Dalla stazione
superiore della funivia si prende quell'evidente stradetta che si inoltra
serpeggiando nella vasta conca prativa,
purtroppo deturpata dagli sbancamenti per i numerosi impianti di risalita;
sulla sinistra incombe l'alta muraglia del
Collac'
(questo č il versante dove sale la Via Ferrata dei Finanzieri,
difficile itinerario che costituisce perō la pių frequentata via di
salita alla cima), mentre sulla
destra č l'ampia parete nerastra della
Crčpa Nčigra (2534 m), ben riconoscibile fin dal fondo della Val
di Fassa.
Superati i rifugetti ed alcune baite, il sentiero continua
sul fondo della conca fino ad un bivio: tralasciando il ramo di destra,
diretto alla Sella del Brunčc' (2428 m, vedi itinerario Anello
del Passo
di San Nicolō), si prende quello di sinistra, che tende gradatamente
a piegare verso Est, mentre la pendenza aumenta sempre pių. Si imbocca
cosė il largo canale erboso racchiuso tra i contrafforti del Collac'
(a sinistra) e del Sasso Nero (2601 m, a destra) e, con salita
nell'ultimo tratto ripidissima, anche se elementare, si raggiunge la larga
insellatura della Forcia Nčigra (2512 m, h
1,00). Di qui si apre la meravigliosa vista
della Val Contrėn, dei Vernčl, della Marmolada (quasi
di profilo) e del blocco Cime d'Ombretta - Sasso Vernāle; alla base
della parete Sud della Marmolada, si nota l'ampia sella del Passo
d'Ombretta (2704 m).
Dalla
Forcia Nčigra, si tralascia sia il
sentierino che, aggirato il Sasso Nero sul versante di Contrėn,
passa dal colletto tra questo e l'ardita
Torre Dantōne, diretto al Passo di San Nicolō, sia i ripidi pendii che scendono verso il fondo della
Val Contrėn (la
discesa da questo lato, anche se descritta come facile, richiede comunque attenzione e piede sicuro, vedi itinerario Collac'
da Val Contrėn); si prende invece quella traccia,
ben evidente, che traversa in piano alla base delle
rocce del Collac', in ambiente erboso ma esposto. Una ripida
ma breve discesa permette di aggirare una grande quinta di roccia e, dopo
un altro traverso rasente alle rocce in
ambiente precipite, si toccano le ghiaie di un ampio canalone che incide
tutto il fianco sud-orientale della montagna, canalone la cui esistenza č
insospettabile dal basso.
La vecchia via normale,
che sfruttava un antico sentierino di guerra, risaliva il canalone sul
fondo, dove la grande friabilitā poteva causare problemi: il nuovo
tracciato si svolge invece sulla sponda sinistra (destra orografica) del
canalone, all'inizio per facili
coste prative, poi per roccette abbastanza sicure. Lungo tutta la salita,
comunque, le corde metalliche consentono di procedere in sicurezza.
In
alto, quando ormai oltre il Sasso Nero č
visibile la Catena Costabella - Uomo, il canale presenta
una strozzatura: un traverso un po' delicato,
ma assicurato dalla corda fissa, consente di raggiungere, ormai alla base
del testone roccioso della vetta, una placconata
rocciosa piuttosto ripida. Risalita la placconata grazie anche ai
pioli
metallici, si tocca la forcellina cui il canalone fa capo, ormai
sulla cresta principale: bella vista aerea
sulla conca del Ciampāc', sulla fronteggiante Crčpa Nčigra e
sui pių lontani gruppi del Sassolungo,
del Catinaccio, del Latemar e della Vallaccia.
Dalla forcelletta si traversa, nuovamente sul versante del Ciampāc',
per una larga cengia fino ad un'altra pių
stretta forcella, dove si risale un camino di
tre metri grazie ai pioli e alla fune; si arriva cosė all'ultima crestina
che si risale senza difficoltā, tralasciando negli ultimi metri l'uscita
della Via Ferrata dei Finanzieri sulla destra, fino alla cima
del Collac' (2715 m, h 1,30
dalla Forcia Nčigra). Panorama a giro
d'orizzonte (la vetta č piuttosto isolata), e particolarmente istruttivo
sull'orografia del Gruppo della Marmolada; impressionante la vista
a volo d'uccello su
Alba, circa 1300 m
pių in basso.
Ritorno per la stessa via di salita in h
1,45.