Si
comincia a salire nel bosco lungo erte scorciatoie segnalate, che
consentono di abbreviare notevolmente il percorso rispetto alla mulattiera
inghiaiata. Si giunge ad una casa con la facciata ornata da antichi
utensili contadini e, oltre la solita scorciatoia, si incrocia nuovamente
la carrareccia.
Qui tabelle indicano di seguire la sterrata per il
Rifugio
Le Ere, mentre una traccia nel bosco prosegue dritto per il Bivacco
Palia (fin qui, trovando parcheggio, si può proseguire anche in
auto). Imboccata dunque la stradetta, la si segue per un poco fino a che,
oltre un breve e riposante tratto in piano, la si deve abbandonare per
imboccare (tabelle) un erto sentierino che si inoltra nel bosco,
risparmiando tempo ma non fatica. Dopo un poco si interseca nuovamente la
carrareccia, ma la si abbandona praticamente subito; davanti allo sbocco
del sentiero, sopra un'erta scarpata terrosa, si nota infatti
l’ennesima scorciatoia (non segnalata stavolta) che, con pendenza un
poco meno sostenuta, conduce fino ad uno spiazzo nel bosco che funge da
area di parcheggio per il Rifugio
Gazzi - Casèra Le Ere (1297 m) situato in una amena
radura splendidamente affacciata sulla pianura sottostante.
Dal
rifugio, occorre salire ancora per raggiungere la bella spianata erbosa
posta circa 300 metri più in alto; imboccata dunque una traccia subito
dietro il rifugio, si scende dapprima leggermente per poi cominciare a
traversare in costa. Inizialmente non vi sono indicazioni, ma dopo un
poco, nel bosco, si incontra una tabella segnaletica con indicazioni per
il Bivacco Palia che rassicura sul fatto di essere sulla strada
giusta; in ogni caso, la traccia rimane sempre ottima e ben evidente. Dopo
un breve tratto in piano a mezzacosta, il sentiero risale con belle
serpentine le bastionate rocciose del soprastante Monte Piz (o Palia),
con un tracciato non troppo faticoso ed estremamente
panoramico. Dopo essere passati proprio accosti alle rocce, si
esce finalmente sui bellissimi prati dell’ampia e solatia spianata
compresa tra il Pizzòcco e il Monte Piz; qui tabelle
invitano a proseguire sulla sinistra, mentre scendendo verso destra si
arriverebbe in breve al Bivacco
Palia
(1577 m).
Salendo ancora per i bellissimi prati inframezzati da
bianchissime rocce affioranti, si è dominati dalla mole del Pizzòcco;
il panorama
si apre e la vista comincia a spaziare sempre più, fino ad
abbracciare anche le montagne
dell’Alpàgo soprastanti il Lago di Santa Croce.
Giunti
al pianoro erboso sottostante la cima, occorre abbandonare il sentiero
segnato (che prosegue verso la rocciosa Forcella Intrigòs) per
imboccare l’evidente traccia che risale, dapprima per erbe e poi per
ghiaie, il ripido fianco del Pizzocchètto (1981 m). Si giunge sulla
cresta e qui il sentiero passa sul versante nord, percorrendo un’esile
cengetta (neve fino a stagione inoltrata) che va a morire nel
ripido canalone sassoso che scende verso Forcella Intrigòs.
Attraversato con cautela il canale, si sale brevemente il ripido fianco
del Pizzòcco fino a portarsi su una piccola forcelletta; da qui si
continua la salita per traccia, ghiaie e facili
gradini di roccia fino a sbucare in vista della panoramicissima croce
di vetta del Monte Pizzòcco. Raggiuntala, ci si rende conto che la cima vera e
propria è più oltre; con un percorso a mezzaluna, per una comoda
cresta ghiaiosa, si giunge all’evidente segnale trigonometrico e
da qui, scendendo ad un intaglio e risalendo qualche roccetta, si
raggiunge finalmente il semplice ometto di sassi posto sulla cima vera e
propria del Monte
Pizzòcco
(2176 m).
Per
la discesa, occorre tornare sui propri passi fino ai prati posti sotto la
cima e da qui scegliere quale itinerario percorrere; si può deviare a
sinistra verso la bella e panoramica Forcella
Intrigòs oppure scegliere il più
ameno sentiero che porta al Bivacco Palia. Nel primo caso
occorre prestare attenzione alla discesa lungo un canale ghiaioso, ove è
facile incontrare neve fino a stagione inoltrata, quindi, raggiunta la
forcella (1756 m), scendere per buona traccia la stretta valletta
sottostante. Volendo invece proseguire verso il Bivacco
Palia, bisogna tornare sui propri passi fino alle tabelle segnaletiche
incontrate durante la salita e da qui in breve al bivacco (1577 m).
Trascurata una traccia che scende ripida nel bosco, si prosegue dritto e a
mezzacosta fino ad immettersi sul sentiero che scende da Forcella
Intrigòs. Da qui ci si cala abbastanza ripidamente nel bel
valloncello, si supera un ulteriore bivio segnalato a cui giunge la
traccia precedentemente trascurata proveniente dal Bivacco Palia e,
continuando a scendere, si riguadagna infine la carrareccia diretta al Rifugio
Le Ere.
Da qui, attraverso le scorciatoie percorse all’andata,
nuovamente alla macchina.