Sentiero "G. Palmieri"

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CARTINA CONSIGLIATA

Kompass scala 1:25.000 – Foglio 688

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DI BRENTA)

SCHEDA N.

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

IL SELVAGGIO VALLONE DEI MASSŌDI, DOPO IL PASSAGGIO DI UN TEMPORALE ESTIVO, DALLA SELLA DEL RIFUGIO

LA FORCOLOTTA DI NOGHERA DAI PRESSI DEL RIFUGIO AGOSTINI

ALBA SULLA CIMA D'AMBIČZ DAL RIFUGIO AGOSTINI

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio Pedrotti alla Tosa (2487 m), raggiungibile dal parcheggio di Vallesinella con il segnavia n° 318 in h 3,00 circa, o da Molveno con il segnavia n° 319 in h 4,30, oppure ancora con la Via delle Bocchette Centrali dal Rifugio Alimonta

 

ITINERARIO

Dal rifugio si seguono le indicazioni per "Cima Tosa": risalito un basso gradino roccioso lungo una spaccatura, si procede in piano tagliando la testata del profondo e curioso avvallamento denominato Pozza Tramontana, sorta di gigantesca dolina posta alla testata della Val di Ceda. Ben presto, alcuni cartelli indicano lo stacco, sulla sinistra, del "Sentiero Giovanni Palmieri" (segnavia n° 320). 

Si scende per un tratto con ampi tornanti verso il fondo prativo della Pozza Tramontana, poi se ne taglia la destra orografica, mantenendosi il pių possibile in quota. Aggirato uno sperone roccioso, il sentiero sale gradatamente in direzione di un evidente ghiaione, che poi risale con lunga serie di strette serpentine. Ricevuto da destra il ramo del "Sentiero Palmieri Alto", che evita la pur non eccessiva perdita di quota sfruttando una serie di cenge un po' friabili, si prosegue a salire per un franoso canale fino ad un pulpito erboso, dominante la solitaria Val Noghera, sulla cresta che dalla Cima Ceda Orientale scende al sottostante visibile Passo di Ceda: cartelli indicano la possibilitā di raccordarsi a questo itinerario, che consente la lunga discesa a Molveno (segnavia n° 326). Il Sentiero Palmieri prosegue invece a mezza costa, inoltrandosi nella bellissima e solitaria Val Noghera: per prati e massi, con splendide vedute sull'impressionante bastionata rocciosa del Dos di Dālun (2689 m), si taglia alti il fianco destro della vallata, e, con qualche saliscendi, si raggiunge infine lo stretto intaglio della Forcolotta di Noghera (2423 m, h 1,30). Ci si affaccia alla profondissima Val d'Ambičz, con il Rifugio Agostini, visibile quasi alla stessa quota sui grandi ghiaioni alla testata della valle. 

Dalla forcella si scende, inizialmente con fastidioso percorso, in un canalino terroso, poi pių in basso, su buon sentiero, si tagliano, prima in lieve discesa e poi in salita, i ripidi pendii erbosi discendenti dalle Cime Ceda, fino ad intersecare la carrareccia sterrata proveniente dal sottostante Rifugio Al Cacciatore. Risalendo la ripidissima strada, con alcuni tornanti si raggiunge il ripiano detritico dove sorge il Rifugio Agostini (2405 m, h 1,00 dalla Forcolotta di Noghera). A poca distanza, due immensi blocchi di roccia ricordano la notte del 18 luglio 1957, quando la Torre Jandl, un ardito campanile dominante la sovrastante Vedretta d'Ambičz, crollō spezzandosi in varie parti, che rischiarono di investire il rifugio nella loro folle corsa verso il fondovalle.

 

TEMPO TOTALE

h 2,30 circa

DISLIVELLO

300 m circa 

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

18 luglio 2008 

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - ottobre

COMMENTI

Itinerario molto riposante, un po' "alternativo" rispetto alla classica Via delle Bocchette. Breve ed utile soprattutto quando le condizioni meteorologiche sconsigliano di effettuare la traversata tra i due rifugi attraverso la Sella della Tosa e la Vedretta d'Ambičz. Ambiente molto riposante e solitario.