Cima delle Stellůne 2605 m

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N.B.: ITINERARIO E RELAZIONE A CURA DI ANNA PIERMARTINI

 

CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 014

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO LAGORŔI-CIMA D'ASTA)

SCHEDA N. 13

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Si raggiunge Cavalese (1072 m, 24 km da Egna-Ora), da dove si scende alla strada di fondovalle. Si svolta a destra e si discende la valle per circa 1 km, fino ad un ponte a sinistra che porta alla piccola frazione Cascata (849 m, eventualmente parcheggio).

Proseguendo in auto, si devia a sinistra su ponticello in legno seguendo le indicazioni per la Val Močna, mentre la strada si fa sterrata e si alza con moderata pendenza e con fondo abbastanza buono nella fitta abetaia. Si supera una deviazione a sinistra, si traversa un ponticello e si oltrepassa sempre a sinistra un baito (tavoli e panche); si lascia una diramazione per localitŕ Salanzŕda e si supera una moderna costruzione (centralina elettrica), giungendo ad un ampio spiazzo sulla destra. Qui occorre lasciare l'auto (1000 m circa) poiché un divieto di transito vieta di proseguire ai non residenti nel Comune di Cavalese.

 

ITINERARIO

Si prosegue a piedi lungo la carrareccia, si supera nuovamente il rio e, oltre una zona di bosco fitto, si incontra un altro bivio: trascurata la diramazione di destra, diretta in Val Forŕme, si prosegue a sinistra, rimanendo in Val Močna, fino ad un ennesimo ponte. Qui c'č un altro bivio, in veritŕ poco avvertibile, per il Doss dei Laresi (stazione intermedia degli impianti del Cerměs). 

Continuando a seguire la strada, si guadagna quota con una serie di tornanti un po' piů ripidi, per poi tagliare nuovamente in falsopiano la sponda sinistra della valle. A quota 1370 m circa, nei pressi di uno slargo con segnali, una deviazione a destra (non segnalata) consente di tagliare e di abbreviare il percorso; si abbandona quindi la carrareccia principale per prendere una larga mulattiera che si addentra nel bosco. Si supera il rio su un ponticello di legno per salire con piů decisione in uno splendido ambiente boschivo; la mulattiera prende quota fino ad incrociare nuovamente la strada, la si attraversa e si prosegue sul sentiero subito di fronte sbucando dopo poco nuovamente sulla carrareccia principale poco a valle della Malga Cŕore (ex Malga delle Capre, 1700 m, h 1,15), di proprietŕ privata.  

Da qui la strada č chiusa al transito da una sbarra e, oltrepassatala, si esce in pochi minuti nella pittoresca spianata prativa della Val Močna; il rio rumoreggia in sottofondo e lungo la carrareccia, qui piana e riposante, sorgono diverse baite. Proseguendo sempre lungo la carrareccia si passa davanti alla Malga Nuova di Val Močna (1750 m - deviazioni per Cermis e Forcella La Salčra – vedi anche itinerario Traversata Val Močna - Cerměs) e si continua sempre camminando a fianco del placido rio; in falsopiano, si attraversa il torrente e si giunge alla Stalla Vecchia (1850 m, deviazione per Forcella del Capitello).

Da qui si continua fino a che, poco prima del Baito delle Stellůne (o Malga delle Stellůne, 1930 m, h 1,00 da Malga Cŕore) cartelli indicatori invitano a svoltare a destra per Forcella di Val Močna e Forcella Valsorda. Sopra di noi, ora decisamente imponente, appare la Cima delle Stellůne, che svetta tra la Forcella di Val Močna a sinistra e la Forcella di Busa della Neve a destra. 

Sul prato poco inclinato si seguono agevolmente i segni bianco-rossi: dapprima la traccia č poco evidente, ma la si recupera ben presto quando il prato si stringe tra la costa cespugliosa a destra e un basso boschetto di ontani (?) a sinistra. Sempre seguendo i segni, ed ora su buona traccia, si attraversa un tratto alberato e si prosegue per un poco nella macchia, uscendone dopo un paio di tornanti e guadagnando un bell'avvallamento erboso. Da qui l'occhio abbraccia tutta la verdissima conca della Val Močna, delimitata a sinistra (faccia a valle) dalle pendici del Cimňn del Terzo e della Busa Grana e a destra della cresta del Castčl di Bombasčl e del Cimňn della Rňa. 

Il sentiero, mai troppo ripido, continua a salire con costanza toccando un'altra bella conca erbosa a dirigendosi verso una colata di grossi massi, che si rimonta sulla destra fino a portarsi ad un ulteriore terrazzo erboso, e da qui brevemente alla Forcella di Val Močna (2294 m, h 0,45 dal Baito delle Stellůne).  

