In Valle del Vajolet

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CARTINA CONSIGLIATA

Tabacco scala 1:25.000 – Foglio 06

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO INVERNALE - DOLOMITI (GRUPPO DEL CATINACCIO)

SCHEDA N. 11

 

FOTO NOTEVOLI

DAL RIFUGIO STELLA ALPINA (CONCA DI GARDECCIA) VERSO LE CIGOLADE E I MUGONI

DALLA CONCA DI GARDECCIA VERSO IL GRADINO ROCCIOSO DELLE PORTE NEGRE, CON LA SAGOMA DEL RIFUGIO PREUSS

LA GOLA DELLE TORRI DAI PRESSI DEI RIFUGI VAJOLET E PREUSS

I RIFUGI VAJOLET E PREUSS DAL PENDIO CHE SALE VERSO LA CONCA DEL GARTL (GOLA DELLE TORRI) 

TRAMONTO SUL GRUPPO DEI MUGONI DALL'ALTA VALLE DEL VAJOLET

 

PUNTO DI PARTENZA

a) Da Egna-Ora (uscita della A22 del Brennero) si sale a valicare il Passo di San Lugano, da dove si entra in Val di Fiemme. Risalita la valle fino a Predazzo, si prosegue lungo la Val di Fassa raggiungendo Pera di Fassa (1391 m, 55 km da Egna-Ora);

b) Da Bolzano Nord (uscita della A22 del Brennero) si risale interamente la caratteristica Val d'Ega e, attraverso Ponte Nova e Nova Levante, si raggiunge il Passo di Costalunga (1743 m). Da qui si scende a Vigo di Fassa e, in breve, a Pera di Fassa (1391 m, 42 km da Bolzano Nord).

 

Superato il Camping Soial, si prende sulla sinistra la ripida e stretta rotabile che sale alle case di Ronch (1484 m) e raggiunge il caratteristico abitato di Monzòn (1511 m), adagiato su un terrazzo morenico alto sullo sbocco della Valle del Vajolet

 

ITINERARIO

Dal paese si prosegue lungo la comoda rotabile, in questo tratto pianeggiante, che si inoltra nel solco della Valle del Vajolet: in estate da qui in poi il transito è vietato agli automezzi privati, d'inverno è possibile proseguire con mezzi 4x4 (se le condizioni di innevamento lo consentono). 

Lasciata sulla sinistra una traccia di sentiero diretta a Vigo di Fassa (indicazioni, con neve poco marcata), si inizia a salire con moderata pendenza lungo i boscosi fianchi del Coi da Monciòn (2376 m), estrema propaggine sud-orientale del Sottogruppo del Larsec, fino a sbucare nell'ampia radura punteggiata di baite dove sorge un bar-ristorante (noleggio slittini, h 0,20): magnifica veduta sul versante meridionale del Larsec, con la zona del Passo delle Scalette, e sull'ardita Cresta delle Cigolade. 

Si prosegue con costante ma non faticosa salita nuovamente nel bosco, si superano altre isolate baite e si giunge ad un ulteriore ripiano con radi alberi, dove la strada si allunga con una comoda "s": le vedute sulle sovrastanti pareti rocciose sono sempre spettacolari! Usciti dal bosco, si prosegue a ridosso dei pendii di destra (sotto gli appicchi del Larsec), si effettua un lungo tornante e, tra radi mughi, si arriva all'ampia Conca di Gardeccia, dove sorge il grande Rifugio Gardeccia (1949 m, h 1,40 da Monzòn), solitamente aperto anche nella stagione invernale. Le vedute, famose in veste estiva, con la neve sono diverse ma ugualmente emozionanti: le Cigolade, i Mugoni, le Coronelle, il Catinaccio e le Torri del Vajolet da una parte, il Larsec dall'altra costituiscono sicuramente uno dei quadri dolomitici più famosi e spettacolari! 

Fin qui la pista è generalmente ottimamente battuta, mentre la prosecuzione richiede l'utilizzo delle ciaspole. 

Oltre il rifugio, si supera la vasta piana per tracce di motoslitte, si lascia a sinistra il grande fabbricato del Rifugio Stella Alpina (chiuso in inverno) e si prende la larga mulattiera che con due tornanti tra i mughi guadagna quota al centro della valle. Con percorso evidente, si passa tra mughi e grandi massi, ai piedi della nerastra parete Est del Catinaccio (2981 m) fino all'ampio ripiano ai piedi dell'appicco delle Porte Negre, che sembra sbarrare la valle e sulla cui sommità si staglia la sagoma del piccolo Rifugio Preuss

A seconda delle condizioni di innevamento, si può proseguire sulla larga traccia della mulattiera (che compie diversi ampi tornanti sul fianco sinistro della valle) oppure tagliare più direttamente (anche se più faticosamente) in direzione dello sbocco dell'evidente Gola delle Torri, a destra della grande sagoma del Catinaccio, fino a riprendere la mulattiera principale in alto, all'altezza dell'ultimo traverso. Con un'ultima, breve salita si raggiunge la sommità del ripiano roccioso, dove sorgono il Rifugio Preuss ed il grande Rifugio Vajolet (2250 m, h 1,20 da Gardeccia). Magnifiche vedute su tutte le Dolomiti Fassane, in particolare sul Catinaccio: in fondo, appare la testata della Valle del Vajolet, con il massiccio blocco del Catinaccio d'Antermoia (3004 m), a sinistra le famose Torri del Vajolet, con l'ardito profilo a siluro della Torre Winkler

Da qui, a seconda delle condizioni, è possibile proseguire ancora verso il Passo Principe o verso il Passo Santner (portare i ramponi per evitare sorprese!). 

Ritorno per la stessa via in h 1,45.

 

TEMPO TOTALE

h 5,00 circa

DISLIVELLO

750 m circa

DIFFICOLTA’

E fino a Gardeccia, poi EE allenati

ULTIMO SOPRALLUOGO

30 dicembre 2004

PERIODO CONSIGLIATO

dicembre - marzo

COMMENTI

Bella escursione, tutto sommato non troppo faticosa, in uno dei "santuari" delle Dolomiti: abituati alle maree umane della stagione estiva, sembra quasi irreale la calma e l'atmosfera ovattata che ammanta questi luoghi in veste invernale! Fare attenzione, oltre Gardeccia, alle condizioni della neve: è zona di valanghe! La prosecuzione oltre il Rifugio Vajolet, specialmente verso il Passo Santner, richiede la sicurezza dei ramponi. Raccomandata.