Cima di Morègna 2517 m

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N.B.: ITINERARIO E RELAZIONE A CURA DI ANNA PIERMARTINI

 

CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 014

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO LAGORÀI-CIMA D'ASTA)

SCHEDA N. 3

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo (1011 m, 37 km da Egna-Ora), si seguono le indicazioni per il Ristorante Miola, dove andrebbe lasciata l'auto (in realtà si può proseguire oltre). Confidando nella buona stella e sperando di non prender multe, si segue la carrareccia fino ad un ponte nei pressi di uno slargo e di una tabella segnaletica. Qui si parcheggia la macchina. 

 

ITINERARIO

Si prosegue sulla destra sempre su carrareccia per sbucare dopo pochissimo nel vasto pratone che dà accesso alla Malga Valmaggiore (1608 m). 

Qui si imbocca una sterrata che risale le pendici boscose della Busa degli Slavàzzi proprio dietro la malga stessa; a tratti si procede su sentiero mentre altrove emergono i resti di un vecchio lastricato militare. Si guadagna progressivamente quota senza che la pendenza diventi mai eccessivamente faticosa, fino a che si perviene alla conca in cui si trovano lo Stallone di Morègna (con baito aperto, 2081 m) e, un poco più in basso, l’omonimo Lago di Morègna. Attorno pascolano mucche e cavalli. 

Oltre il lago il sentiero, ora chiaramente riconoscibile come vecchia strada militare, compie qualche tornante per poi traversare in costa e, con andamento più pianeggiante, giunge in vista del bel Lago delle Trote (che si raggiunge con una breve digressione) e, in lontananza, dell’abitato di Predazzo; poco oltre tabelle indicano un bivio con il sentiero n° 349 che porta in breve allo specchio d’acqua del Lago Brutto, incassato tra le pendici della Cima di Morègna e del Col Toròndo. 

Dal lago il sentiero risale un largo e breve canale detritico fino ad arrivare alla forcelletta posta proprio sotto la Cima di Morègna. Dalla forcella si sale verso un evidente dosso erboso salendo lunga una sorta di canalino terroso, quindi ci si sposta un poco più sulla sinistra sempre salendo e sempre rimanendo sul versante che si affaccia sul sottostante Lago Brutto, fino ad arrivare sotto alle roccette di una sorta di anticima. Si gira loro intorno cambiando versante e si scavalca una piccola ed esile forcelletta. Da qui si torna nuovamente sui declivi verso il lago e in breve si è sulla Cima di Morègna (2517 m, croce di vetta e bella vista sui tre sottostanti laghi). Tutto il percorso dalla forcelletta alla cima si svolge lungo un breve sentierino non segnato e poco marcato, seppur abbastanza evidente.

Ridiscesi alla forcella, si procede sempre lungo sentiero segnato e in leggera pendenza fino ad incontrare il bivio con il sentiero n° 349b; si prosegue invece in costa lungo una vecchia strada militare rimanendo sotto le pareti delle cime di Valbona e di Valmaggiore e, con qualche morbido e lieve saliscendi, si è in vista del Bivacco Paolo e Nicola (2173 m). 

Dal bivacco, se non si vuole salire brevemente alla soprastante Cima di Valmaggiore (tracce di sentiero ed indicazioni), si scende in poco tempo nuovamente a Malga Valmaggiore percorrendo i tornanti di un sentierino lungo i ghiaioni che scendono dalla Forcella di Valmaggiore e, quindi, oltrepassato un piccolo laghetto sul fondo del valloncello, entrando nel bosco fino a raggiungere l’ampio pratone su cui si trova la malga.

 

TEMPO TOTALE

h 6,00 circa 

DISLIVELLO

1050 m circa 

DIFFICOLTA’

E allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

luglio 2005 

PERIODO CONSIGLIATO

maggio - ottobre

COMMENTI

Itinerario facile, non troppo faticoso, su sentieri ben segnati tranne che lungo la breve digressione alla Cima di Morègna.