Traversata Cigolè - Ombrettòla

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N.B.: ITINERARIO E RELAZIONE A CURA DI ANNA PIERMARTINI

 

CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DELLA MARMOLADA)

SCHEDA N. 26 

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo, si prosegue lungo la Val di Fassa raggiungendo Moèna (47 km da Egna-Ora). Di qui si svolta a destra e si risale la pittoresca Valle di San Pellegrino fino al Passo di San Pellegrino (1919 m, 12 km da Moèna);

b) Da Pian di Vedoia (uscita della A27 Mestre-Belluno) si raggiunge Belluno, da dove si risale la Val Cordevole fino a Cencenìghe Agordino (47 km da Pian di Vedoia). Qui si imbocca la strada della Valle del Biòis che, attraverso Canale d'Àgordo e Falcàde, raggiunge il Passo di San Pellegrino (1919 m, 18 km da Cencenìghe, di cui gli ultimi molto ripidi).

Dal passo, scendendo per circa 1 km verso Falcàde, si prende una stradetta verso sinistra (ind. per la Baita Flora Alpina) che raggiunge in breve un ponte sul Rio Cigolè nei pressi di Malga Boèr (1808 m, parcheggio).

 

ITINERARIO

Dal parcheggio si imbocca la larga rotabile (inizialmente asfaltata) che prende a risalire con moderata pendenza gli splendidi prati in direzione della idilliaca conca di Fuchiade e dell'omonimo rifugio. Da qui, seguendo ottime tabelle segnaletiche, si giunge al Passo delle Cirelle (2683 m, h 2,30 - vedi itinerario Sasso Vernàle). 

Dal passo, trascurando i sentieri segnati, si piega a destra per rimontare lungo evidentissime tracce la cresta sud-ovest della Punta Cigolè. Si oltrepassa quel che resta di una croce e, con un ultimo strappo, sempre per buone ghiaie si giunge in vetta alla Punta Cigolè (2802 m, h 0,30 dal passo). Amplissimo e circolare il panorama che spazia dal vicinissimo Sasso Vernàle con la Marmolada alle Pale di San Martino fino ai più distanti gruppi del Sassolungo e del Sella

Dalla vetta, per raggiungere la Cima d’Ombrettòla, vi sono due possibilità: o ritornare lungo la via di salita al Passo delle Cirelle per poi imboccare il sentiero segnato diretto al Passo d’Ombrettòla, oppure abbassarsi di un poco fino ad intercettare un’evidente e marcatissima traccia che traversa la Punta Cigolè poco sotto la sua sommità per scendere poi sul versante opposto andandosi a congiungere con la traccia segnata proveniente dal Passo delle Cirelle. I due percorsi sono pressoché equivalenti, forse il secondo fa risparmiare un poco di tempo e qualche metro di dislivello. 

Lungo buoni, ghiaioni e con qualche saliscendi, si traversa in costa l’aspro vallone che fa capo al Passo d’Ombrettòla che si raggiunge dopo un ultimo strappo in salita (2868 m, h 0,50 dalla Punta Cigolè). 

Da qui la prosecuzione verso la cima è immediata ed evidente: si sale lungo il dolce pendio detritico per marcate tracce fino a giungere alla piccola croce di vetta della Cima d'Ombrettòla (2922 m, h 0,10 dal passo). Anche da qui, bellissimo e circolare il panorama. 

Per la discesa vi sono diverse possibilità: si può "arditamente" (non vi sono tracce) scendere lungo il fianco sud-est della Cima d’Ombrettòla fino a raggiungere la Forcella del Bachèt e da qui calare per ghiaie fino ad intercettare il sentiero segnato diretto a Fuchiade. Oppure si può proseguire lungo la linea di cresta (più facile, tracce) fino alla prima forcelletta che si incontra nell’attraversamento del lungo crinale che collega la cima alla Punta Cigolè e da qui ricongiungersi al sentiero percorso all’andata. O, più lungamente, ritornare al Passo delle Cirelle lungo il sentiero segnato concedendosi di tanto in tanto qualche sosta panoramica

Dal passo, nuovamente lungo il percorso seguito la mattina, ci si cala lungo l’ottimo ghiaione fino alla conca di Fuchiade e al parcheggio (h 3,00 dalla Cima d’Ombrettòla).

 

TEMPO TOTALE

h 7,00 circa

DISLIVELLO

1250 m circa 

DIFFICOLTA’

EE allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

luglio 2010

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - settembre

COMMENTI

Itinerario facile ma abbastanza lungo. Amèno e frequentatissimo nella prima parte, l’ambiente si fa aspro e selvaggio una volta valicato il Passo delle Cirelle. Comunque mozzafiato e bellissimi i panorami.