Dal
Passo di Costalunga si prende una
stradetta in leggera salita (cartelli, segnavia n° 548)
che risale i prati alle pendici del Gruppo del Catinaccio: superate
alcune case, la strada diventa mulattiera ed entra nel bosco, che risale
con un paio di svolte. La traccia si innesta presto su una carrareccia
sterrata che stacca dalla Grande Strada delle Dolomiti circa 1 km a
valle del passo, sul versante fassano. Si giunge ad un bivio: lasciato a
destra il
Trascurato
a questo punto il sentiero che prosegue in leggera discesa verso la
vicina Baita Masarč, si svolta decisamente a destra e si prendono a
risalire i ripidi pendii erbosi rimanendo grosso modo al di sotto del
tracciato della seggiovia. Il percorso č un po' infastidito
dall'impianto, ma con numerosi tornanti ottimamente tracciati nei
pascoli (alcune panchine permettono ogni tanto di riprendere fiato) si
raggiunge in fretta il sito dove sorge il bel Rifugio
Paolina, posto sui pendii erbosi discendenti dall'imponente parete
Ovest della Roda di Vačl, dove si trova anche la stazione a
monte della seggiovia (2125 m, h 1,20
dal Passo di Costalunga).
Dal
rifugio si prende l'evidente sentiero ("Sentiero del Masarč -
Variante Inferiore") che parte
da dietro il fabbricato e che risale il costone erboso discendente dalle imponenti pareti
della Roda del Diavolo (2723 m) e della Cresta del Masarč
(2607 m); una serie di ampi gradini permette di superare senza fatica i
tratti piů ripidi.
Raggiunto un panoramico poggio (splendida vista sul
Latemar
e sulle lontane Pale di San Martino), il sentiero, qui largo e
pianeggiante, aggira lo zoccolo della Punta del Masarč (2564 m),
con stupenda veduta sulla media ed alta Val di Fassa, fino a
raggiungere il monumento dedicato a Theodor Christomannos (2349 m, h
0,25 dal rifugio), l'ideatore della Grande Strada delle Dolomiti: il
monumento consiste in un'aquila di bronzo appollaiata su un grande
masso.
Qui giunge anche il "Sentiero del Masarč", proveniente
dal Rifugio
Fronza alle Coronelle, che si tiene piů in alto rispetto alla
variante seguita, alla base delle verticali pareti della Roda di Vačl e della
Sforcella.
Proseguendo sempre in
piano, ora sul segnavia 549,
si aggira completamente lo zoccolo della Punta del Masarč e si
raggiunge il margine della Conca del Vajolon, sulla quale svettano
imponenti cime rocciose come la Roda di Vačl (2806 m), la Sforcella
(2791 m) e la Cima Sud dei Mugoni (2739 m); lasciato a destra il sentiero
n° 548
proveniente dal Passo di Costalunga (vedi itinerario Alla
Sella del Ciampaz), dopo pochi minuti si
raggiunge la piccola costruzione della Baita
Marino Pederiva, nei pressi della quale sorge il bel Rifugio
Roda di Vačl (2283 m, h 0,40
dal Rifugio Paolina).
Merita una visita il vicino roccione del Ciampaz
(2316 m), che si
affaccia come una prora di nave sul solco del Rio di Valle e
permette di abbracciare con lo sguardo buona parte delle Dolomiti Fassane. Superbo panorama sul sottogruppo di Vačl, sulle cime dei
Mugoni
e sul Gruppo di Sella.
Ritorno
per la stessa via in h 1,15 o, in
alternativa, con l’itinerario Alla
Sella del Ciampaz in senso inverso (stesso tempo).