Forca Rossa 2486 m

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO INVERNALE - DOLOMITI (GRUPPO DELLA MARMOLADA)

SCHEDA N. 12

 

FOTO NOTEVOLI

DAI PRESSI DELLE BAITE DI COLCODÈ VERSO LA TESTATA DELLA VALFREDDA E LA FORCA ROSSA

LA CATENA DELLE PALE DI SAN MARTINO DAI PASCOLI DI FUCHIADE

DAI CASÒNI DI VALFREDDA VERSO LA TESTATA DELLA STESSA VALFREDDA

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo, si prosegue lungo la Val di Fassa raggiungendo Moèna (47 km da Egna-Ora). Di qui si svolta a destra e si risale la pittoresca Valle di San Pellegrino fino al Passo di San Pellegrino (1919 m, 12 km da Moèna).;

b) Da Pian di Vedoia (uscita della A27 Mestre-Belluno) si raggiunge Belluno, da dove si risale la Val Cordevole fino a Cencenìghe Agordino (47 km da Pian di Vedoia). Qui si imbocca la strada della Valle del Biòis che, attraverso Canale d'Àgordo e Falcàde, raggiunge il Passo di San Pellegrino (1919 m, 18 km da Cencenìghe, di cui gli ultimi molto ripidi).

Dal passo, scendendo per circa 1 km verso Falcàde, si prende una stradetta verso sinistra (ind. per la Baita Flora Alpina) che raggiunge in breve un ponte sul Rio Cigolè nei pressi di Malga Boèr (1808 m, parcheggio).

 

ITINERARIO

Seguendo un'evidente indicazione per il Rifugio Fuchiade, si risale per tracce solitamente ben marcate uno scoperto pendio poco ripido, con belle vedute su Cima dell'Uomo, Punta Cigolè, Sasso di Valfredda e, alle spalle, sull'imponente gruppo del Focobòn. 

Raggiunta una più larga pista battuta, si attraversa il piccolo agglomerato di baite di Colcodè (1950 m), oltre il quale si incontra l'ampia pista proveniente dal Passo di San Pellegrino; superati altri piccoli gruppi di baite, si raggiunge il Rifugio Fuchiade (1982 m, h 0,25), solitamente aperto anche in inverno. 

Proseguendo lungo le tracce, si effettua un ampio semicerchio alla testata del vallone (bella vista sul Passo delle Cirelle), per prendere a risalire diagonalmente il costone che, da sinistra, scende dalla base del Sasso di Valfredda (2999 m). Giunti alla sommità del costone, presso una presa d'acqua, si trascura la traccia che verso destra scende alla Baita Flora Alpina (bellissima vista sulle Pale di San Martino) e lo si risale per breve tratto, per poi tagliare il poco ripido pendio sul versante della Valfredda, in vista dell'imponente circo terminale di quest'ultimo vallone: Sasso di Valfredda, Torre (2920 m) e Punta (2929 m) del Formentòn, poi Monte La Banca (2860 m) e l'aguzzo Pizzo Le Crène (2756 m), ai cui piedi si apre il largo intaglio della Forca Rossa (2486 m). 

Attraversato in falsopiano il vasto Pian della Schìta, e trascurata un'altra traccia a destra per la Baita Flora Alpina, si prosegue in moderata salita lungo gli aperti Masarè di Valfredda finchè, superato un dosso, si raggiunge la base del pendio terminale che adduce al passo. Con fatica, ma in breve tempo, si raggiunge la larga insellatura della Forca Rossa (h 2,00 dal Rifugio Fuchiade). Bellissime vedute su Bocche, sottogruppi Uomo e Ombrettòla, Pale di San Martino e, sul versante opposto, sull'arditissima catena delle Cime dell'Àuta (2602 - 2634 m). Da qui un lungo, profondo vallone scende fino ai pascoli di Malga Ciapèla: non consigliabile, comunque, in inverno causa possibilità di slavine e tracce non battute. 

Per il ritorno, una volta giunti nuovamente al Pian della Schìta (h 0,35 dalla Forca Rossa), si può prendere la traccia battuta che scende a sinistra lungo il solco della Valfredda, supera un bel crocifisso con lapide commemorativa e si abbassa fino alla serie di casolari dei Casòni di Valfredda (1908 m, numerose baite ristrutturate). Oltrepassata una chiesetta ed altre baite, mantenendosi sulla destra idrografica del rio, si scende ancora fino nei pressi della Baita Flora Alpina (1818 m, h 0,40 dal Pian della Schìta). Senza raggiungerla, si prende una marcata traccia a destra che, nel bosco a mezzacosta, riconduce alla strada asfaltata nei pressi del parcheggio in h 0,10.

 

TEMPO TOTALE

h 4,00 circa

DISLIVELLO

700 m abbondanti 

DIFFICOLTA’

ULTIMO SOPRALLUOGO

19 aprile 2004

PERIODO CONSIGLIATO

febbraio - primi di aprile 

COMMENTI

Itinerario molto panoramico, non molto faticoso e, tutto sommato, piuttosto frequentato ad un punto di osservazione di prim'ordine sui gruppi della Marmolada e delle Pale di San Martino. Molto interessante la veduta ravvicinata sulle impervie pareti delle Cime dell'Àuta.