Monte Cadinòn 2322 m

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N.B.: ITINERARIO E RELAZIONE A CURA DI ANNA PIERMARTINI

 

CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 014

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO LAGORAI-CIMA D'ASTA)

SCHEDA N. 35

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo (1011 m, 37 km da Egna-Ora), si seguono le indicazioni per il Ristorante Miola, dove andrebbe lasciata l'auto (in realtà si può proseguire oltre). Confidando nella buona stella e sperando di non prender multe, si segue la carrareccia fino ad un primo ponte seguito a breve da un tornante ove una (non visibilissima) tabella indica la deviazione per il "Lago delle Trote".

 

ITINERARIO

Lasciata l’auto, si imbocca la comoda carrareccia senza farsi scoraggiare dal mendace cartello che mette in guardia sulle presunte difficoltà dell’itinerario; tralasciato un ponte sulla destra, si prosegue fino ad un evidente tornante ove occorre seguire il ramo di destra della stradina (sbiadita freccia su un masso). 

Il cammino procede in ambiente pianeggiante ed idilliaco, fiancheggiando il torrente, fino a quando una tabella segnaletica invita ad abbandonare la comoda carrareccia per inerpicarsi sul ripido pendio di sinistra. Il sentiero, ora meno visibile ed invaso dall’abbondante (e urticante!) vegetazione, si inerpica verso le rocce della soprastante Corona delle Pozze fino a quando, dopo un tratto agevolato da un paio di corde fisse, la traccia devia bruscamente verso destra. 

Si supera un breve tratto su grossi massi (segno in alto su un vicino abete) per poi imboccare una buona traccia che si inoltra ripidamente nel bosco; i segni bianco-rossi si fanno via via più numerosi, abbondando specialmente in quei tratti in cui l’infoltirsi delle erbe rischierebbe di far perdere la traccia. 

Quando il bosco comincia a diradare, nel punto in cui ci si affaccia su una meravigliosa panoramica e verdissima valletta, si intravede per la prima volta la testata della valle pazientemente risalita. Scesi per qualche metro, si traversa la piccola conca per proseguire nella salita e, dopo essersi lasciati alle spalle il bivio diretto alla ex Malga Canzenàol, si giunge in breve al bellissimo Lago delle Trote (2103 m , h 3,00 dalla partenza). 

Qui ci si immette sulla traccia principale, proveniente dalla Malga Valmaggiore (tabelle): si trascura il sentiero diretto alla Forcella Morègna (vedi itinerario Traversata Morègna - Coltoròndo - Valmaggiore) e, costeggiato il lago e superato il rio che scende dal soprastante Lago Brutto, si ricomincia a salire verso l'ormai vicina Forcella Coldosè (2182 m). 

Da qui (tabelle), proseguendo in direzione del Rifugio Cauriol, si risale brevemente il verde versante del Monte Cadinòn fino a che la traccia non scollina (h 0,40 circa dal lago); qui occorre abbandonare il sentiero segnato per dirigersi verso una delle due quote del Cadinòn, che distano da questo punto pochi minuti e che sono entrambe facilmente raggiungibili. 

La cima sud del Monte Cadinòn (2322 m) è la più elevata, e la si raggiunge percorrendo l’ampio pendio tra rocce affioranti e ciuffi d’erba fino al piccolo ometto di vetta che è già ben visibile dal sentiero. 

La cima nord, di poco più bassa (2307 m), si raggiunge invece seguendo un traccetta abbastanza ben marcata che, superato un breve e facile saltino di roccia, porta in h 0,10 circa sulla allungata sommità (croce e libro di vetta). Che si scelga l’una o l’altra, comunque, il panorama è assicurato, dato che la vista spazia dal verde fondovalle Fiemmazzo alle vicine cime del Lagorài e, oltre, fino agli aguzzi picchi delle Dolomiti.

Da questo punto occorre ritornare sui propri passi, giù al Lago delle Trote, fino a raggiungere il bivio con il sentiero diretto al Lago e Malga Morègna; si sale un poco seguendo una buona mulattiera di guerra fino ad arrivare in vista della bella conca sul cui fondo si trovano il Lago di Morègna e la Malga Morègna (da qui possibile la digressione verso l’ampia, panoramica ed erbosa sommità della Corona delle Pozze). 

Si scende verso la malga (2081 m possibilità di ricovero con acqua e focolare) e, per buon sentiero, si rientra nel bosco; il sentiero si fa un poco più ripido e la mulattiera via via più accidentata, fino a che si giunge nella vasta spianata che ospita la Malga Valmaggiore (1608 m, h 1,00 circa da Malga Morègna, ristorante e possibilità di ricovero). 

Da qui, seguendo la carrareccia dal fondo inghiaiato, nuovamente alla macchina (h 1,00 circa da Malga Valmaggiore).

 

TEMPO TOTALE

h 6,00 - 7,00 

DISLIVELLO

1270 m circa 

DIFFICOLTA’

E allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

luglio 2008 

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Itinerario bello e non troppo faticoso che si svolge in un ambiente eccezionalmente ameno e, specie nella prima parte, poco frequentato.