Il Collac' 2715 m (dal Ciampāc')

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DELLA MARMOLADA)

SCHEDA N. 3

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo, si prosegue lungo la Val di Fassa raggiungendo Canazei, da dove proseguendo lungo la statale verso il Passo Fedāia si raggiunge la frazione di Alba di Canazei (1517 m, 66 km da Egna-Ora);

b) Da Bolzano Nord (uscita della A22 del Brennero) si risale interamente la caratteristica Val d'Ega e, attraverso Ponte Nova e Nova Levante, si raggiunge il Passo di Costalunga (1743 m). Da qui si scende in breve a Vigo di Fassa e, proseguendo lungo la Val di Fassa, si giunge ad Alba di Canazei (1517 m, 53 km da Bolzano Nord).

 

Si lascia l'auto nel grande parcheggio sterrato presso la stazione a valle della Funivia del Ciampāc'. Da qui con la veloce funivia si sale ai margini della Conca del Ciampāc' dove sorgono tre rifugi: a destra, la Baita Toni Vāleruz, di fronte il Rifugio Ciampāc' ed il Tobiā del Jāgher. Volendo č anche possibile salire a piedi da Alba, per carrareccia sterrata, in h 1,45.

 

ITINERARIO

Dalla stazione superiore della funivia si prende quell'evidente stradetta che si inoltra serpeggiando nella vasta conca prativa, purtroppo deturpata dagli sbancamenti per i numerosi impianti di risalita; sulla sinistra incombe l'alta muraglia del Collac' (questo č il versante dove sale la Via Ferrata dei Finanzieri, difficile itinerario che costituisce perō la pių frequentata via di salita alla cima), mentre sulla destra č l'ampia parete nerastra della Crčpa Nčigra (2534 m), ben riconoscibile fin dal fondo della Val di Fassa. 

Superati i rifugetti ed alcune baite, il sentiero continua sul fondo della conca fino ad un bivio: tralasciando il ramo di destra, diretto alla Sella del Brunčc' (2428 m, vedi itinerario Anello del Passo di San Nicolō), si prende quello di sinistra, che tende gradatamente a piegare verso Est, mentre la pendenza aumenta sempre pių. Si imbocca cosė il largo canale erboso racchiuso tra i contrafforti del Collac' (a sinistra) e del Sasso Nero (2601 m, a destra) e, con salita nell'ultimo tratto ripidissima, anche se elementare, si raggiunge la larga insellatura della Forcia Nčigra (2512 m, h 1,00). Di qui si apre la meravigliosa vista della Val Contrėn, dei Vernčl, della Marmolada (quasi di profilo) e del blocco Cime d'Ombretta - Sasso Vernāle; alla base della parete Sud della Marmolada, si nota l'ampia sella del Passo d'Ombretta (2704 m). 

Dalla Forcia Nčigra, si tralascia sia il sentierino che, aggirato il Sasso Nero sul versante di Contrėn, passa dal colletto tra questo e l'ardita Torre Dantōne, diretto al Passo di San Nicolō, sia i ripidi pendii che scendono verso il fondo della Val Contrėn (la discesa da questo lato, anche se descritta come facile, richiede comunque attenzione e piede sicuro, vedi itinerario Collac' da Val Contrėn); si prende invece quella traccia, ben evidente, che traversa in piano alla base delle rocce del Collac', in ambiente erboso ma esposto. Una ripida ma breve discesa permette di aggirare una grande quinta di roccia e, dopo un altro traverso rasente alle rocce in ambiente precipite, si toccano le ghiaie di un ampio canalone che incide tutto il fianco sud-orientale della montagna, canalone la cui esistenza č insospettabile dal basso. 

La vecchia via normale, che sfruttava un antico sentierino di guerra, risaliva il canalone sul fondo, dove la grande friabilitā poteva causare problemi: il nuovo tracciato si svolge invece sulla sponda sinistra (destra orografica) del canalone, all'inizio per facili coste prative, poi per roccette abbastanza sicure. Lungo tutta la salita, comunque, le corde metalliche consentono di procedere in sicurezza. 

In alto, quando ormai oltre il Sasso Nero č visibile la Catena Costabella - Uomo, il canale presenta una strozzatura: un traverso un po' delicato, ma assicurato dalla corda fissa, consente di raggiungere, ormai alla base del testone roccioso della vetta, una placconata rocciosa piuttosto ripida. Risalita la placconata grazie anche ai pioli metallici, si tocca la forcellina cui il canalone fa capo, ormai sulla cresta principale: bella vista aerea sulla conca del Ciampāc', sulla fronteggiante Crčpa Nčigra e sui pių lontani gruppi del Sassolungo, del Catinaccio, del Latemar e della Vallaccia

Dalla forcelletta si traversa, nuovamente sul versante del Ciampāc', per una larga cengia fino ad un'altra pių stretta forcella, dove si risale un camino di tre metri grazie ai pioli e alla fune; si arriva cosė all'ultima crestina che si risale senza difficoltā, tralasciando negli ultimi metri l'uscita della Via Ferrata dei Finanzieri sulla destra, fino alla cima del Collac' (2715 m, h 1,30 dalla Forcia Nčigra). Panorama a giro d'orizzonte (la vetta č piuttosto isolata), e particolarmente istruttivo sull'orografia del Gruppo della Marmolada; impressionante la vista a volo d'uccello su Alba, circa 1300 m pių in basso. 

Ritorno per la stessa via di salita in h 1,45  

 

TEMPO TOTALE

h 4,15 - 4,30 (esclusa l'eventuale salita a piedi al Ciampāc')

DISLIVELLO

600 m circa (1150 m circa partendo da Alba)

DIFFICOLTA’

EEA (facile ma alcuni passi sono un po' esposti)

ULTIMO SOPRALLUOGO

26 agosto 1994

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - fine settembre 

COMMENTI

Itinerario molto panoramico e poco faticoso; uno dei pių raccomandabili del Gruppo della Marmolada. Certo da non sottovalutare, č consigliabile per esempio non soffrire di vertigini, ma il tracciato č tutto sommato sicuro e i pochi punti scabrosi sono ottimamente attrezzati. Ottima occasione per l'escursionista di scalare una cima ardita mantenendo le difficoltā alla sua portata.