Pala di Santa 2488 m

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 014

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO INVERNALE - DOLOMITI (GRUPPO DEL LATEMAR)

SCHEDA N. 9

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Tèsero (992 m, 31 km da Egna-Ora), si gira a sinistra lungo la stretta Val di Stava e, trascurata a sinistra una deviazione per il Passo Lavazè, si sale ripidamente per fitti boschi fino ai grandi parcheggi posti davanti alle stazioni di partenza degli impianti sciistici dell'Alpe di Pampeàgo (1757 m, 7,5 km da Tèsero). 

 

ITINERARIO

Dal parcheggio si raggiunge la seggiovia di sinistra e si imbocca la larga pista battuta che compie un ampio tornante verso sinistra e risale poi, con un tratto più ripido, lo splendido bosco di abeti. Oltrepassato un altro dosso, si raggiunge la spianata che si apre alla base dei pendii finali che salgono all'ampio Passo di Pampeàgo, presso la stazione di partenza della seggiovia che raggiunge il passo e di quella dello skilift (spesso chiuso) che sale alla Pala di Santa (h 0,30). 

Svoltando decisamente a sinistra, si prendono a risalire i ripidi pendii iniziali della Pala di Santa, lungo una traccia di carrareccia generalmente ben battuta. Con vista sempre più ampia sul Gruppo del Latemar e sulla zona del Passo del Fèudo, si continua a salire, alternando brevi tratti ripidi ad altri di pendenza più moderata, fino ad uscire dal bosco presso una vecchia stazione intermedia dello skilift (h 1,00 dalla stazione di partenza dello skilift). 

Inizia da qui il vasto tavolato in dolce pendenza che, con magnifiche vedute su Latemar, Sciliar e Alpi di confine, nonchè su Lagorài e Pale di San Martino, consente di guadagnare quota con poca fatica. La traccia è generalmente ben battuta, e comunque l'orientamento è facilissimo. Superata la stazione a monte dello skilift, si supera un tratto più ripido e, oltrepassato un modestissimo ricovero in pietra, si tende verso destra sull'ampia cresta sommitale raggiungendo, scavalcata un'anticima, la grossa croce posta sulla vetta della Pala di Santa (2488 m, h 1,00 dalla stazione intermedia dello skilift). Meraviglioso panorama a giro d'orizzonte: in basso appaiono la rotabile e gli edifici del Passo Lavazè, mentre fra i fronteggianti Corno Bianco e Corno Nero si apre il Passo degli Oclìni.

Per il ritorno, ridiscesi poco sopra la stazione di partenza dello skilift, si può proseguire per la via di salita, oppure tagliare per un ripido pendio boscoso fino al Passo di Pampeàgo (1996 m), presso un crocevia di piste e seggiovie, provenienti anche da Obereggen

Da qui si imbocca uno stradino battuto in lieve salita (pedonale) che taglia a mezzacosta gli ampi pendii nevosi discendenti dal Cavignòn. Oltrepassate le malghe Ganischger (2010 m) e Zisch (2000 m), già ben evidenti dal passo, lo stradino si immette nella pista di rientro che, unitasi più in basso a quella proveniente dal Monte Agnello, riconduce velocemente all'Alpe di Pampeàgo (h 1,00 dal passo). 

 

TEMPO TOTALE

h 4,30 circa

DISLIVELLO

750 m circa

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

10 dicembre 2005

PERIODO CONSIGLIATO

novembre - dicembre

COMMENTI

Itinerario piuttosto breve, ma ad una meta particolarmente remunerativa per il magnifico panorama. Unica avvertenza: attenzione nella risalita (e soprattutto nell'attraversamento) delle piste di discesa! Conviene poi effettuare la gita all'inizio della stagione sciistica, quando le ore di luce non consentono gite più lunghe e soprattutto quando lo skilift della Pala di Santa è ancora chiuso per mancanza di neve: si potrà così godere appieno della calma e della solitudine del luogo.