Dal maggiore dei
Laghi
di Bombasèl, in cui si specchia il
severo versante settentrionale del Castèl di Bombasèl, si
segue per brevissimo tratto la traccia diretta al Paiòn del Cermìs
poi, presso alcune tabelle segnaletiche, si devia a sinistra lungo il
sentiero (segnavia n° 4)
che inizia a salire fra i dossi erbosi, inframmezzati da lisce lastre
rocciose. Oltre un piccolo pianoro acquitrinoso, si raggiunge una
superiore piccola conca, oramai ai piedi del breve pendio erboso che
adduce ad una poco marcata insellatura sulla cresta che unisce il Castèl
di Bombasèl (a destra) al Cimòn del To della Trappola (vedi
anche itinerario Bombasèl
- Cimòn del To della Trappola). Adagiato in questa conca giace un
minuscolo laghetto, spesso asciutto in stagione avanzata. Poche decine di
metri oltre il laghetto, alcuni
ometti presso un piccolo lastrone roccioso sulla sinistra indicano il
punto in cui abbandonare il sentiero segnato (2340 m circa, h
0,30 dal lago).
Con diagonale verso sinistra, si attacca la
pietraia alla base del Castèl e, con breve salita poco faticosa fra erba,
massi e detriti, si raggiunge la marcata traccia proveniente
dall'insellatura di cresta soprastante. La si segue verso sinistra (segni
rossi), si rasentano le ripide rocce e si va ad imboccare una comoda
cengia erbosa che taglia lo scosceso versante. Raggiunto uno stretto
caminetto, lo si sale con attenzione ma piuttosto facilmente (3 metri, I°), e si prosegue lungo la cengia, ora più esile ed esposta. Si
aggira uno spigoletto (passo un po' esposto, ma facile) e si raggiunge
un ripido canale detritico, che scende direttamente dalla cresta
superiore. Lo si risale per tracce ripide e faticose, ma comunque in breve
si raggiunge l'erbosa forcella cui il canale fa capo, sorvegliata a destra
da alcuni gendarmi (h 0,30 dal piccolo
laghetto). Si
apre la vista sulla profonda Val Moèna.
Trascurando una
traccia che taglia in piano, sul versante Val Moèna, tutto il
fianco occidentale del Castèl di Bombasèl, si segue un esile
sentierino che ne risale il filo di cresta che cade direttamente sulla
forcella: con alcune svolte, la traccia evita le prime rocce, poi supera
una breve cengia (esposto, I°) e, per i superiori pendii erbosi, fra
grandi massi in bilico, raggiunge infine la grande
croce in legno sulla panoramica vetta del Castèl di Bombasèl (2535 m,
h
0,15 dalla forcella). Magnifica veduta sulla conca
dei Laghi di Bombasèl, sulla Val
Moèna e sul settore
centrale del Lagorài. Più lontani, spiccano i più famosi
gruppi dolomitici, dalle Pale di San Martino, al Latemar,
alla Marmolada.
Ritorno per la stessa via in
h
0,45.
N.B.: per chi proviene dal
Cimòn del To della Trappola,
non è necessario scendere per raggiungere il piccolo laghetto: dalla poco
accentuata insellatura di cresta all'inizio della cresta rocciosa del Castèl
di Bombasèl, ci si mantiene rasenti alle rocce sul versante Est
(sinistra, versante Laghi di Bombasèl): oltre un primo costoncino,
si rinviene la traccia segnata con bolli rossi che taglia alla base della
cresta. Attenzione a non seguire, in corrispondenza di una evidente rampa
erbosa a destra, gli ingannevoli segnavia che guidano ad una forcella sul
filo di cresta, presso una curiosa guglia a forma di "numero 1": la
prosecuzione da questo punto lungo il filo di cresta risulta più delicata
ed impegnativa, con numerosi passi di I° e I°+. Conviene senz'altro
mantenersi più bassi e seguire le tracce della via normale.