Anello dell'Alpe di Sennes

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 03

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO INVERNALE - DOLOMITI (FANES-SENNES-BRAIES)

SCHEDA N. 16

 

FOTO NOTEVOLI

LA PICCOLA CAPPELLETTA DEL PITTORESCO AGGLOMERATO DI BAITE DI FÒDARA VÈDLA

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Bressanone (uscita della A22 del Brennero) si percorre la Val Pusteria fino a Dobbiaco (60 km da Bressanone), da dove si segue la strada diretta a Cortina d'Ampezzo che risale l'incassata Val di Landro, dominata a sinistra dai Rondòi - Baranci e sullo sfondo dai lucenti picchi del Cristallo. Superato il Lago di Landro, si giunge a Carbonin, dove si lascia a sinistra la strada diretta a Misurina per proseguire a destra: raggiunto il poco marcato Passo di Cimabanche, si scende dall'altra parte in Val Boite fino in località Podestagno (1482 m, 24 km da Dobbiaco), all'altezza di un secco tornante verso sinistra, poco prima del ponte sull'orrido del Rio Felizòn (piccolo parcheggio).

b) Da Pian di Vedoia (uscita della A27 Mestre-Belluno) si raggiunge Pieve di Cadore, da dove si svolta a sinistra imboccando la Valle del Boite. Si risale la valle fino al famosissimo centro di Cortina d'Ampezzo (1225 m, 57 km da Pian di Vedoia). Da qui si prosegue lungo la strada diretta al Passo di Cimabanche e Dobbiaco fino in località Podestagno (1482 m, 9 km da Cortina), all'altezza di un secco tornante verso destra, poco dopo il ponte sull'orrido del Rio Felizòn (piccolo parcheggio).

 

ITINERARIO

Si segue la strada asfaltata (indicazioni per "Rà Stua") che risale la Valle del Boite, attraverso uno splendido bosco di abeti: sulla destra, incombe la bella parete della Croda de l'Ancona (2367 m). In falsopiano, la strada si mantiene alta sul fondovalle, con bella veduta fra le fronde sulla Val di Fanes e sulle Tofane, fino a quando un tratto con alcuni tornanti fa guadagnare un po' di quota (bella veduta di una cascata con "marmitta dei giganti"). Superata un'appena accennata selletta, si entra nella vasta spianata prativa del Vallon Scuro, dove sorge il Rifugio Malga Rà Stua (1668 m, h 0,50): fin qui, nel periodo estivo, servizio di pulmini navetta. Sulla sinistra i pendii boscosi del Gruppo del Lavinòres, mentre da destra incombono i contrafforti dell'imponente Croda Rossa d'Ampezzo (3146 m). 

Proseguendo sul fondovalle, sempre in moderata salita sul sentiero n° 6, si raggiunge un casotto di caccia (1781 m), nei pressi del bivio, verso sinistra, per Fodàra Vèdla (o Fedèra Vecchia, segnavia n° 9): proseguendo dritti, si attraversano i prati di Campo Croce e, superate le sorgenti del Boite, si affronta la ripida Val Salàda con una serie di tornanti con pendenze più marcate. Raggiunto lo sbocco superiore della valle, si incontra il bivio per il Rifugio Biella (h 1,25 da Rà Stua): trascuratolo, si prosegue dritti per dossi arrotondati, con splendida vista sulle cime circostanti, fino al bell'edificio del Rifugio Sennes (2122 m, h 0,35 dal bivio per il Rifugio Biella), posto nei pressi del grazioso Lago di Sennes

Goduto il meritato riposo, si prende ora il sentiero n° 7 che scende tra prati e rado bosco fino allo splendido Pian di Lasta, da dove con percorso sinuoso raggiunge lo splendido agglomerato di vecchie baite di Fodàra Vèdla (1972 m, h 0,40 dal Rifugio Sennes), dove sorge anche il bel Rifugio Fodàra Vèdla

Trascurata la larga carrareccia che scende a Pederù (e a San Vigilio di Marebbe), si prende il sentiero nella direzione opposta (n° 9) che, sostanzialmente in piano, procede lungamente sull'altopiano boscoso fino al Lago di Fodàra, da dove la traccia inizia a scendere più decisamente con una serie di tornanti nel fitto bosco, fino a toccare il fondovalle nuovamente presso il casotto di caccia a quota 1781 m (h 0,50 da Fodàra Vèdla): di qui, nuovamente a Rà Stua ed a Podestagno in h 1,00.

 

TEMPO TOTALE

h 5,30 - 6,00 

DISLIVELLO

750 m circa 

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

25 gennaio 2003 

PERIODO CONSIGLIATO

dicembre - marzo

COMMENTI

Itinerario non troppo faticoso (in buone condizioni), con splendide vedute ed in ambiente idilliaco e riposante: tutto compreso nei parchi naturali di Ampezzo e di Fanes - Sennes - Braies. Non ci sono panorami famosi, le montagne non sono "mostri sacri", ma l'integrità dell'ambiente e la bellezza dei luoghi ripagano abbondantemente. Se fatta in inverno, assolutamente necessarie le ciaspole (soprattutto nel tratto Fodàra Vèdla-Rà Stua).