Dal rifugio si
supera la Malga
Sādole e si segue l'ampia carrareccia sterrata (chiusa al traffico) che risale la
pittoresca Val Sādole (segnavia n° 320).
Superato il rio su un ponte, si attraversa un
bel prato con bestiame al pascolo, si lascia a destra un minuscolo
baitino sempre aperto e, presso il termine del prato (Pian della
Maddalena), si incontra il cartello su un albero che indica lo stacco
(a sinistra) della traccia segnata per il Cardināl (h
0,20 dal rifugio).
Come tutti i sentieri del
Lagorai,
all'inizio la traccia č quasi inavvertibile, e solo i segni bianco-rossi
consentono di procedere senza grandi incertezze. Tra alberi, cespugli ed
alte erbe, comunque, la traccia, ora pių marcata, raggiunge lo sbocco
inferiore del ripidissimo ed evidente vallone chiamato Tovo del
Cardināl, fra la Cima della Busa Alta (a sinistra) ed il Cardināl
(a destra), e prende a risalirlo con interminabile
serie di erti tornanti. In questa prima parte il percorso risulta
piuttosto monotono e poco panoramico, oltre che faticoso, svolgendosi
tutto nel solco di questo stretto vallone-canale, fra una invadente
vegetazione di cespugli e fitti nocciōli. In alto il sentiero appoggia un
po' a destra, rasenta alcuni salti rocciosi e, con altri tornanti, giunge
in corrispondenza di un enorme masso: qui č indicato, a "30
metri", il bivio per le due vie normali, NO e SE, bivio che si
incontra poco dopo (2100 m circa, h 1,15
dal rifugio).
Conviene proseguire a destra, lungo la
"Via Normale da NO",
pių breve e meno faticosa in salita. Si taglia quindi con un ampio
semicerchio pianeggiante il fondo del ripido vallone e, aggirato uno
sperone, si scende brevemente per terrazze erbose fino ad un ripiano con
massi. Da qui il sentierino (risalente alla Prima Guerra Mondiale e
recentemente riattato), prende a risalire piuttosto ripidamente, ma con
comoditā, il fianco nord-occidentale del Cardināl, per un
complesso sistema di pendii erbosi collegati fra loro da provvidenziali,
agevoli cengette. Subito dopo una panoramica
ed interessante postazione (caverna ed iscrizioni sulle rocce), si
supera un breve saltino per mezzo di una
facile scaletta, poi si prosegue del tutto facilmente, in ambiente
aperto e panoramico, con belle vedute sulla profonda Val Sādole
e la Val di Fiemme. Passando per altre interessanti postazioni, si
giunge infine sulla cresta sommitale (h 1,15
dal bivio): tra i resti della guerra, si apre la vista su tutte le Dolomiti
e sul granitico
complesso di Cima d'Asta. Per un buon sentierino, si segue pių
o meno fedelmente la linea di cresta, si supera un breve
tratto con l'ausilio della fune metallica (facile) e si esce sul
magnifico ballatoio di vetta del Cardināl (2488 m, h
0,15 dall'uscita in cresta). Croce
e libro di vetta. Panorama magnifico su Lagorāi,
Cima d'Asta, Dolomiti
Fiemmesi
e Fassane. Interessanti postazioni
e caverne di guerra tutto intorno.
Si consiglia la discesa lungo il
versante Sud-Est ("Via Normale da SE"): seguendo sempre i segnavia,
ci si cala molto ripidamente per erti
prati e roccette in direzione dell'ampio
avvallamento detritico chiamato Busa Alta, tributario della Val Coldosč. Persa sensibilmente quota, la traccia taglia con
decisione verso sinistra fino a raggiungere un ripido canale roccioso. Grazie
alle corde fisse, si discende con attenzione il canale e, con un
ultimo traverso, si raggiungono le ghiaie miste ad erba che, in pochi
passi, conducono alla caratteristica Forcella
della Busa Alta (2301 m, h 0,30
dalla vetta), tra Cardināl e Cima della Busa Alta, che
mette in comunicazione la stessa Busa Alta con il Tovo del
Cardināl. Pittoreschi pinnacoli rocciosi vigilano sull'insellatura.
Da qui, seguendo la traccia segnata, si scende verso sinistra, in una ombrosa
conca detritica dove č facile trovare neve dura anche in stagione
avanzata: il sentiero si mantiene sul lato destro della conca, in modo da
evitare la neve, con discesa un po' fastidiosa a causa delle ghiaie
estremamente franose. Pių in basso il sentiero si fa pių comodo e,
percorrendo un panoramico tratto su coste
erbose, scende nuovamente con
decisione fino a ritrovare il bivio fra le due vie normali (h
0,30 dalla forcella).
Da qui, per il percorso di salita,
nuovamente al Rifugio Cauriol in h 0,45.