Piz Lavarella 3055 m - "Sent. Tru Dolomieu"

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 031

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (FANES-SENNES-BRAIES)

SCHEDA N. 6

 

FOTO NOTEVOLI

LA CRESTA SOMMITALE DELLE CONTURINES DALLA VIA NORMALE AL PIZ LAVARELLA

LA CIMA PRINCIPALE DEL PIZ LAVARELLA DALLA CIMA SUD-OVEST

IL VERDE PLAN DE SUMORÒNES E LA CRESTA DI FANIS DALL'IMBOCCO DEL BUSC DA STLÙ

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Bressanone (uscita della A22 del Brennero) si percorre la Val Pusteria fino a San Lorenzo di Sebàto (32 km da Bressanone), da dove si risale interamente la splendida Val Badia fino a La Villa (29 km da San Lorenzo). 

Qui si imbocca a sinistra la pittoresca Valle di San Cassiano in direzione del Passo Valparola: giunti all'abitato dell'Armentaròla (1621 m, 5,5 km da La Villa), poco prima del Campeggio Sass D'lacia, si svolta a sinistra (indicazioni) e, superata una grande cava di ghiaia, si arriva alla Capanna Alpina (1720 m, ampio parcheggio).

 

ITINERARIO

Dal rifugio ci si incammina nei vasti prati del Plan da l'Ega, sotto le impressionanti pareti delle Conturines (spicca soprattutto l'ardita struttura del Piz Armentaròla, 2407 m). Lasciato a destra il sentiero per il Rifugio Scotòni (vedi itinerario Forcella del Lago e Vallòn Bianco), si continua sulla traccia di sinistra che, attraversato un boschetto di mughi ed un ponticello, prende a salire decisamente lungo la ripida costa boscosa. Con una serie di erti e faticosi tornanti il sentiero (segnavia n° 11) raggiunge una prima pittoresca radura erbosa dalla quale, con una successiva serie di tornanti, giunge alla base delle rocce della Cima del Lago (2654 m). Un ultimo tratto di salita su impervio terreno roccioso (parapetti e scalini di legno, ottima sorgente sulla destra) consente di raggiungere la splendida balconata erbosa del Col de Locia (2069 m, h 0,50): fantastica veduta su Marmolada, Sella, Puez, nonchè sull'imponente versante meridionale delle Conturines. 

Da qui il sentiero, con poco faticosi saliscendi, si inoltra in una amena valletta, dominata sullo sfondo dal massiccio Col Becchèi (2794 m): frequenti prati con bei ruscelli invitano a soste prolungate. Passati sull'altro versante della valletta e superato un tratto ghiaioso, si incontra il bivio per la Forcella del Lago (a destra, vedi itinerario Forcella del Lago e Vallòn Bianco); proseguendo sul sentiero principale, si arriva ad uno splendido, vasto ripiano erboso (Plan de Sumorònes), sempre punteggiato di bestiame al pascolo. Attraversato il ripiano, una breve salita porta alla vasta sella prativa del Passo Tadèga (o Forcella da l'Ega, 2157 m, h 0,30 dal Col de Locia), che si apre ai piedi della vasta parete Nord Occidentale del Piz de Ciampestrin Nord, segnata da ciclopiche frane di enormi massi. 

Dopo pochi metri, si lascia il sentiero principale, che si inoltra nell'Alpe di Fanes Grande (vedi itinerari Alpe di Fanes e Lago Verde e Forcella del Lago e Vallòn Bianco), per prendere una traccia sulla sinistra ("Sentiero Tru Dolomieu", ind. per "Conturines - Lavarella") che serpeggia all'inizio quasi pianeggiante fra dossi baranciosi e prati e si dirige verso l'imbocco dell'ampio vallone chiamato Busc da Stlù, che si insinua tra il Piz Taibùn (2928 m) a sinistra e la bastionata Stiga - Piz Paròm a destra. Dopo poco, la traccia prende a risalire un gradino roccioso che sembra sbarrare il vallone e, con alcune serpentine, conduce ad un primo ripiano erboso, con belle vedute sulle nerastre pareti del Piz Taibùn. Per detriti e magra erba, si continua a risalire il vallone, con pendenza sempre più costante e decisa, passando sul versante di destra e risalendo un'altra bastionata, che sorregge il ripiano del piccolo Lago di Conturines (2518 m, h dal Passo Tadega): a seconda della stagione, il piccolo specchio d'acqua può essere ghiacciato o asciutto. 

La traccia, sempre ottimamente marcata, prosegue in un ambiente quanto mai arido e solitario: al sommo dell'avvallamento detritico, verso sinistra, appare il curioso testone roccioso del Piz dle Conturines (3064 m), la più alta cima del sottogruppo omonimo. Superata una zona detritica con alcune minuscole pozze, la traccia supera per alcune cenge e roccette un'ultima bastionata rocciosa, per poi risalire il pendio di sfasciumi che termina su di un'ampia forcella sulla cresta principale delle Conturines: impressionante l'abisso sul versante di San Cassiano, e belle vedute su Marmolada, Sella e Puez. 

Trascurata la traccia di sinistra, diretta al Piz dle Conturines (impegnativa ferratina finale), si risale a destra un ripidissimo e franoso canale detritico (tracce), fin poco sotto la forcellina cui fa capo. Poco prima di detta forcellina, si prende una stretta cengia sulla destra che, pianeggiante ma esposta, taglia il versante roccioso e permette di raggiungere l'orlo di un vasto tavolato. Seguendo l'altipiano (ometti) per detriti e roccette, si giunge ad un'altra forcella di cresta, su cui incombono direttamente le pareti terminali della cima SO del Piz Lavarella

Si risale un corto ma friabile canalino detritico/roccioso ( grado), che conduce in breve alla forcellina tra le due vette del Piz Lavarella: seguendo una traccia a sinistra, risalendo dapprima una spalla e percorrendo un breve ma esposto tratto di cresta (massima attenzione al versante occidentale!) si raggiunge in 10 minuti la cima sud-occidentale (3034 m), con fantastica veduta a volo d'uccello su tutta la Val Badia e sui gruppi circostanti

Dalla forcellina, seguendo invece la traccia verso destra, si percorre la panoramica crestina rocciosa (qualche passo di grado) che porta alla vetta principale del Piz Lavarella (3055 m, h 1,15 dal Lago di Conturines): bellissimo panorama a giro d'orizzonte su Tofane, Fanis, Marmolada, Sella, Puez, Fanes, Pùtia nonchè interessanti scorci sulle altre cime delle Conturines, in particolare sulla selvaggia cresta che dal Piz dle Conturines scende al Piz Taibùn. 

Ritorno per la stessa via in h 2,30

NOTA: l'altro itinerario per il Piz Lavarella, dalla Forcella de Mèdesc, sembra ben più impegnativo di quello descritto, con tratti esposti e friabili e rischio di frane. 

 

TEMPO TOTALE

h 6,00 circa 

DISLIVELLO

1500 m circa 

DIFFICOLTA’

EE allenatissimi (qualche passo di I° grado)

ULTIMO SOPRALLUOGO

17 agosto 2003 

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - settembre

COMMENTI

Itinerario faticoso ma panoramicamente meraviglioso; non troppo frequentato, permette di assaporare una solitudine alpina molto rara per queste zone. Meravigliose vedute su Val Badia, Fanes e tutti i gruppi dolomitici più conosciuti. Pur non essendo segnata sulla cartina, la traccia è ben marcata ed ottimamente segnalata. Molto consigliato!