Si prende la
grande pista da sci (segnavia n° 604)
che dall'albergo sul passo si dirige verso sinistra, supera un
piccolo rio (laghetto) e risale ripida gli ampi pendii prativi della Campagnaccia. Raggiunto un bivio, si trascura la continuazione della pista
per prendere una sterrata a sinistra che con alcune svolte raggiunge il
poggio dove sorge il Ristorante Paradiso (2170 m circa, h
0,40 dal Passo di San Pellegrino). Nei pressi sorge la
stazione di arrivo della Seggiovia Costabella, in partenza pochi
metri prima del Passo di San Pellegrino (sul versante fassano).
Dal
ristorante/rifugio, seguendo le indicazioni, si prosegue sul bel
sentiero 604 che si
inoltra in falsopiano nella splendida conca prativa della Campagnaccia:
alle nostre spalle, si erge il massiccio di origine vulcanica della Catena
di Bocche, con il Col Margherita (2550 m) sul quale spicca la stazione di
arrivo della funivia in partenza dal Passo di San Pellegrino. In secondo
piano, si stagliano le Pale di San Martino, con il
Cimòn della Pala e la
Cima della Vezzàna in bella evidenza. Sul versante opposto, dalla base
dei vasti pascoli, si innalzano le cime del sottogruppo Costabella-Uomo,
alla cui estremità sinistra si apre il Passo
delle Selle; contro il cielo, è già evidente la sagoma del Rifugio
Passo delle Selle, appollaiato poco a sinistra del passo.
Il comodo
sentiero percorre i prati con scarsi e moderati strappi, ed in questo
tratto non è infrequente imbattersi in vaste mandrie di mucche o di cavalli
al pascolo. Raggiunta la vasta e placida conca
erbosa che si distende ai piedi del valico, il sentiero inizia ad
inerpicarsi decisamente, ormai su terreno detritico, nel canale racchiuso
tra i contrafforti della Punta delle Selle (2596 m, a sinistra) e del Piccolo Lastèi (2687 m, a destra) e, con una serie di tornanti,
consente di toccare velocemente il Passo delle
Selle (2529 m, h 1,15
dal Ristorante Paradiso). Pochi metri sulla sinistra sorge il nuovo Rifugio
Passo delle Selle, in splendida posizione panoramica: questa
grande costruzione ha sostituito nel primi anni 2000 il vecchio e
caratteristico fabbricato in legno, comunque ricostruito poco sotto il
passo sul versante Monzòni, ormai troppo piccolo per la grande quantità
di escursionisti che frequentano la zona in estate. Si apre
la vista sulla Valle delle Selle, che scende in Val dei Monzòni,
e sul sottogruppo della Vallaccia, con
la Punta della Vallaccia (2620 m) e il Sasso della Undici
(2550 m, di cui appare solo l'erboso versante orientale), che emergono dai
pascoli di Gardeccia. Nei dintorni, numerosi reperti risalenti alla Prima Guerra Mondiale, come le rovine di un villaggio austriaco sui
ghiaioni poco sotto il passo (versante Monzòni), trincee e fili
spinati. A destra, sul fianco del Piccolo Lastèi, comincia l'Alta
Via Bepi Zac, itinerario interessante e spettacolare
di scarse difficoltà, che consente di visitare le postazioni di guerra
sulla cresta di Costabella fino alla Forcella del Ciadìn (consigliato).
A questo punto, per concludere la gita, due possibilità
(entrambe valide):
a
- dal passo, scendere sul versante opposto con il bel sentierino che
si abbassa decisamente nell'alta Valle delle Selle, curvando alla
base della massiccia Punta dell'Ort (2690 m, da destra si congiunge la
traccia del "Sentiero
Gino Badia") e rasentando le
piccole ma ardite Pale di Carpèlla (2490 m, 2430 m, 2411 m);
superato il piccolo specchio d'acqua del Lago
delle Selle (2232 m, sovente asciutto), si giunge su di una
costa prativa che si inclina bruscamente verso il fondo della Valle
dei Monzòni. Con alcuni ripidi tornanti, il sentiero supera il
salto (da cui il torrente scende con bella serie
di cascate), e tocca il poggio alberato su cui sorge il piccolo
Rifugio
Taramelli (2046 m, h 0,50
dal passo). Continuando a scendere, superato il Rio dei Monzòni,
si entra nel bosco e si scende all'ampia radura della Malga
Monzòni
e, poco sotto, alla Baita
Monzòni (h
0,30 dal Rifugio Taramelli). Di qui è possibile scendere, a piedi o con
servizio taxi di pulmini, al parcheggio della Valle dei Monzòni (h
0,30 a piedi), a poca distanza dalla Malga
al
Crocifisso in Valle di San Nicolò.
b
- dal rifugio, prendere il sentierino di sinistra che percorre il filo di cresta,
in ambiente aperto e con splendidi panorami circolari, e diretto
all'attacco del "Sentiero Attrezzato Bruno Federspiel". Ad un
certo punto, poco sotto la cresta, si apre una bella
caverna di guerra con un finestrone affacciato sulla Valle
di San Pellegrino. Giunti grosso modo all'altezza del piccolo Lago delle
Selle, visibile in basso, una breve
salita consente di raggiungere la vetta della Punta
delle Selle (h 0,20 dal
passo), da cui è visibile tutta la prosecuzione della cresta con la Punta
d'Allochèt (2582 m) ed il più scuro massiccio dei Rizzòni
(2645 m), su cui si svolge il sentiero attrezzato Federspiel
(anche per questo sentiero le difficoltà sono assai contenute,
per cui può costituire una eventuale prosecuzione della gita). A questo
punto, si discendono i ripidi prati del versante di San Pellegrino,
giungendo velocemente e senza difficoltà ai prati
della Campagnaccia, da dove procedendo verso sinistra si
rintraccia il sentiero 604
già percorso in salita e si ritorna al Ristorante Paradiso (h
0,40 dalla Punta delle Selle). Di qui si ritorna al Passo di
San Pellegrino o con la seggiovia o lungo il sentiero/pista da sci in h
0,30.