Cima d'Asta 2847 m - Via normale

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 014

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO LAGORÀI-CIMA D'ASTA)

SCHEDA N. 18

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO RIFUGIO - FORZELÈTA

FOTOPERCORSO LASTÈ DEI FIORI - CIMA D'ASTA

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Trento Nord (uscita della A22 del Brennero) si risale la prima parte della Valsugana fino a Borgo Valsugana. Poco oltre l'abitato si prende a sinistra la deviazione per Strigno: oltre il paese, si passa da Bièno, si supera il modesto Passo Forcella (912 m) e si scende a Pieve Tesìno (16,5 km da Borgo).

Da qui si imbocca la carrozzabile asfaltata della Val Malène che, in circa 9 km, conduce al bel ripiano prativo di Malga Sorgazza (1450 m), dove c'è un grande parcheggio.

 

ITINERARIO

Si segue la carrareccia sterrata (chiusa al traffico, segnavia n° 327) che, costeggiato un piccolo bacino artificiale, entra nel fitto e lussureggiante bosco della Val Sorgazza. Lasciato a destra il bivio per il Rifugio Brentàri attraverso la Cresta della Campagnassa (segnavia n° 386, h 0,20), si prosegue per la carrareccia con moderata pendenza fino al piccolo ripiano dove sorge la stazione a valle della teleferica del rifugio ("Teleferica Brusà", h 0,25 dal bivio precedente). 

Si abbandona qui la carrareccia (che prosegue verso Forcella Magna, vedi anche itinerario Giro del Lago di Costabrunella) per seguire (indicazioni) un bel sentierino nel bosco: questo supera quasi subito un rio su un ponte di tronchi, poi si porta sul fondovalle in corrispondenza di una zona acquitrinosa, ricca di acque scorrenti. Instabili passerelle e qualche pietra consentono di superare il tratto senza troppo infangarsi. Si prosegue lungamente sempre sul fondovalle, fra dossi erbosi e rado bosco, in direzione delle vaste placconate che costituiscono il tratto inferiore del Vallòn di Cima d'Asta. Raggiunta la base delle placconate, dalle quali precipitano alcune spettacolari cascate, il sentiero si porta a sinistra, sui ripidi pendii erbosi alla base della Cresta di Socède: inizia quindi una lunghissima serie di ripidi tornanti, che fanno guadagnare quota con decisione e continuità. Il panorama si apre sulle guglie granitiche circostanti, e sul Sottogruppo di Rava. Traversando in salita per un tratto, il sentiero si porta su un ampio ripiano prativo (2125 m, h 0,45 dalla stazione della teleferica), dove sorgono i pochi ruderi di una antica malga ("Baita del Pastore"): qui alcuni cartelli indicano le due possibilità per salire al Rifugio Brentàri. 

Trascurando il più impegnativo accesso diretto per le placconate superiori, si devia a destra ("Sentiero degli Asini") e, oltre il torrente, si percorre in diagonale ascendente un vasto terrazzo erboso alla base delle placche, fino ad imboccare un largo, ripido canale erboso. Superata una sorgente, con ripidi tornanti la traccia raggiunge il colletto erboso cui il canale fa capo, dal quale ci si affaccia sulle ondulazioni erbose superiori del vallone. Si risale a sinistra il ciglio superiore delle placconate, poi si taglia a lungo alla base di altre lisce placche, dove si incontra l'uscita della variante più impegnativa: aggirato un rilievo, si sale un solco detritico e si esce sulla sponda del magnifico Lago di Cima d'Asta (2451 m, h dal ripiano prativo di quota 2125 m), in cui si specchia l'arcigno versante Sud di Cima d'Asta (2847 m). 

Con pochi passi verso destra si aggira un dosso e si raggiunge il terrazzo su cui sorge il Rifugio Brentàri a Cima d'Asta (2476 m, h 0,10 dal lago), in splendida posizione panoramica. 

Si segue ora il sentiero n° 364 (indicazioni per "Cima d'Asta"), che risale le rocce montonate dietro al rifugio (bella vista dall'alto sul lago) e, con percorso vario per divertenti roccette, conduce alla stretta insellatura detta "La Forzelèta" (2680 m, h 0,35 dal rifugio): ci si affaccia sul vasto, desolato anfiteatro detritico del Lastè dei Fiori, con le piramidi di Cima d'Asta e della Cima dei Diavoli (2806 m) sullo sfondo. 

Si scende dall'altra parte, con alcuni passi esposti facilitati dalle corde metalliche (comunque facili), fino a toccare il fondo dell'avvallamento. Seguendo evidenti segnavia, si procede fra grossi blocchi fino alla base della breve Cresta Est di Cima d'Asta (cartelli indicatori), all'inizio del valloncello che sale alla Forcella dei Diavoli (vedi anche itinerario Col del Vento - Cima d'Asta). 

Si monta sulla cresta, in questo primo tratto rocciosa, facilitati dall'ottima tracciatura del sentiero, che sfrutta lunghe sequenze di pietre incastrate a guisa di scalini. Oltre una facile, brevissima placchetta, il fianco della montagna si fa detritico: salendo senza problemi con comodi tornanti, si raggiungono la cresta sommitale e la grande croce di vetta della Cima d'Asta (2847 m, h 0,25 dalla Forzelèta). Panorama circolare fantastico, in particolare sul Lagorài e le Pale di San Martino. Bello anche lo scorcio sul Lago di Cima d'Asta ed il Rifugio Brentàri, 400 metri più sotto. Oltre la Forcella dei Diavoli, tra l'omonima cima e Cima d'Asta, scende verso Nord un vallone detritico in cui occhieggia il pittoresco Lago del Bus. Poco sotto la vetta, verso Ovest, sorge il Bivacco Cavinato, modesto ricovero d'emergenza per 6 persone. 

Ritorno per la stessa via in h 2,45

 

TEMPO TOTALE

h 6,30 - 7,00

DISLIVELLO

1500 m circa 

DIFFICOLTA’

EE allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

10 settembre 2006 

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - settembre

COMMENTI

Bella salita, lunga ma varia, ad una cima di prim'ordine quanto a panorama. Particolare anche l'ambiente, granitico e più da Alpi Occidentali. Pittoresco il rifugio ed il lago; molto frequentato.