Sassopiatto 2955 m - "Sent. Att. O. Schuster"

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DEL SASSOLUNGO)

SCHEDA N. 1 

 

FOTO NOTEVOLI

LA CATENA DEL MOLIGNŇN E L'ALPE DI TIRES DAI PRESSI DEL GIOGO DI FASSA (RIFUGIO SASSOPIATTO)

DAI PRESSI DEL RIFUGIO PERTINI VERSO IL MASSICCIO DELLA MARMOLADA

IL SETTORE OCCIDENTALE DEL GRUPPO DEL SASSOLUNGO DAI PRESSI DELLA FORCELLA RODELLA

DALLA FORCELLA RODELLA VERSO LA PUNTA DELLE CINQUE DITA E LO SPALLONE DEL SASSOLUNGO

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo, si prosegue lungo la Val di Fassa raggiungendo Canazei (64 km da Egna-Ora). Di qui si svolta a sinistra e si sale con numerosi tornanti fino al Passo Sella (2220 m, 11 km da Canazei).

b) Da Ponte Gardčna (uscita della A22 del Brennero) si risale interamente la pittoresca Val Gardčna fino a Selva di Val Gardčna (1567 m, 21 km da Ponte Gardčna), da dove si sale con numerosi tornanti fino al Passo Sella (2220 m, 11 km da Selva).

 

Dal passo si deve raggiungere il Rifugio Demetz alla Forcella del Sassolungo:

1) con la cabinovia in partenza da poco sotto il passo, sul versante gardenčse;

2) attraverso il sentiero 525 che ne segue piů o meno fedelmente il percorso in h 1,15 (monotono, sconsigliato).

 

ITINERARIO

Dalla Forcella del Sassolungo si gode giŕ di una splendida vista: la terrazza del rifugio č infatti affacciata sui bellissimi prati del Passo Sella, in vista del Gruppo di Sella e del Ghiacciaio della Marmolada. Direttamente sulla forcella incombono le precipiti pareti dello Spallone del Sassolungo (3069 m, a Nord Est) e della Punta delle Cinque Dita (2996 m, a Sud Ovest). Sul versante opposto, sprofonda il ripido e detritico Vallone del Sassolungo, oltre la cui apertura appaiono i distensivi prati dell'Alpe di Siusi. 

Dal Rifugio Demetz si prende quindi il sentiero n° 525 che inizia a discendere il Vallone del Sassolungo, con bella veduta iniziale delle verticali pareti del Campanile di Venere (2987 m, a destra); la discesa č facile ma da affrontare con attenzione a causa della possibile presenza di tratti ghiacciati, specie al mattino, in quanto le altissime pareti che rinserrano il vallone impediscono al sole di penetrarvi per gran parte della giornata. Volgendo lo sguardo alle spalle, impressionano le selvagge pareti, solcate da ripidissimi canali ghiacciati, della Punta delle Cinque Dita (2996 m), della Punta Grohmann (o Sasso Levante, 3126 m) e della Torre Innerkofler (o Punta Pian de Sass, 3098 m). Continuando a calarsi per ripidi sfasciumi, si tocca una conca detritica con grandi massi, da cui appare, alla base dello sperone discendente dalla Cima d'Antersŕss (2825 m), la sagoma del Rifugio Vicenza, che si raggiunge con breve pianeggiante traversata (2252 m, h 0,45 dalla Forcella del Sassolungo). 

Dal rifugio appare alla vista il Vallone del Sassopiatto, di cui l'omonimo massiccio costituisce l'imponente sponda destra. Una traccia sale sul terrapieno alle spalle del rifugio ed inizia a risalire il vallone, con salita sempre piů ripida e faticosa a causa dei fini detriti, fino alla conca superiore, ormai in vista dei pendii ghiacciati che portano alle forcelle del Dente, Orientale ed Occidentale del Sassopiatto; qui il sentiero piega a destra e, con una serie di tornanti, risale un ghiaione e raggiunge la base delle rocce del Sassopiatto, dov'č il punto di attacco del "Sentiero Attrezzato Oskar Schüster" (h 1,00 dal Rifugio Vicenza). 

