Il Lagusèl 2103 m

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DELLA MARMOLADA)

SCHEDA N. 6

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo, si prosegue lungo la Val di Fassa raggiungendo Pozza di Fassa (54 km da Egna-Ora);

b) Da Bolzano Nord (uscita della A22 del Brennero) si risale interamente la caratteristica Val d'Ega e, attraverso Ponte Nova e Nova Levante, si raggiunge il Passo di Costalunga (1743 m). Da qui si scende in breve a Vigo di Fassa e, proseguendo lungo la Val di Fassa, a Pozza di Fassa (41 km da Bolzano Nord).

Da Pozza si supera l'Avisio e si raggiunge la frazione Mèida, da dove si risale la prima parte della Valle di San Nicolò fino alla Malga al Crocifisso (1522 m). Qui si parcheggia l'auto (2,5 km da Pozza di Fassa).

 

ITINERARIO

Si prende la diramazione asfaltata di destra, che si inoltra nella Valle dei Monzòni, fino al piccolo parcheggio presso il quale partono i taxi-pulmini diretti alla Malga Monzòni. Superata la sbarra, ci si incammina sulla strada, a tratti ancora asfaltata, che percorre la pittoresca Valle dei Monzòni; dopo qualche tornante, si prosegue con pendenza più moderata costeggiando una bella forra del torrente, mentre sullo sfondo appare la scura cresta vulcanica dei Monzòni. 

Giunti in località Pont de Ciàmp, si abbandona la sede stradale per imboccare, sulla sinistra, il sentiero n° 641 (h 0,45), che attraversa il ponticello e segue per un tratto il rio sulla sponda opposta. Piegando decisamente a sinistra, il sentiero inizia a salire (anche se non troppo decisamente) lungo il pendio boscoso che costituisce la sponda destra idrografica della Valle dei Monzòni. Con salita più decisa, si giunge ad una radura con qualche baita (1950 m), da dove con altri tornanti ed un lungo traversone in salita si arriva alla sella della Forcella dal Pièf (2186 m, h dal Pont de Ciàmp), aperta tra il Sass dal Pièf (2586 m, a destra) ed il meno ardito Monte Palòn (2249 m, a sinistra). 

Dalla forcella si apre la vista sulla corona di cime che costituiscono la testata della Valle di San Nicolò, e soprattutto sulla sottostante splendida Conca del Lagusèl: è questo un piccolo laghetto di caratteristico colore verde-azzurro, che occhieggia in una verde valletta ricoperta di prati e di radi abeti, un paesaggio veramente idilliaco. 

Trascurando la traccia che a destra traversa in direzione del circo detritico dell'Ort (vedi itinerario "Sentiero Attrezzato Gino Badia"), si scende sul versante opposto della forcella, e si incontra subito un bivio: a destra, il sentiero n° 641 continua in quota al limite dei ghiaioni, raggiunge il valico della Sella Palaccia (2259 m) e scende poi ripidamente sul fondovalle di San Nicolò, poco a monte di Baita Ciampiè; a sinistra, invece, è il sentiero 640, più consigliato, che scende in breve sulle sponde del Lagusèl (2103 m, h dalla forcella), dove è consigliabile una riposante sosta. In direzione Sud, rivolge alla conca una bella parete il Sass dal Pièf (2586 m), una cima poco conosciuta posta su di una corta diramazione che la massiccia Punta dell'Ort (2689 m) protende verso Nord. 

Dal laghetto, il sentiero si abbassa, attraverso rade macchie di splendidi abeti, fino ad un meraviglioso prato in lieve pendenza, sul cui margine inferiore sorgono alcune belle baite ristrutturate (2080 m); di qui inizia una discesa più decisa, e ben presto si entra definitivamente nel bosco. Ad un certo punto, appare alla vista l'ardita piramide del Col Ombèrt (2670 m), che, dall'altra parte della Valle di San Nicolò, sovrasta l'omonimo passo. Continuando la discesa, ormai quasi su una carrareccia, si arriva ad un tabernacolo, da cui con una serie di strette serpentine il sentiero tocca il fondovalle di San Nicolò, all'altezza dei fienili di Mezzaselva (1750 m circa, h dal Lagusèl); traversato il torrente su un ponte, si è al grande parcheggio della Valle di San Nicolò (bella vista sulla testata della valle, con il Col Ombèrt, le Cime Cadìne e la Cima dell'Uomo), da cui si può tornare alla Malga al Crocifisso a piedi o con l'autostop.

 

TEMPO TOTALE

h 3,00 circa (più h 0,45 circa per il ritorno a piedi alla Malga al Crocifisso)

DISLIVELLO

600 m circa 

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

25 agosto '95 (Mezzaselva - Lagusèl) e 10 settembre 2005 (Malga al Crocifisso - Lagusèl)

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - metà ottobre 

COMMENTI

Itinerario riposante e non faticoso, consigliato a chi è desideroso di visitare luoghi forse non molto spettacolari, ma in cui si respira ancora l'atmosfera alpina più autentica. Molto pittoresco il Lagusèl, e splendidi gli alpeggi ed i boschi (incontaminati) che si attraversano.