Pale di San Martino

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DESCRIZIONE OROGRAFICA

Il Gruppo delle Pale di San Martino è uno dei più estesi, imponenti ed articolati raggruppamenti delle intere Dolomiti. Di queste occupa il settore sud-occidentale, al confine tra Veneto e Trentino. 

Il versante settentrionale (a sinistra in alto, ripreso dai pressi del Passo Rolle), che si affaccia sul Passo di Vàlles (2031 m, Gruppo di Bocche), sul Passo Rolle (1955 m, Lagorài) e sulle alti valli del Travignòlo e del Biòis, è forse quello più famoso e fotografato: una ininterrotta catena di altissime pareti rocciose, tra cui spiccano le quote più elevate del gruppo, svettano sopra i verdi boschi della bucolica Val Venègia. All'ardita imponenza del famosissimo Cimòn della Pala (3184 m) si affiancano le maestose Cima della Vezzàna (3192 m, la più alta) e Cima dei Burelòni (3130 m), e via via altre imponenti montagne che digradano lentamente verso la lontana Falcàde. 

Dal Passo Rolle, alla testata della Val Travignòlo, si origina verso Sud la verde Val Cismòn, che costituisce il confine occidentale della catena e che ospita la famosa località turistica di San Martino di Castrozza: questo settore delle Pale risulta quanto mai ardito ed articolato, con numerosi profondi valloni che si insinuano tra alte pareti. Le più importanti cime sono la Pala di San Martino (2982 m), il Sass Maòr (2814 m, a sinistra al centro) e la Cima Canali (2897 m), molto conosciute nell'ambiente alpinistico; è questo il settore sicuramente più frequentato del gruppo. 

Oltre l'imbocco dell'ampia Val Canali, la risalita verso il Passo Cerèda (1361 m, Vette Feltrine) introduce verso il settore più selvaggio: è la zona del Canale del Mis, poco nota ma meritevole per la natura ancora in gran parte integra. Cime rocciose di notevole imponenza, come il Sass d'Ortìga (2634 m) e la Croda Granda (2839 m), dominano una cresta rocciosa frantumata e praticamente inesplorata. 

Oltre il modesto valico di Forcella Aurìne (1297 m, Monti del Sole), si entra nel bacino del Torrente Cordèvole, e subito colpisce la strabordante massa rocciosa del Monte Agnèr (2872 m) e delle sue cime satelliti; ma ancor più impressionante è la vista di queste pareti dalla vicina Valle di San Lucàno (a sinistra, in basso), dove sprofondano con 1.600 m di roccia compatta e verticale! 

Oltre le imponenti Pale di San Lucàno, la catena muta decisamente aspetto, lasciando le cime rocciose per montagne più dirupate, con vasti ed erti pendii erbosi; presso Cencenìghe Agordìno si incontra l'imbocco della già citata Valle del Biòis che, oltre la caratteristica Val di Garès (Garès rimane l'unico villaggio abitato all'interno del Gruppo delle Pale), sale verso Falcàde ed il Passo di Vàlles. 

Un cenno a parte merita il caratteristico tavolato carsico che, a guisa di altipiano, occupa tutto il settore centrale del gruppo: uno scenario desolato ma, allo stesso tempo, molto caratteristico.

 

Gli itinerari proposti (combinabili a piacere) sono:

 

ITINERARI ESTIVI

ITINERARI INVERNALI

Monte Mulàz (2906 m)

In Val Venegia

Cima della Vezzana (3192 m) - Via normale

Il Castellazzo (2333 m)

Traversata delle Comelle

Cima della Rosetta (2743 m)

Cresta di Val Venegia

Cima di Pape (2503 m)

Prima Pala di San Lucano (2205 m)

Boràl della Besàusega

Anello dei Fochetti di Focobon

Traversata della Palalada

Anello dell'Antermarucol