Sentieri "dell'Ideale" e "Martinazzi"

Home Gruppo del Catinaccio Gruppo della Marmolada Sassolungo e Sella Gruppo del Latemar Pelmo e Civetta Croda da Lago e Nuvolàu Gruppo delle Tofàne Antelào - Sorapìss - Marmaròle Dolomiti di Sesto Fanes - Sennes - Braies Puez - Odle Lagorài - Cima d'Asta Gruppo del Col di Lana Gruppo di Bocche Pale di San Martino Gruppo del Cristallo Dolomiti d'Oltre Piave Vette Feltrine e Monti del Sole Gruppo di Bosconero Gruppo di Brenta Dolomiti Bellunèsi Settentrionali Mailing List

 

CARTINA CONSIGLIATA

Kompass scala 1:25.000 – Foglio 688

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DI BRENTA)

SCHEDA N.

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

DALLA BOCCA DEI CAMOSCI VERSO LA VEDRETTA D'AGOLA E I XII APOSTOLI

LA VEDRETTA DEI CAMOSCI E LA CIMA D'AMBIÈZ SCENDENDO VERSO IL RIFUGIO BRENTEI

 

PUNTO DI PARTENZA

Rifugio Garbari ai XII Apostoli (2489 m), raggiungibile dal parcheggio di Val d'Àgola (Sant'Antonio di Mavignola) in h 3,00, oppure con la "Via Ferrata Ettore Castiglioni" dal Rifugio Agostini.

 

ITINERARIO

Dal rifugio si prende il sentiero n° 307 diretto in Val d'Agola ma, dopo pochi metri, superata una spaccatura, lo si abbandona per imboccare la traccia n° 304 ("Sentiero dell'Ideale"), che inizia a risalire con pendenza sostenuta un vallonetto ghiaioso sulla destra. 

Per ghiaie e modeste roccette, si giunge con un po' di fatica alla testata del vallonetto, dove si trova la fronte dell'ampia e pittoresca Vedretta d'Agola. Con erti tornanti fra le ghiaie, la traccia risale il costone morenico a sinistra (bella veduta sulla sottostante vedretta, che origina un bel laghetto al limite del ghiaccio) fino a raggiungerne il filo, che poi percorre con percorso panoramico fino ad una conca con grossi massi. Traversando brevemente a sinistra, con splendide vedute sul versante occidentale della Cima d'Ambièz, si giunge alla rocciosa insellatura della Bocca dei Camosci (2784 m, h 1,00), che mette in comunicazione i due bacini della Vedretta d'Agola e della Vedretta dei Camosci. Sull'altro versante, si apre la vista sulle severe pareti sud-occidentali della Cima Tosa (3173 m) e del Crozzòn di Brenta (3135 m). 

Una breve scarpata di roccette (corda fissa, facile) consente di scendere dall'altra parte, fino a toccare la bianca Vedretta dei Camosci: si trascura a questo punto la prosecuzione del "Sentiero dell'Ideale" (che traversa alto per risalire il ripido e delicato canale ghiacciato della Bocca d'Ambièz) per scendere lungo la vedretta, normalmente lungo una buona pista. Attenzione perchè, nella parte mediana, a metà stagione possono affiorare alcuni insidiosi crepacci. Se le condizioni sono buone, comunque, la piccozza si rivela superflua, vista anche la mai eccessiva ripidezza del ghiacciaio. Mantenendosi al centro del campo nevoso, comunque, si scende senza grossi problemi fino ai grossi massi alla sua base, dove si incontrano i segnavia rossi del "Sentiero Martinazzi" (segnavia n° 327). Questo si mantiene sulla destra dell'ampio e selvaggio vallone, percorrendo una serie di conche ghiaiose intervallate da brevi fasce rocciose, mai problematiche. Scendendo poi per una serie di canalini, si giunge al sommo di una placconata, che si discende grazie all'ausilio di corde fisse (unico breve tratto attrezzato del percorso). Raggiunto il fondo detritico del vallone, lo si percorre seguendo la direttrice degli ometti (non molto evidenti in caso di nebbia): ci si mantiene comunque lungo il corso del rio, che compie una semi-curva a destra portandosi a ridosso delle strapiombanti pareti del Crozzòn. Risalito brevemente un dosso detritico, si segue un sistema di larghe cenge ghiaiose che aggirano lo spigolo del Crozzòn di Brenta, portandosi alla base della parete Est, dominante la Val Brenta. Appare alla vista l'arditissima catena degli Sfulmini, con il Campanile Basso in primo piano. 

Traversando in discesa, su terreno in qualche punto un po' precario per via delle ghiaie friabili, si raggiunge la base dell'impressionante "Canalone Neri", che si insinua ghiacciato fra le pareti della Tosa e del Crozzòn. Scendendo per una buona cengia erbosa, si raggiunge il fondo della Val Brenta. Seguendo ora una traccia in ripida salita, si risalgono faticosamente le coste erbose di fronte e, attraversata una pittoresca valletta erbosa, si raggiunge il poggio molto panoramico dove sorge il Rifugio Brentei (2175 m, h 1,45 dalla Bocca dei Camosci).

 

TEMPO TOTALE

h 2,45 circa

DISLIVELLO

300 m circa 

DIFFICOLTA’

EE (un breve tratto attrezzato, non difficile anche se leggermente esposto)

ULTIMO SOPRALLUOGO

19 luglio 2008 

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - agosto

COMMENTI

Percorso molto bello, vario e spettacolare. Dalle desolate lastronate detritiche intorno al Rifugio XII Apostoli si passa alle bianche vedrette, dominate da altissime e severe pareti, per terminare poi sui verdi prati della Val Brenta, davanti ad uno dei panorami più famosi delle Alpi. Tutto sommato poco faticoso, e non troppo frequentato.