Traversata del Settsass 2571 m

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N.B.: ITINERARIO E RELAZIONE A CURA DI ANNA PIERMARTINI

 

CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 07

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - DOLOMITI (GRUPPO DEL COL DI LANA)

SCHEDA N. 2

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Ponte Gardena (uscita della A22 del Brennero) si risale interamente la pittoresca Val Gardena fino a Selva di Val Gardena (1567 m, 21 km da Ponte Gardena), da dove si sale con numerosi tornanti fino al Passo Gardena (2115 m, 11 km da Selva). Da qui si scende alla testata della pittoresca Val Badia fino a Corvara (1568 m, 9 km dal passo).

b) Da Bressanone (uscita della A22 del Brennero) si risale la Val Pusteria fino a San Lorenzo di Sebàto (32 km da Bressanone), da dove si risale interamente la splendida Val Badia fino a Corvara (1568 m, 34 km da San Lorenzo).

 

Dal paese si prosegue per una stradina asfaltata (indicazioni per "Pralongià") fino alla frazione Arlara (1673 m, 2 km da Corvara), dove si lascia l'auto all'inizio della carrareccia sterrata che parte alle spalle degli ultimi alberghi della piccola borgata.

 

ITINERARIO

Lasciata l'auto, si segue il sentiero che si stacca subito alla nostra sinistra dalla carrareccia, contrassegnato con il n° 24, che dopo poche curve raggiunge un edificio privato. 

Qui troviamo il primo bivio e le prime indicazioni: occorre seguire la mulattiera principale, ora contrassegnata con il n° 23 che, dopo aver effettuato diversi comodi tornanti, si inerpica per ripidi pendii prativi fino a giungere al primo rifugio della giornata, il Rifugio Piz Arlara (o Utia Ciablun, 2040 m). Da qui, sulla sommità del primo della serie di rilievi che sovrastano l’abitato di Corvara, lo sguardo spazia a 360 gradi su tutte le vette circostanti (belle vedute sul Gruppo del Puez), mentre il sentiero prosegue per morbidi saliscendi raggiungendo prima l’Utia de Bioch (2079 m) e quindi il Rifugio Pralongià (2157 m), da dove si inizia a godere di una bella veduta sul Settsass

Da qui la mulattiera prosegue, sempre con continui ma pacati saliscendi, verso la zona meno frequentata del Settsass e, oltre, verso il Passo Valparola; seguendo le indicazioni, sempre ottime e più che abbondanti, il sentiero prima si inerpica brevemente sulla cima di un rilievo tondeggiante (croce) quindi, dopo aver costeggiato un cresta erbosa, si biforca nei pressi di un primo bivio. 

Qui occorre lasciare la traccia contrassegnata col n° 23 per seguire quella marcata col n° 24, che sale sulla sinistra rimontando un pendio non troppo ripido: si giunge quindi in breve ad un secondo bivio, dove la traccia da seguire si stacca verso destra dal sentiero principale, per salire attraverso detriti ad un soprastante rilievo erboso. 

Da qui, il sentiero si snoda, sempre ben segnato e mai troppo ripido, dapprima lungo la cresta poi, abbandonata quest’ultima, risalendo lungo il fianco della montagna, facendosi via via più sassoso, fino alla cima vera e propria del Settsass (2571 m). 

Il ritorno avviene lungo il medesimo percorso seguito all’andata fino al Rifugio Pralongià: da qui, invece che seguire la traccia già percorsa in salita, si seguono le indicazioni per Utia Punta Trieste prima e per Utia la Baita poi, fino a che il sentiero (n° 24) non si ricongiunge con quello abbandonato la mattina nei pressi del primo bivio incontrato all’inizio del percorso.

 

TEMPO TOTALE

h 6,00 circa

DISLIVELLO

1000 m circa 

DIFFICOLTA’

E allenati 

ULTIMO SOPRALLUOGO

agosto 2003 

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

L’escursione si snoda lungo le comode mulattiere di servizio alle piste da sci poste sui rilievi sopra l’abitato di Corvara e, di rifugio in rifugio, giunge fino alla sassosa vetta del Settsass. 

Itinerario facile lungo comodi sentieri ottimamente segnati; potrebbe risultare un po' lungo per le persone poco allenate.