Il Collac' 2715 m (da Val Contrėn)

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DELLA MARMOLADA)

SCHEDA N. 22

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO

LA TESTATA DELLA VAL CONTRĖN, CON IL MASSICCIO DELLA MARMOLADA, DALLA VIA NORMALE AL COLLAC'

IL PIZ CIAVAZČS E LE TORRI DI SELLA DALLA VETTA DEL COLLAC'

LA TESTATA DELLA VAL DI FASSA DALLA VETTA DEL COLLAC'

POSTAZIONE DI GUERRA AUSTRIACA LUNGO IL COSTOLONE DEI VARŌS

IL GRUPPO DEL SASSOLUNGO DAI LASTČI DI CONTRĖN

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo, si prosegue lungo la Val di Fassa raggiungendo Canazei, da dove proseguendo lungo la statale verso il Passo Fedāia si raggiunge la frazione di Alba di Canazei (1517 m, 66 km da Egna-Ora);

b) Da Bolzano Nord (uscita della A22 del Brennero) si risale interamente la caratteristica Val d'Ega e, attraverso Ponte Nova e Nova Levante, si raggiunge il Passo di Costalunga (1743 m). Da qui si scende in breve a Vigo di Fassa e, proseguendo lungo la Val di Fassa, si giunge a Alba di Canazei (1517 m, 53 km da Bolzano Nord).

Si lascia l'auto nel grande parcheggio sterrato presso la stazione a valle della Funivia del Ciampāc'.

 

ITINERARIO

Dal piazzale della funivia si prende una stradetta sterrata che attraversa un grande prato (il Pianāz), dirigendosi verso il ripido versante boscoso che scende dall'ampia sella aperta tra il Collac' (2715 m, a destra) e la Pala di Vernčl (2836 m, a sinistra). Entrati nel bosco, la carrareccia inizia una serie di ripidissimi tornanti (ad un certo punto, sulla sinistra, č segnalata una deviazione che porta ad ammirare una bella cascata del Rio Cirelle) che consentono di guadagnare velocemente quota. Giunti quasi al sommo del pendio boscoso (bella vista sul Sassolungo), una brevissima deviazione sulla destra porta alla Baita Lōcia Contrėn (1736 m, h 0,30), mentre il sentiero principale si inoltra pianeggiando nella splendida Val Contrėn; attraverso successivi ripiani prativi, sempre di fianco al rio, il sentiero risale la valle, di fronte alle imponenti pareti del Vernčl, mentre sullo sfondo appaiono le Cime d'Ombretta e, sulla sinistra, l'imponente parete Sud della Marmolada; a destra, incombe il Collac' sopra alti pendii boscosi. 

Quando si giunge in corrispondenza dello sbocco di un aspro vallone boscoso sulla destra, al termine delle muraglie calcaree del Collac' (č il vallone che si origina in alto dall'insellatura della Forcia Nčigra 2509 m), un cartello indica lo stacco del sentiero n° 646 che vi si dirige (h 0,10 dalla baita). Si abbandona quindi il fondovalle per dirigersi sui prati a destra: all'inizio la traccia non č molto marcata, ma poi, una volta entrati nel bosco, si evidenzia, mentre risale con ripidezza sempre molto accentuata gli erti pendii alberati. Ogni tanto, qualche radura consente di ammirare bellissime vedute su Sella, Sassolungo e Marmolada. La salita sembra concedere un po' di tregua mentre la traccia attraversa un pittoresco dosso con alti abeti, ma poi riprende sostenuta fino ad uscire nella parte mediana del vallone, dove gli alberi lasciano il posto ai pascoli ed alle rocce incombenti: forte č il contrasto fra le chiare dolomie del Collac' e le scure rocce vulcaniche che costituiscono la cresta di collegamento fra la Forcia Nčigra (visibile in alto a destra) ed il Passo di San Nicolō. In particolare, svetta proprio di fronte l'ardita e monolitica Torre Dantōne, corposo gendarme del retrostante Sasso Nero. Poco prima di attraversare un rio (h 1,00 dal bivio), il sentiero devia decisamente sui pendii erbosi a destra ed inizia a risalire, con pendenza ancora pių accentuata, la ripida scarpata discendente direttamente dalla Forcia Nčigra. La traccia si fa pių malagevole, il fondo di terriccio e ghiaia č scivoloso, ma anche se con fatica si sale abbastanza velocemente: nella parte alta del vallone, quando oramai l'insellatura erbosa della Forcia Nčigra appare vicina, si abbandona la traccia principale (frecce su un masso) per prendere un sentierino verso destra, che si insinua in una piccola valletta rocciosa alla base del Collac'. Superato un modesto tratto di roccette, si traversa un ripido campo di ghiaie (attenzione) e, finalmente su terreno erboso, si esce su un panoramicissimo colletto con veduta mozzafiato sulla Marmolada (h 0,35 dal rio). 

