La Val Duròn

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DEL SASSOLUNGO)

SCHEDA N. 3 

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo, si prosegue lungo la Val di Fassa raggiungendo Campitello di Fassa (1414 m, 62 km da Egna-Ora);

b) Da Bolzano Nord (uscita della A22 del Brennero) si risale interamente la caratteristica Val d'Ega e, attraverso Ponte Nova e Nova Levante, si raggiunge il Passo di Costalunga (1743 m). Da qui si scende in breve a Vigo di Fassa e, proseguendo lungo la Val di Fassa, si giunge a Campitello di Fassa (1414 m, 49 km da Bolzano Nord).

All'altezza del centro commerciale si segue, sull'altra sponda del Rio Duròn, una stradina asfaltata che in salita giunge ad un piccolo parcheggio.

 

ITINERARIO

Dal parcheggio si segue la strada, che presto diventa sterrata, mentre si inoltra nella strettoia iniziale della Val Duròn, in un ombroso bosco; si raggiunge presto un ponte sul Rio Duròn, dopo il quale la strada ha una brusca impennata, e si inizia a risalire il fianco sinistro della valle. 

Con ripida salita, la strada segue per un tratto l'orlo della profonda forra in fondo alla quale scorre il torrente, con begli scorci sulla serie di spumeggianti cascate; alle nostre spalle, tra i fianchi boscosi, appare l'ardita sagoma del Gran Vernèl (3210 m). 

Dopo h 0,45 di faticosa marcia, la strada diminuisce la pendenza, mentre si raggiungono le poche baite di Pozàtes (1600 m circa): la valle si allarga un po', e si fanno più frequenti i tratti erbosi, che consentono di osservare i dirupi ed i ripidi pendii pascolivi che scendono dal Ponsìn (2283 m, a sinistra). 

Giunti a Sofòs (1796 m, h 0,35 da Pozàtes), la strada supera di lato un colle boscoso e, con un'ultima rampa, raggiunge una zona molto aperta ricca di pascoli dove, al centro della valle, sorge la bella costruzione del Rifugio Micheluzzi (1820 m, h 0,20 da Sofòs). Splendida veduta sulla testata della valle, con l'imponente muraglia rocciosa del Molignòn

Qui la gita si può già interrompere (ritorno per la stessa via a piedi o in jeep), oppure si può proseguire con due opportunità:

a) si può continuare lungamente sul fondovalle, salire poi al Passo Duròn (2168 m) e di qui, con un'ultima traversata, raggiungere il Rifugio Alpe di Tires (2438 m, h 2,00 dal Rifugio Micheluzzi), posto sull'omonima sella che divide il Gruppo del Catinaccio da quello dello Sciliar (vedi anche itinerario All'Alpe di Tires);

b) è anche possibile, dal Rifugio Micheluzzi, prendere sulla destra il sentiero n° 533 che si inerpica in un valloncello e raggiunge il "Sentiero Federico Augusto" nei pressi del Giogo di Fassa, dove sorge il Rifugio Sassopiatto (2297 m, h 1,00 dal Rifugio Micheluzzi), in vista dell'incredibilmente uniforme piano inclinato che porta facilmente in cima al Sassopiatto (2964 m).

 

TEMPO TOTALE

h 2,45 la sola andata e ritorno al Micheluzzi;

h 7,00 con andata e ritorno all'Alpe di Tires;

h 4,00 con andata e ritorno al Rifugio Sassopiatto.

DISLIVELLO

400 m la sola andata e ritorno al Micheluzzi;

1000 m con andata e ritorno all'Alpe di Tires;

800 m con andata e ritorno al Rifugio Sassopiatto.

DIFFICOLTA’

E (E allenati per il Rifugio Alpe di Tires)

ULTIMO SOPRALLUOGO

2 gennaio 2005 (fino al Rifugio Micheluzzi)

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Fino al Rifugio Micheluzzi, itinerario adatto a chiunque, anche se un po' disturbato dai frequenti passaggi delle jeep; al Rifugio Sassopiatto, consigliato per la bella vista; all'Alpe di Tires, un po' faticoso (in questo caso, sarebbe preferibile sfruttare le jeep fino al Micheluzzi). In ogni caso, comunque, si ha la possibilità di visitare uno splendido paesaggio alpestre, quello della Val Duròn, molto distensivo e caratteristico.