Dalla forcella tabelle e segnali a vernice indicano, a sinistra, la direzione da seguire; si percorre per pochi metri il sentiero n° 321 per Forcella di Busa della Neve fino a poco prima di un grosso masso con targa e cartello segnaletico del C.A.I.. Voltandosi indietro, un ometto e una freccia con scritta  in vernice su un sasso indicano di deviare a destra per una buona traccia, un tempo segnata in bianco-rosso ed ora accompagnata prima da frecce bianche e poi da evidenti ometti di pietre. Si comincia a risalire la bastionata inferiore della Cima delle Stellune e, dopo due tornanti, č opportuno non farsi ingannare dall'invitante continuazione del sentiero su una selletta erbosa, ma curvare decisamente sulla sinistra (freccia bianca in basso). La deviazione non č evidente perché la traccia č nascosta in mezzo alle roccette, ma inaspettatamente il percorso continua inerpicandosi tra grossi massi, sempre ottimamente tracciato, mai esposto e mirabilmente sistemato a scalinata per superare i punti piů ripidi. Con stretti tornantini si supera cosě la prima parte del percorso, sbucando sull'erboso ripiano intermedio della cima. Il panorama si fa sempre piů ampio, con spettacolari vedute sul sottostante Lago delle Stellůne, la Valle delle Stůe e sulla corona di monti circostanti. 

Si prosegue per pietraie e radi ciuffi d'erba, sempre seguendo gli abbondanti ometti, mentre di fronte č ben evidente la traccia a zigzag che rimonta l'ultimo pendio sassoso prima della croce sulla vetta della Cima delle Stellůne (2605 m), che si raggiunge con un'ultima breve salita (h 0,30 dalla Forcella di Val Močna). Dalla cima spettacolare panorama sui sottostanti Laghi delle Buse Basse, sulla Cima d'Asta, sul fondo della Val Močna fino al Monte Agnello (Gruppo del Latemar), e sulle cime che attorniano la Valle delle Stůe.  

La discesa puň avvenire per il medesimo itinerario di salita, oppure si puň optare per una ulteriore digressione che consente di compiere un bel giro ad anello. In quest’ultimo caso, dalla cima occorre scendere nuovamente verso la Forcella di Val Močna per il medesimo percorso di salita fino a reimmettersi sul sentiero n° 321; qui una targa commemorativa avverte che si sta per percorrere un sentiero per alpinisti esperti. Sul percorso, che taglia in costa il severo fianco settentrionale della Cima delle Stellůne, in realtŕ vi č sě qualche attrezzatura, ma la progressione č sempre facile e assolutamente mai problematica.  

Dalla targa dunque si scende un poco, si aggirano diversi costoncini procedendo lungo cenge erbose e ci si mantiene alti sopra la bella Val Močna fino a che il sentiero, rientrando alquanto, si porta verso un cupo canalone nerastro sovrastato da severe pareti. Qui probabilmente il sentiero č parzialmente franato (tracce di una inservibile corda fissa oramai a terra, nel canale), ma si passa comunque senza problemi. Doppiato l’ultimo spigoletto, si esce in vista della Forcella di Busa della Neve (2367 m), cui si giunge per blocchi e ghiaie attraversando in costa il fianco nord-orientale della Cima delle Stellůne

Dalla forcella (h 1,00 dalla cima), il sentiero rimane appena sotto il valico, per dirigersi verso la non lontana Forcella delle Buse dell’Oro; dal versante opposto (bella vista su Cima d’Asta e Laghetti delle Buse) giunge una traccia non segnata proveniente dalla Forcella di Valsorda. 

Proseguendo lungo la traccia segnata, si sale un poco per rocce rotte fino a portarsi in costa al versante nord-occidentale del sovrastante Cimňn di Busa della Neve; si giunge al tratto piů caratteristico del sentiero, ove una corda fissa (facile) agevola l’attraversamento di una cengetta rocciosa. Tornati su terreno piů sicuro, si continua in costa fino a che si raggiunge una tabella (caduta) che segnala la fine del tratto "alpinistico" dell’itinerario; poco oltre si esce in una bella conca erbosa (2300 m circa) ove si trova anche il bivio (NON segnalato e poco evidente) per scendere verso la sottostante Malga delle Stellůne.

Proseguendo verso l’alto, ci si porterebbe alla ormai vicina Forcella delle Buse dell’Oro, mentre occorre seguire i segnavia che calano verso il pratone sottostante posto proprio al termine della colata di massi e ghiaie proveniente dalla Forcella di Busa della Neve. Qui la traccia non č evidentissima, ma i segnavia sono abbastanza buoni, per cui, facendo solo un poco di attenzione, si giunge abbastanza facilmente alla conca prativa di cui sopra. 

Da qui la traccia, ora piů evidente, prosegue in costa (bei panorami sulla Val Močna) fino ad intercettare il sentiero diretto alla Forcella del Vallone ed ai Laghetti di Bombasčl (indicazioni a vernice sui sassi); scendendo per prati si giunge velocemente alla Malga delle Stellůne (1932 m - acqua, pagliericci, possibilitŕ di fare fuoco), ricongiungendosi cosě all’itinerario seguito in salita (h 1,15 dalla Forcella di Busa della Neve). 

Da qui in h 1,30 circa di nuovo al punto di partenza. 

 

TEMPO TOTALE

h 6,30 - 7,00

DISLIVELLO

1600 m circa 

DIFFICOLTA’

EE allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

agosto 2006 

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - settembre

COMMENTI

Splendida salita ad una cima molto panoramica, una della maggiori del settore. Ambiente poco frequentato, come di norma in Lagorŕi.