Anello di Val Popèna Alta

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 016

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DEL CRISTALLO)

SCHEDA N. 1

 

FOTO NOTEVOLI

DALLA SELLA DI POPÈNA (EX RIFUGIO POPÈNA) VERSO IL MONTE PIANA E LE DOLOMITI DI SESTO

I RUDERI DELL'EX RIFUGIO POPÈNA SULLA SELLA DI POPÈNA

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Pian di Vedoia (uscita della A27 Mestre-Belluno) si raggiunge Pieve di Cadore, da dove si svolta a sinistra imboccando la Valle del Boite. Si risale la valle fino al famosissimo centro di Cortina d'Ampezzo (1225 m, 57 km da Pian di Vedoia). Qui si svolta a destra e si sale con numerosi tornanti fino al Passo Tre Croci (1805 m, 9 km da Cortina) da dove si traversa brevemente fino alla conca sede del pittoresco Lago di Misurina (1752 m, 5 km dal Passo Tre Croci);

b) Da Bressanone (uscita della A22 del Brennero) si risale la verde Val Pusteria fino a Dobbiaco (60 km da Bressanone), da dove si risale la stretta ed incassata Val di Landro e poi la breve Val Popèna Bassa fino alla conca del Lago di Misurina (1752 m, 21 km da Dobbiaco).

 

Da Misurina, scendendo in Val Popèna Bassa verso Dobbiaco, dopo circa 2 km si lascia l'auto in un piccolo parcheggio presso il Ponte di Val Popèna Alta (1659 m, cartelli).

 

ITINERARIO

Si prende la traccia che rimonta un prato e, di fianco al Rio di Popèna, inizia a risalire la Val Popèna Alta. Sulla destra incombono le bastionate del Cristallino di Misurina (2775 m), a sinistra i dirupati pendii ricoperti di boschi della Costa Popèna. 

Ben presto la traccia si fa labile a causa dei fenomeni alluvionali del rio: ogni tanto riappare, e qua e là qualche segno rosso od ometto di sassi aiutano l'orientamento, comunque sempre facile. Mano a mano che si sale, l'ambiente si fa sempre più selvaggio e solitario, nonostante la relativa vicinanza di Misurina e dei turisti. 

Superato un tratto sassoso in cui la traccia non è visibile (ometti), si giunge ad una zona di mughi, presso una forra: il sentiero sale con qualche svolta sul fianco destro della valle, con bella vista sulle imponenti pareti delle Pale di Misurina. Tagliato un canale e lo sbocco inferiore della Val delle Baracche (in alto a destra), si giunge in vista del circo terminale della vallata: in fondo sulla destra si erge imponente il Piz Popèna (3152 m), mentre davanti a noi le Torri di Popena ed il Corno d'Angolo chiudono la testata della valle. 

Trascurata a sinistra la traccia n° 224 che, attraversato il rio, porterebbe alla Forcella delle Pale di Misurina, si prosegue sul n° 222 che risale per prati, mughi e neve residua una bella conca. Superato velocemente un ultimo ripido pendio verso sinistra, la traccia giunge sull'ampia Sella di Popèna (2200 m circa, h 1,40), sulla quale sorgono i pittoreschi ruderi dell'ex Rifugio Popèna. Magnifica veduta, oltre che sulle vicine cime del Popèna, anche su Sorapiss, Marmarole e Cadini di Misurina, sull'altro versante della valle. 

Imboccato un ripido, franoso canale detritico (attenzione in caso di neve), la traccia scende ora decisamente: a circa metà canale, una deviazione sulla sinistra porta in 5 minuti ad un antico cippo confinario fra la Repubblica di Venezia e l'Impero Austro-Ungarico. Continuando a scendere, si trascura una diramazione sulla destra per il Ponte Rudavòi (strada del Passo Tre Croci), e si prosegue sulla traccia principale che volge a sinistra e costeggia alla base le rocciose pareti delle Pale di Misurina. Il lungo traversone in falsopiano prosegue a lungo (belle vedute anche sul sottostante Lago di Misurina), per poi iniziare a scendere in uno splendido bosco: con diversi tornanti, si perde velocemente quota, si tocca la Malga Misurina (1795 m) e si raggiunge quindi il lago presso l'Ufficio Informazioni Turistiche (h 1,20 dalla Sella di Popèna). 

Il ritorno al Ponte di Val Popèna Alta avviene a piedi lungo la strada (2 km circa, h 0,30).

 

TEMPO TOTALE

h 3,30 - 4,00

DISLIVELLO

600 m circa 

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

31 maggio 2004 

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Itinerario piuttosto breve, ma molto interessante per via dell'ambiente selvaggio ed incontaminato, nonostante la relativa vicinanza di luoghi molto frequentati dal turismo di massa. Splendide vedute dalla Sella di Popèna sui vicini gruppi dolomitici. Poco faticoso.