Monte Agnello 2358 m - Pizzancae 2162 m

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N.B.: ITINERARIO E RELAZIONE A CURA DI ANNA PIERMARTINI

 

CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 014

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DEL LATEMAR)

SCHEDA N.

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Si risale la valle fino a Ziano di Fiemme (952 m, 34 km da Egna-Ora). Oltre l’abitato, nei pressi della frazione Zanòn, si cercano a sinistra le indicazioni per l’Agritur Valbonèta, o si oltrepassa la borgata e si segue per un brevissimo tratto una strada sterrata tagliafuoco.

 

ITINERARIO

Dalla sterrata, subito dopo un primo bivio (indicazioni per il "Sentiero Attrezzato Attilio Sieff"), parte la traccia n° 509 che, dopo un primo tranquillo tratto su mulattiera, subito dopo aver girato attorno ad una presa per l’acqua, si inerpica ripidamente verso la testata della stretta Val Avèrta, risalendo il corso del torrente. Il sentiero si fa ora stretto, ma sempre evidente e ben segnalato, attraversa il torrentello in più punti fino ad arrivare sotto una paretina che viene superata con l’aiuto di corde fisse (facile). Interessante notare le iscrizioni rupestri di colore rossastro, spesso molto antiche, fatte dai pastori in tutti i punti in cui la roccia, con tetti o sporgenze, offriva un qualche minimo riparo. 

La marcia prosegue, sempre con andamento subverticale, verso le rocce che sostengono la parte finale della valle e fino ad arrivare in vista di un ampio pascolo punteggiato di primule e, finalmente, privo di rocce a strapiombo; sulla sinistra due baite in rovina. Arrivati alle baite (ex Malga Valbonèta), le frecce spingono a proseguire per “La Porta”; si risale ancora un poco il corso del ruscelletto fino ad ulteriori indicazioni. Ma a questo punto è oramai bene evidente la direzione da prendere: si risale il pendio erboso fino a portarsi in cresta e da qui ci si dirige verso le evidenti antenne di un primo rilievo posto davanti al Monte Agnello, quindi verso la cima vera e propria (2358 m). 

Dalla cima, scendendo sul versante opposto rispetto agli impianti da sci e tornando brevemente sui propri passi, si nota poco più in basso una piccola baita (aperta e pubblica) che si raggiunge senza percorso obbligato. A questo punto ci si riconnette al sentiero che conduce verso la sommità delle Pizzancae; si attraversa un’ampia zona prativa a morbidi saliscendi fino ad arrivare alla cima (2162 m). Cima per modo di dire, trattandosi più che altro del punto più elevato di una serie di dolci elevazioni che, però, precipitano ripidamente verso il sottostante paese di Ziano di Fiemme. 

Proseguendo, si giunge ad un altro accogliente baito (Baito le Bèse), aperto e pubblico, con possibilità di fare fuoco; qui il percorso diviene più chiaro e meglio segnato (non c’è però corrispondenza tra la cartina e la situazione reale dei sentieri in loco!) e si comincia la ripida discesa entro splendide abetaie. Come per il percorso di salita, anche la discesa non scherza quanto a pendenza e non è difficile sentire le rotule gemere ad ogni passo. 

Sempre nel bosco lungo un buona traccia segnata si oltrepassano i ruderi dei Baiti dei Sassi e si arriva ad un bivio (non presente sulla cartina), dopo il quale bisogna piegare verso sinistra per raggiungere, sempre in erta discesa, la carrareccia poco sopra l’Agritur Valbonèta.

 

TEMPO TOTALE

h 7,00 circa

DISLIVELLO

1400 m circa

DIFFICOLTA’

EE allenati (qualche facile tratto attrezzato e non segnato)

ULTIMO SOPRALLUOGO

aprile 2005

PERIODO CONSIGLIATO

maggio - ottobre

COMMENTI

Itinerario lungo, su sentieri abbastanza ripidi, talvolta attrezzati e spesso senza segnavia.