Dalla
Forcella del Camoscio si
trascurano le corde fisse della breve via normale al Monte Paterno
e si prosegue in direzione opposta, lungo una
comoda cengia orizzontale che taglia la Punta del Camoscio poco sotto la
cresta sommitale, sul versante del Cadin Passaporto.
Si superano subito
due ampie caverne di guerra, ottimo riparo in caso di maltempo, e si
giunge presso lo strettissimo intaglio roccioso della Forcella del
Camoscetto: lasciati a destra i vertiginosi ruderi di un ponticello della
guerra, si supera l'intaglio su un nuovo solido
ponte, aiutandosi con la
corda fissa.
Di nuovo su comoda cengia, si sale in diagonale il
versante meridionale dell'aguzza Punta del Camoscetto (arditi
residui di opere di guerra sulle vertiginose paretine sommitali). Si
scavalca un altro stretto spacco (Forcella del Camoscino), si
traversa sempre in salita su
ghiaie e cenge l'omonima Punta del Camoscino e, superato uno speroncino,
si scende con attenzione (corde) ad un'altra selletta, la Forcella Est:
bella
veduta sull'Alpe dei Piani e sul Rifugio Locatelli, coi Tre
Scarperi alle sue spalle.
Si sale dall'altra parte per una specie di
vago canalino, si superano brevi saltini (corde, staffe) e si taglia per
cenge esposte l'articolato versante meridionale della Punta Est,
più massiccia delle precedenti. Passando presso un ardito gendarme, con
bellissime vedute sulla fronteggiante cresta Torre Pian di Cengia -
Croda Passaporto, si scende nuovamente fino ad un'altra ampia sella (camminamenti
e caverne di guerra). Di qui si scavalca un allungato costone (dalla
sua estremità, a sinistra, bella veduta su Forcella di Toblin) e
si scende per un ampio pendio detritico in direzione dell'evidente Forcella
dei Laghi. Con numerosi tornanti, la traccia perde velocemente quota
fino ad un ripiano prativo, poi volge con decisione a destra (indicazioni)
per calarsi in una tetra spaccatura rocciosa, che preclude la prosecuzione
lungo il crinale. Grazie all'aiuto delle corde metalliche e di una
scaletta, si raggiunge il fondo del crepaccio: con un
altro tratto attrezzato, se ne esce dalla parte opposta, dopo di che
per prati
riposanti si raggiunge l'ampia insellatura di Forcella dei Laghi
(2550 m circa, h 1,15 da Forcella
del Camoscio). Di qui per il ritorno diverse possibilità:
a)
scendere lungo i ripidissimi e friabili ghiaioni di sinistra, fino
ad incontrare il sentiero n° 101
che unisce il Rifugio Locatelli al Rifugio
Pian di Cengia (h 0,20
dalla forcella);
b)
proseguire per un centinaio di metri in falsopiano, alla base delle Crode
dei Piani, e poi calarsi lungo una ripida traccia a destra, che
con numerosi tornanti scende fino il sentiero n° 104
(collegamento Pian di Cengia - Lavaredo) all'altezza della
testata della verde Val di Cengia (h
0,30 dalla forcella);
c)
trascurato il sentierino che scende a destra, proseguire lungo
l'agevole sentiero che, con un tratto di faticosa ma breve risalita,
raggiunge la Forcella Pian di Cengia e l'omonimo vicino rifugio
(h 0,40 dalla
forcella).