Dal
Passo di Costalunga si prende una
stradetta in leggera salita (cartelli, segnavia n° 548)
che risale i prati alle pendici del Gruppo del Catinaccio: superate
alcune case, la strada diventa mulattiera ed entra nel bosco, che risale
con un paio di svolte. La traccia si innesta presto su una carrareccia
sterrata che stacca dalla Grande Strada delle Dolomiti circa 1 km a
valle del passo, sul versante fassano. Si giunge ad un bivio: lasciato a
sinistra il segnavia n° 552,
diretto al sovrastante Rifugio
Paolina (vedi itinerario Sentiero
del Masarč - Variante Inferiore), si prosegue a destra sul 548,
che inizia a risalire con pių decisione le falde boscose della Cresta
del Masarč.
Lasciata a sinistra una conca di massi, alcuni ripidi
strappi fanno guadagnare una magnifica radura, dove sorge una vecchia
baita (2026 m, h 0,40 dal passo): magnifica
veduta su tutto il Gruppo della Marmolada e sul Latemar.
Un'altra breve rampa ed una successiva lunga traversata pressochč in
quota fanno guadagnare la parte superiore della piccola Val Coden,
che sale con ripidi ma pittoreschi prati fino all'ampia Sella di
Ciampaz. La mulattiera, con numerosi tornanti poco pendenti, rimonta
tutto il solco fino ad innestarsi sul Sentiero del Masarč
(segnavia n° 549,
proveniente dal Rifugio Paolina, vedi anche itinerario Sentiero
del Masarč - Variante Inferiore) all'altezza della Baita Pederiva ed a pochi passi dal Rifugio
Roda di Vačl (2225 m, h 1,30 dal
Passo di Costalunga).
Superbo panorama sul sottogruppo di Vačl, sulle cime dei
Mugoni
e sul Gruppo di Sella.
Merita una visita il vicino roccione del Ciampaz
(2316 m), che si
affaccia come una prora di nave sul solco del Rio di Valle e
permette di abbracciare con lo sguardo buona parte delle Dolomiti Fassane.
Ritorno
per la stessa via in h 1,00.