacere) sono: