Sasso delle Undici 2501 m

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO INVERNALE - DOLOMITI (GRUPPO DELLA MARMOLADA)

SCHEDA N. 11

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo, si prosegue lungo la Val di Fassa raggiungendo Pozza di Fassa (54 km da Egna-Ora);

b) Da Bolzano Nord (uscita della A22 del Brennero) si risale interamente la caratteristica Val d'Ega e, attraverso Ponte Nova e Nova Levante, si raggiunge il Passo di Costalunga (1743 m). Da qui si scende in breve a Vigo di Fassa e, proseguendo lungo la Val di Fassa, a Pozza di Fassa (41 km da Bolzano Nord).

Da Pozza si supera l'Avisio e si raggiunge la frazione Mèida, da dove si risale la prima parte della Valle di San Nicolò fino al parcheggio situato nei pressi della Pensione Soldanella e del campeggio (da qui la strada è adibita a pista di discesa dal Buffàure).

 

ITINERARIO

Si può indifferentemente risalire con attenzione la pista da sci o prendere un sentiero sull'altra sponda del Rio di San Nicolò che va a ricongiungersi con la pista principale nei pressi della Malga al Crocifisso (questa traccia è utilizzata sovente dalle motoslitte). 

In un modo o nell'altro, in h 0,20 circa si arriva alla malga, posta nel punto in cui la Valle dei Monzòni confluisce da destra nella principale Valle di San Nicolò. Abbandonata la pista da sci, si segue la ben marcata traccia che si inoltra in Valle dei Monzòni, attraverso un bel bosco di abeti: superata la sbarra che d'estate segna il limite di percorribilità agli autoveicoli, si guadagna quota con alcuni tornanti dopo di che si prosegue in moderata ma costante salita, con qualche scorcio sullo scuro Gruppo dei Monzòni che sbarra il fondovalle. 

Lasciato un bivio a sinistra per il Lagusèl (cartelli, a volte traccia marcata nella neve), si raggiunge in breve la Baita Monzòni (1792 m, h 0,50 dalla Malga al Crocifisso, spesso aperta in inverno); giunti al margine di una vasta radura, la si risale fino ai vasti edifici della Malga Monzòni (1862 m, scomoda fontana). 

Risaliti ancora brevemente, si trova un bivio (cartelli): trascurata la traccia che prosegue dritta verso il Rifugio Taramelli ed il Passo delle Selle (spesso poco battuta), si prende a destra l'erto sentiero che inizia a salire ripidamente nel fitto bosco. La pendenza è forte, e specialmente con neve molto dura può essere necessario ramponare in qualche punto: in tutta sicurezza, comunque, si superano alcune baite e si raggiunge una prima vasta conca, da cui si apre finalmente una splendida veduta della Marmolada e della testata di Valle dei Monzòni. 

Continuando a risalire i ripidi e faticosi pendii innevati (ciaspole quasi indispensabili), ci si appoggia infine verso destra e si tocca il Rifugio Vallaccia (2200 m, h 1,25 dalla Baita Monzoni), di solito chiuso ma con un'accogliente terrazza di legno esposta al sole

Proseguendo a mezza costa, si rimonta per un altro tratto il vallone, in vista della triangolare parete Est della Punta della Vallaccia, per deviare poi ripidamente a destra ed entrare nella vasta conca che si apre alla base del versante orientale del Sasso delle Undici: un'altra risalita a mezza costa, facendo attenzione in alcuni punti causa la ripidezza del pendio, conduce in breve ai piedi della calotta sommitale; o risalendola direttamente, o con un mezzo giro a destra, si tocca la colonnina di vetta del Sasso delle Undici (2501 m, h 1,15 dal Rifugio Vallaccia), da cui si apre un panorama veramente spettacolare su Catinaccio, Sassolungo, Sella, Marmolada, Pale di San Martino

Ritorno per la stessa via in h 1,45.  

 

TEMPO TOTALE

h 5,30 circa

DISLIVELLO

1000 m abbondanti 

DIFFICOLTA’

E allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

15 febbraio 2004

PERIODO CONSIGLIATO

febbraio - primi di aprile 

COMMENTI

Gita classica, soprattutto sci-alpinistica, ad una meta molto panoramica; frequentata, solitamente la pista è ben tracciata. Con le racchette, qualche fastidio nel muoversi per lunghi tratti a mezza costa, dove a seconda della neve le tracce di sci non tengono al massimo.