Si risale una rampa rocciosa che immette in un canalino che si deve risalire attraverso buone roccette, fino ad uno stretto intaglio; si traversa un pendio detritico e si continua la salita attraverso gradini e roccette facili, anche se le corde metalliche non sono molto abbondanti (attenzione). Dopo circa  h 1,00 di salita, si tocca la bella Forcella delle Torri (2730 m), aperta tra le Torri del Sassopiatto ed il corpo vero e proprio della montagna: attenzione al versante opposto, in cui si inabissa un impressionante canalone ghiacciato verso i prati dell'Alpe di Siusi. 

Dalla forcella, traversando nuovamente verso destra (attenzione, esposto!) si arriva alla base di un camino di tre metri, punto tecnicamente piů impegnativo dell'ascensione (ma il passo č breve, e la corda metallica aiuta), oltre il quale si raggiunge l'imbocco di un'ampia gola rocciosa che si insinua nella zona superiore della parete e sbuca ad un colletto immediatamente a destra della Cima di Mezzo del Sassopiatto (2955 m, h 1,00 dalla Forcella delle Torri), dove sorge una croce metallica. Meravigliosa vista a 360 gradi su buona parte delle Dolomiti: sul versante da cui si č saliti, domina la grande paretona del Sassolungo (3181 m), con le fronteggianti cime della Torre Innerkofler e del Dente del Sassolungo (3001 m). Sul versante opposto, alla base dell'uniforme pendio detritico che forma il versante occidentale del Sassopiatto (da cui il nome) spicca il Rifugio Sassopiatto, alle cui spalle emerge il Gruppo del Catinaccio; piů a destra, si staglia l'inconfondibile sagoma dello Sciliar che si erge dai prati di Siusi. Verso Nord si distende la Val Gardčna, con il Gruppo del Puez, mentre a Sud, dietro alla Cima Sud Est del Sassopiatto (2964 m) ed oltre la Val di Fassa, spicca la Marmolada. In lontananza, si riescono ad individuare le Pale di San Martino e i Lagorŕi

Dalla cima si scende ora per quell'evidente traccia che si abbassa sul versante occidentale, attraverso ripidi pendii detritici, fino alla base di un dosso erboso che precede il Rifugio Sassopiatto (h 1,00 dalla cima, da cui č visibile l'intero pendio appena disceso); di qui si puň raggiungere il rifugio, oppure deviare a sinistra per una verde valletta che consente di incrociare il sentiero n. 04 ("Sentiero Federico Augusto") giŕ oltre il rifugio. 

Seguendo questo sentiero verso sinistra, si costeggiano alla base le gigantesche pareti meridionali del Gruppo del Sassolungo (Sassopiatto, Dente, Torre Innerkofler, Punta Grohmann, Punta delle Cinque Dita), procedendo in saliscendi ed incontrando in successione il Rifugio Pertini, il Rifugio Federico Augusto (sulla Forcella Rodella, unica salita degna di nota del percorso) e, ormai in vista del Passo Sella, il Rifugio Salči

Dal rifugio, una stradetta sterrata aperta agli autoveicoli conduce in piano sulla strada del Passo Sella (versante gardenčse), poco a monte del parcheggio della cabinovia da cui si era partiti (h 2,00 dal Rifugio Sassopiatto).

 

TEMPO TOTALE

h 6,30 - 7,00 (h 8,00 circa partendo dal Passo Sella)

DISLIVELLO

850 m circa (1300 m circa senza utilizzare la cabinovia)

DIFFICOLTA’

EEA (sentiero attrezzato in maniera non abbondante!)

ULTIMO SOPRALLUOGO

31 luglio 1997

PERIODO CONSIGLIATO

metŕ luglio - metŕ settembre

COMMENTI

Itinerario grandioso, in ambiente severo e quasi alpinistico; panorami mozzafiato durante l'ascesa e dalla cima. Le attrezzature sono scarse, per cui č necessaria una grande attenzione (ed anche una certa esperienza). Attenzione in caso di presenza di ghiaccio (in questo caso, ramponi e piccozza).