N.B.:
ITINERARIO E RELAZIONE A CURA DI ANNA PIERMARTINI
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CARTINA CONSIGLIATA
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Tabacco
scala 1:25.000 – Foglio 014
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CATEGORIA/ZONA
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ESCURSIONISMO - DOLOMITI
(GRUPPO DEL LATEMAR)
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SCHEDA
N. 19 |
PUNTO
DI PARTENZA
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a)
Da Egna-Ora (uscita della A22
del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si
entra in Val di Fiemme. Raggiunto Cavalese (1000 m, 24 km da Egna-Ora), si sale a Varèna e si
prosegue fino ai prati del Passo Lavazè (10 km da Cavalese);
b)
Da Egna-Ora (uscita della A22
del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si
entra in Val di Fiemme. Raggiunto Tèsero (992 m, 31 km da
Egna-Ora), si devia a sinistra lungo
la stretta Val di Stava e, seguendo poi le indicazioni, si
supera l’inavvertibile Passo Pramadiccio, per giungere infine al Passo
Lavazè (1850 m, 10 km da Tesero); c)
Da Bolzano Nord (uscita della A22
del Brennero) si risale la pittoresca Val d'Ega fino a Ponte
Nova, da dove si svolta a destra in direzione di Obereggen. Senza
raggiungerlo, si prosegue verso destra fino al Passo Lavazè (28
km da Bolzano Nord). Dal
Passo Lavazè si continua verso Ovest in falsopiano raggiungendo il
pittoresco Passo degli Oclìni (1989
m, 4 km dal Passo Lavazè). |
ITINERARIO
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Dal passo ci si
dirige verso i prati dinnanzi all'Hotel Corno Nero, ove si
rinvengono le prime tabelle segnaletiche. Per rado bosco e bei cespugli
di rododendri e pino mugo, si sale lungo un comodo e ben marcato sentiero
fino ad incrociare la pista da sci proprio nei pressi della stazione a
monte della seggiovia.
Dietro il gabbiotto dell'impianto il sentiero
continua, portandosi con poche svolte su un'ampia insellatura erbosa;
oltre questa la traccia prosegue risalendo la cresta ovest del monte. Si
supera una sorta di canalone invaso da grossi massi di porfido (unico
tratto un poco malagevole) e si esce sulla ampia vetta prativa del Corno
Nero (2439 m, h 1,30). Ampio il
panorama dalla grande croce posta sulla cima.
Dalla croce si scende un
poco per cresta in direzione della Val di Fiemme fino ad imboccare
una traccetta segnata che
taglia in costa il fianco sudorientale del monte. Rimanendo poco sotto
la cresta, si tagliano i
ripidi pendii prativi della montagna fino a scendere ad un'ampia
radura erbosa ove si trovano i resti di un baito. Si prosegue in direzione
ovest rientrando nel bosco che si fa più fitto man mano che si perde
quota: si passa attraverso un tratto di bosco martoriato da una vecchia
tromba d'aria fino ad intercettare un'ampia carrareccia, proveniente da
Daiàno
di Fiemme,
in prossimità del Passo Cùgola (1923 m, h
1,00 dalla vetta).
Passando davanti ai ruderi dell'ex Malga
Cùgola
si imbocca una sterrata (tabelle) che si inoltra nuovamente nel bosco con
moderata pendenza: oltre un breve tratto in salita, il sentiero traversa
lungamente e quasi in piano il fianco nord del Corno Nero, passando
attraverso un magnifico e riposante bosco. Con qualche leggero saliscendi,
si esce dalla vegetazione attraversando una pista da sci, quando oramai si
è in vista del Passo degli Oclìni. Per prati si risale verso il
passo e, passati dietro un posto di ristoro, si ritorna al punto di
partenza (h 1,15 dal Passo Cùgola). |
TEMPO
TOTALE
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h
4,00 circa
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DISLIVELLO
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650
m circa
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DIFFICOLTA’
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E
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ULTIMO
SOPRALLUOGO
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agosto
2010
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PERIODO
CONSIGLIATO
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giugno
- ottobre
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COMMENTI
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Breve e facile giro ad anello che permette di
salire su una cima relativamente poco frequentata, specie rispetto
all'affollamento che spesso si trova su vicinissimo Corno Bianco.
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