Dal
centro del paese si segue Via Soraruf, che dapprima ripida fra le case,
poi fra i prati sale fino ad un antico abbeveratoio. Qui si lascia a
destra una stradina diretta a Pera di Fassa e si prosegue dritti
(cartelli), lungo la stradetta segnata con il n° 544:
costeggiata la stazione a valle della Funivia del Ciampedie, si
prosegue in moderata salita, si supera una colonia estiva e si giunge ai
piedi del poggio su cui, a sinistra, sorge l'antica chiesa di Santa
Giuliana.
Lasciata
a sinistra la pista da sci, si prosegue a destra, si supera su un ponte il rovinoso
rio fra grandi distese di ghiaie e si entra nella splendida abetaia.
Con
ripida e faticosa salita il sentiero si inerpica su un costone boscoso,
quindi devia a sinistra e prosegue la ripida salita fra gli alberi,
mantenendosi grosso modo sul ciglio dell'immensa antica frana che, quasi
300 anni fa, sconvolse questa zona, cancellando quasi interamente
l'abitato di Vigo.
Pių
in alto, si taglia decisamente a sinistra, passando sotto i cavi della
funivia (di cui si nota la vicina stazione a monte) e, con un'ultima
salita un po' meno ripida, si esce sul panoramico poggio di Ciampedie
(1998 m, h 1,30 da Vigo di Fassa),
proprio a fianco della stazione a monte della funivia.
Da
qui appare alla vista il lungo solco della Valle del Vajolet, dominata
dalla Cima Catinaccio (2981 m) e dai pių vicini Dirupi di Larsec.
Pių a sinistra svetta la massiccia Roda di Vačl, mentre lontani, a
destra, appaiono il Gruppo del Sassolungo ed il massiccio del Sella.
Di fronte, oltre il profondo solco della Val di Fassa, appare il
Sottogruppo della Vallaccia, appartenente geograficamente al Massiccio
della Marmolada.
Su
un poggio erboso poco distante sorge il caratteristico Rifugio
Ciampedie,
raggiungibile in pochi istanti.
Dal
rifugio si scende
brevemente in direzione Ovest fino ad incontrare, all'inizio del bosco, il
piccolo Rifugio
Negritella (1990
m). A questo punto si incontra un bivio: tralasciato il ramo di sinistra
n° 545 diretto alla zona di Vačl e delle Cigolade (vedi itinerari
"Sentiero delle Rondolae", "Giro delle Cigolade" e
"Sentiero delle Pecore"), si prosegue a destra in leggera
discesa. Tagliato un ampio pendio erboso segnato dalle piste e dagli
impianti del soprastante poggio di Prā Martin (evidente esempio del
degrado ambientale a cui č purtroppo condannata questa parte del Gruppo
del Catinaccio), si rientra nel bosco, che da qui prende il nome di
Bosch de Larsec. Con lungo percorso in piano o leggera discesa
all'interno dello splendido e selvaggio bosco, si sottopassano i
tracciati di diverse seggiovie (alcune invernali, altre funzionanti
anche nel periodo estivo) e si esce presso la piccola radura dove sorge
il Rifugio Catinaccio (1920 m,
h 0,50 da Ciampedie). Proseguendo sul
sentiero pianeggiante si supera un poggio e, con brevissima discesa, si
esce nella vasta Conca di Gardeccia, dove sorge il Rifugio Gardeccia
(1949 m, h 0,10 dal Rifugio Catinaccio).
E' questo uno dei luoghi
pių nobili del Gruppo del Catinaccio, e purtroppo anche dei pių
affollati; gli scorci sulle cime circostanti sono comunque
impagabili! Qui giunge anche un servizio taxi di pulmini in partenza da
Pera di Fassa (precisamente, dalla stazione di partenza della Seggiovia
Rosengarten). Presso il limite superiore della conca, all'inizio del
sentiero diretto alle Porte Negre, sorge ancora il Rifugio Stella Alpina
(1960 m).
Ritorno
per la stessa via in h 1,35.