Dal
Passo degli Oclìni ci si dirige
verso la zona degli impianti di risalita e, lasciata la macchina al parcheggio
antistante gli alberghi, si risale la pista da sci fino alla stazione a
monte della seggiovia, già ben visibile dal parcheggio stesso.
Arrivati
alla seggiovia, ci si trova il crinale del Corno Nero proprio di fronte; salendo senza
via obbligata (c’era ancora neve! Ma nella
stagione estiva il sentiero è segnato e marcato, mi dicono ...), per la
cresta tra sassi e erba si giunge abbastanza velocemente alla cima ed
alla croce di vetta del Corno Nero (2430 m) da dove, se non si incappa in una giornata di
nebbia e nubi basse, si dovrebbe godere di un ampio panorama.
Scesi
leggermente fino ad una seconda croce più bassa della precedente, mirando
ad una radura ed al tetto verdastro di una piccola costruzione, si scende
abbastanza facilmente un ripido canalone erboso fino ad arrivare in
prossimità di frecce con indicazioni.
Da qui, in pochi minuti, si arriva
al Baito “I Pozzi”, piccolo, accogliente, aperto e pubblico, e
con la possibilità sia di dormire sia di fare fuoco, elemento non da
disdegnare in una giornata di pioggia e nebbia!
A questo punto, tornando
brevemente sui propri passi, fino alle frecce con indicazioni
precedentemente incontrate, non rimane che seguire il segnavia n° 573 che, con qualche morbido saliscendi, riporta in poco
tempo fino al Passo degli Oclìni.