Proseguendo a salire, con pochi tornanti ci si va ad innestare sulla traccia "ufficiale" della via normale al Collac', proveniente dalla Forcia Nčigra (vedi anche itinerario Collac' da Ciampāc'). Dopo un traverso rasente alle rocce in ambiente precipite, si toccano le ghiaie di un ampio canalone che incide tutto il fianco sud-orientale della montagna. La vecchia via normale risaliva il canalone sul fondo, dove la grande friabilitā poteva causare problemi: il nuovo tracciato si svolge quindi sulla sponda sinistra, all'inizio per facili coste prative, poi per roccette abbastanza sicure anche se leggermente esposte. Lungo tutta la salita, comunque, le corde metalliche consentono di procedere in sicurezza. In alto, quando ormai oltre il Sasso Nero č visibile la Catena di Costabella - Cima dell'Uomo, il canale presenta una strozzatura: un traverso un po' delicato, ma assicurato dalla corda fissa, consente di raggiungere un colletto detritico. Al di lā, risalite facili ghiaie, una placconata rocciosa piuttosto ripida va rimontata grazie all'ausilio dei pioli metallici: si tocca cosė la forcellina cui questo canalone fa capo, ormai sulla cresta principale: bella vista aerea sulla conca del Ciampāc', sulla fronteggiante Crčpa Nčigra e sui pių lontani gruppi del Sassolungo, del Catinaccio, del Latemar e della Vallaccia. Dalla forcelletta si traversa, nuovamente sul versante del Ciampāc', per una comoda cengia fino ad un'altra pių stretta forcella, dove si risale un camino di tre metri grazie ai pioli e alla fune; si arriva cosė all'ultima crestina che si risale senza difficoltā, tralasciando negli ultimi metri l'uscita della Via Ferrata dei Finanzieri sulla destra, fino alla cima del Collac' (2715 m, h 0,45 dal colletto). Panorama veramente eccezionale su Marmolada, Sella, Sassolungo, Catinaccio, Monzōni - Vallaccia e Costabella - Uomo

Seguendo nuovamente la via normale, si ritorna al punto in cui ci si era immessi sul sentiero ufficiale e, seguendo quest'ultimo, con un faticoso anche se breve tratto in salita, si raggiungono i prati della Forcia Nčigra (2506 m, h 1,00 dalla cima). Da qui č possibile divallare per sentiero nella conca del Ciampāc' ed alla stazione della funivia che scende ad Alba di Canazei (vedi anche itinerario Collac' da Ciampāc'), oppure ridiscendere per il sentiero n° 646 seguito in salita in Val Contrėn. 

Si consiglia perō di proseguire in altro modo: dalla Forcia Nčigra si segue l'evidente sentiero che inizia a scendere in Val Contrėn, ma presto lo si abbandona per seguire la traccia n° 613 che, con un paio di facilissimi tratti attrezzati, conduce in breve al colletto fra il Sasso Nero (2605 m, a destra) e la giā citata Torre Dantōne (a sinistra). Da questo colletto il sentiero scende, per prati, nell'ampia conca del Piān de Mčz, ricca di bestiame al pascolo. Rimanendo alta, alla base delle rocce, la traccia con ampio semicerchio raggiunge l'arrotondata linea di cresta Contrėn - San Nicolō, dove incrocia il "Sentiero Attrezzato Lino Pederiva", proveniente dalla Sella del Brunec' (vedi anche itinerario Anello del Passo di San Nicolō in senso inverso). 

Da questo punto, una breve risalita consente di toccare il colletto da cui si origina, sul versante di Contrėn, il pittoresco costolone de I Varōs, tutto traforato di gallerie e trincee risalenti alla Grande Guerra (interessante la visita delle postazioni). Scendendo dall'altra parte, con percorso semi-pianeggiante si taglia dall'alto tutta la grande conca di prati dei Prā di Contrėn e, con splendide vedute su Marmolada e sulla testata di Val di San Nicolō, si raggiunge l'ampia sella del Passo di San Nicolō (2340 m, h 0,50 dalla Forcia Nčigra), con l'omonimo simpatico rifugio

Non rimane ora che seguire il comodo sentiero n° 608 che, prima fra arrotondati dossi erbosi, poi per una ripida valletta alla base dei Lastči di Contrėn, scende con tranquillitā in Val Contrėn: superato il rio su un ponticello, si passa accanto alla pittoresca Malga Contrėn (2027 m) e, oramai su una comoda carrareccia, si scende in pochi passi al Rifugio Contrėn (2016 m, h 1,00 dal Passo di San Nicolō). 

Lungo la carrareccia che percorre la magnifica Val Contrėn, dapprima in discesa moderata poi, oltre la nuova Baita Cianci (ex Baita Robinson), in piano, si ritorna alla Baita Lōcia Contrėn e di qui, con una ventina di minuti di ripidissima discesa, nuovamente ad Alba (h 1,00 dal Rifugio Contrėn).   

 

TEMPO TOTALE

h 7,00 - 7,30

DISLIVELLO

1400 m circa 

DIFFICOLTA’

EEA allenati (qualche tratto di corda fissa facile)

ULTIMO SOPRALLUOGO

4 settembre 2006

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Bellissimo giro ad anello, panoramico e vario. Abbreviabile in molti modi, anche utilizzando la funivia del Ciampāc'. Pittoresca e raccomandabile, anche se ripida, la risalita da Val Contrėn. Riposante e paesaggisticamente stupenda la traversata fino al Passo di San Nicolō.