Dal rifugio si
scende nuovamente alla rotabile ex-militare proveniente dalla Valscurae
si prosegue verso Sud-Est in leggera discesa per i pendii erbosi
discendenti dalla Cresta Savoia, con belle vedute sul sottostante Piano
del Valasco e sul Monte Matto. Prima di alcuni stretti tornanti
che scendono a tagliare lo sbocco inferiore dell’aspro Vallone di
Prefouns (2200 m, h 0,25 dal
rifugio), si abbandona la carrareccia per seguire un sentierino sulla
destra (palina) che si snoda sui mammelloni erbosi sulla sinistra
idrografica del Vallone di Prefouns, passando
poi alla base di verticali pareti rocciose (da una di esse
sgorga, inaspettata, una sorgente).
Costeggiando le precipiti pareti della
Cresta Savoia, in un paesaggio sempre più orrido a causa dei salti
rocciosi incombenti, si supera la sbocco inferiore (sul versante opposto
del vallone) dell’imponente Canalone
di Tablasses, quindi il sentiero si porta al
centro del vallone, affrontando l'ultima rampa (tornanti spesso
franati) che conduce allo stretto intaglio del Passo
di Prefouns (2620 m, h
1,30 bivio), che si apre sul confine di stato,
tra la Testa di Tablasses e le
Guglie del Lac Nègre. Sul valico, dominato
da alcuni arditi monoliti, sorge una casermetta.
Trascurata la
labile traccia che a sinistra si raccorda con il Passo
di Tablasses (vedi itinerario Testa
di Tablasses), si prosegue lungo la mulattiera che, con comodi
tornanti, divalla sul versante francese e, attraversato un ripiano con
grandi massi dove
giace un primo minuscolo laghetto, scende
per
dossi erbosi fin sulle sponde del vasto Lac
Nègre (2345 m, h 0,45
dal passo).
Dal lago si segue una carrareccia sterrata che si abbassa
tortuosa verso la rotabile Mollières - Col de Salése (vedi anche
itinerario Traversata
della Cima di Fremamorta in senso
inverso), fino ad un piccolo ripiano alla base del costone discendente
dall’ardito torrione del Cayre Pounchù (2499 m, h
0,15 dal lago); si abbandona la carrareccia che prosegue la
discesa verso il Col de Salése e si prende un sentierino a
sinistra (tabelle) che percorre
una zona acqutrinosa (Camp Soubran) ricca di minuscoli
laghetti (Lacs de Fremamorte o Clapeirets). Superata una
bastionata e raggiunta la
testata del vallonetto a quota 2450 m circa, si lascia a destra
la traccia che sale alla Baisse de Roguè (vedi anche itinerario Cime
de Roguè) e si prosegue a sinistra, attaccando i ripidi
macereti con una serie di lunghi tornanti, con qualche breve tratto in
frana. Superata una zona ricca di residuati bellici (latte, fili spinati,
ecc…), il sentiero conduce all'insellatura orientale del Colle di
Fremamorta (2615 m, h 1,15 dal
bivio di Camp Soubran), confine di stato.
Raggiunta la lunga
caserma sul colle, la vista si apre sulla bella valletta sospesa
denominata Fremamorta,
che ospita i tre laghi omonimi, e, sul versante opposto del Vallone della
Valletta, sull'imponente
Serra dell'Argentèra (3297 m).
La mulattiera scende nelle pietraie con numerosi tornanti e, superato un
piccolo laghetto (2517 m), lascia a destra il sentiero che scende
direttamente al Piano della Casa (vedi anche itinerario Cresta
di Pagarì di Salése) e giunge al grande
ricovero militare in rovina Umberto I°, presso il Lago
Soprano di Fremamorta (2371 m, h
0,30 dal colle), le cui acque scendono in un laghetto più
piccolo affiancato ad esso. Da qui una traccia conduce in breve al vicino Bivacco
Guiglia (2415 m), posto
sul ciglio della bastionata che sorregge i laghi.
Lasciata a
destra la mulattiera che scende al Piano della Casa (vedi
itinerario Anello
dei Laghi di Fremamorta), si prosegue lungo la mulattiera, qui
divenuta nuovamente ampia carrareccia: si discende un dosso detritico e si
giunge nei pressi del Lago
Mediano di Fremamorta (h 0,10 dal
Lago Soprano), piccolo e tondeggiante; seguendo la carrareccia per
pochi minuti verso Nord, si arriva al Lago
Sottano di Fremamorta (2359 m, h
0,10 dal Lago Mediano), dove si lascia a destra la bella
mulattiera che scende direttamente al Gias delle Mosche (vedi
itinerario Anello
dei Laghi di Fremamorta).
Proseguendo invece verso Nord, si
prosegue lungo la carrareccia in dolce salita e si tocca in breve l'ampio Colletto
del Valasco (2429 m, h 0,15 dal Lago
Sottano), da cui ci si affaccia nuovamente sul Vallone del Valasco.
La carrareccia, in questo tratto particolarmente ben conservata, scende
con ampi tornanti nella brulla Val Morta, fino al circo
racchiuso tra la Testa di Tablasses, la Testa Nord di Bresses
e la Cima di Valcuca (vedi anche itinerario Cima
di Valcuca - Via normale); una nuova ripida serie di tornanti
conduce ad un ripiano erboso (2169 m), sede di un vecchio ed abbandonato
gias, dove si incontra un bivio: da qui è possibile chiudere l’anello,
proseguendo lungo la carrareccia che, tagliando a sinistra, traversa le
pendici della Punta di Prefouns e della Cresta Savoia,
riconducendo al Rifugio Questa in h 1,00,
oppure scendere
direttamente lungo la Val Morta al Piano del Valasco ed
all’omonimo rifugio in h 1,00.
Per
ambedue queste possibilità, vedi anche itinerario Anello
dei Laghi di Valscura.