Dal rifugio si segue
il ripido sentierino (paline per "Roda di Vačl" e "Masarč")
che si
inerpica direttamente alle sue spalle e si dirige alla
base della parete rocciosa del Croz di Santa Giuliana (o Torre
Finestra, a causa dell'evidente foro poco sotto la vetta, 2670 m),
fino ad un trivio: lasciata la traccia di sinistra, che porta all'attacco
Sud della Via Ferrata del Masarč (nessuna indicazione,
vedi anche itinerario Punta del Masarč), e
quella di destra, che traversa lungamente ai piedi del Croz di Santa
Giuliana e sale poi alla Forcella delle Rode (vedi itinerario Roda
di Vačl), si prosegue dritti lungo
un sentierino che risale, con numerosi ripidi tornanti, il costone
erboso (ind. per "Via Ferrata del Masarč"). La traccia, molto
erta, guadagna velocemente quota in direzione della bastionata rocciosa
a sinistra del Croz di Santa Giuliana, solcata da numerosi
verticali camini. Raggiunta la base delle rocce, si prosegue la
salita, sempre molto ripida, in diagonale verso destra: con percorso
faticoso e, nell'ultimo tratto, leggermente esposto, si giunge con
numerose svolte al punto dove le zolle erbose si spingono piů in alto.
Qui, presso un terrazzino, si incontrano le prime corde fisse (h
0,30 dal rifugio).
Si
sale verso destra, in diagonale, lungo un breve ripido solco
roccioso, aiutati dalla fune (roccia lisciata) fino ad un pulpito
erboso: si prosegue in diagonale verso
sinistra, sempre con l'ausilio di
una fune metallica, per una facile placchetta, raggiungendo la base vera
e propria della bastionata rocciosa. Risalendo un canalino assicurato,
nuovamente verso destra, si raggiunge (grazie anche ad un paio di
pioli)
un buio anfratto, da dove appare finalmente il passaggio chiave della
salita: uno strettissimo caminetto, di una decina di metri, formato da
una quinta di roccia addossata alla parete principale. Si rimonta il
caminetto, dapprima grazie ad alcuni pioli di ferro, poi per una
verticale scaletta, fino ad uscire su un'aerea cengetta che, in pochi
passi, conduce sull'orlo del vasto e caratteristico catino sospeso,
compreso fra la Roda del Diavolo ed il Croz di Santa Giuliana ("Pas
del Ciavŕl", h 0,15
dall'inizio degli infissi, paline).
Trascurata
la traccia di sinistra, che taglia in leggera discesa verso l'attacco
Nord della Via Ferrata del Masarč, si segue la ripida traccia che,
mantenendosi presso il bordo destro del catino sospeso, guadagna quota
con panoramico percorso, portandosi alla base dello spigolo meridionale
del Croz di Santa Giuliana. Rasentando la parete Ovest del Croz, con
tracciato ora meno erto, la traccia conduce all'ampia insellatura erbosa
al sommo del catino (2630 m, h 0,15
dal Pas del Ciavŕl), dove una verticale paretina precipita verso
l'angusta sottostante Forcella delle Rode. Una palina indica la
possibilitŕ di scendere a questo intaglio, attraverso un percorso
attrezzato assai
impegnativo ed esposto, ancorchč breve (possibilitŕ di collegamento
con il sentiero attrezzato lungo la cresta Sud delle Roda di Vačl).
A
questo punto, trascurati i segnavia, ci si porta alla base della cresta
Est della Roda del Diavolo: subito si notano le tracce di passaggio ed i
numerosi ometti, che consentono di individuare senza grossa fatica la
migliore via di salita. Dapprima ci si mantiene nei pressi della cresta
poi, incontrato un impressionante foro che precipita nel canalone Ovest
della Forcella delle Rode, si comincia a traversare gradualmente verso
sinistra, sempre guidati dagli ometti di pietre. Con fantastiche vedute
sulla fronteggiante parete occidentale del Croz di Santa Giuliana,
attraversata dalla caratteristica finestra poco sotto la vetta, si
guadagna facilmente quota (qualche facile passo di I° e I°+)
lungo l'ampio versante, facendo attenzione a qualche breve tratto
leggermente friabile (ma nel complesso la roccia č piů che discreta).
Un ultimo insistito traverso verso sinistra consente di raggiungere
un'aerea forcella fra le due punte principali: risalendo uno stretto
solco roccioso si sbuca sulla cresta sommitale, che va seguita per pochi
metri verso destra (attenzione, esposto!) fino all'ometto posto sulla
splendida e comoda vetta della Roda del Diavolo (2723 m, h
0,25 dall'attacco). Bellissimo panorama sull'aerea Cresta
del Masarč, sulla vicina parete rossa della Roda di Vačl e sul
massiccio del Latemar.
Ritorno
per la stessa via in h 1,00.