Proprio
di fronte al parcheggio, attraversata la strada asfaltata, si trova una
sterrata, chiusa da una sbarra, dove sono anche cartelli segnaletici.
Si
imbocca la sterrata e con una breve discesa si giunge alla stazione a
valle di alcune seggiovie (una delle quali attiva in estate); nei pressi
dell'impianto si attraversa il piccolo rio su una passerella in legno
(cartelli) e si entra nel rado bosco, immettendosi nel sentiero che, con
moderata pendenza, porta in circa
h 0,30
ai bei Laghi
di Colbricòn.
L'ampia spianata, aperta tra la
Valle del Travignòlo e la conca di San Martino di Castrozza, ospita un rifugio
privato (Rifugio Colbricòn), con solo servizio di ristoro, e offre un bel colpo d'occhio
sia sul soprastante
Monte Colbricòn, da qui davvero imponente, sia sulle
verdi
dorsali di Lusia, Bocche e Juribrutto. In lontananza
occhieggiano rocciose la catena di Cima Uomo e la Marmolada.
Aggirato il lago verso Sud, si segue il largo sentiero che, con un breve
tratto di ripida discesa, raggiunge la sella del Passo di Colbricòn
(1908 m, h
0,10
dal rifugio).
Da qui (cartelli), lasciato a sinistra il sentierino di guerra che sale alla Cavallazza,
si prosegue a destra lungo il ripidissimo sentierino, dal fondo scomodo e petroso, che si mantiene sul filo dello
spartiacque, in direzione della Forcella di Ceremàna ("Translagorài").
Con erti tornanti, con belle
vedute su San Martino e le Pale, la traccia attacca un
erto canalino detritico, oltre il quale si distende, con pendenza più
moderata, su un ripiano erboso. Si entra ora nell'angusta valletta
racchiusa fra le severe pareti del Monte Colbricòn (a sinistra) e del
Piccolo Colbricòn (2511 m, a destra): iniziano le vedute
veramente imponenti sulle Pale! Al termine del ripiano, la
traccia risale il pendio di sinistra, alla base del Monte Colbricòn,
supera un altro breve canalino ed esce su un nuovo ripiano. Un terzo
risalto viene superato proprio al centro, fino alla parte superiore della
valletta, costituita da placche rocciose fra vaste zone prative. Seguendo
i segni, si rimane a sinistra, e si arriva ad una tabella segnaletica, poco
sotto l'ampia Forcella di Colbricòn (2420 m,
h 1,35 dal Passo di
Colbricòn).
Si trascura qui il proseguimento della traccia, diretta alla Forcella
di Ceremàna, per prendere a sinistra un sentierino di guerra che, con
numerosi tornanti, risale il pendio detritico in direzione dell'evidente
forcella di cresta che separa le due cime principali del Monte Colbricòn.
Poco prima di raggiungerla, le tracce (segni ed ometti) traversano a
sinistra: per facili
roccette (I°
grado), lungo evidenti tracce, si risale il fianco del Colbricòn
fino alle
ultime roccette che portano alla modesta croce
di vetta del Monte Colbricòn
(2602 m, h
0,30
dal bivio, h
2,45
complessivamente). Sulla cima sorge anche un piccolo
altare in ricordo della Grande Guerra: vista eccezionale sulle Pale,
con la verde conca
di San Martino, sul Gruppo di Bocche e sul Lagorài
Orientale.
Ritorno per la stessa via in h
2,00.