CARTINA CONSIGLIATA
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A.S.F.
scala 1:25.000 - Foglio 05
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CATEGORIA/ZONA
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ALPINISMO
SU NEVE/GHIACCIO - ALPI
MARITTIME
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SCHEDA
N. 3
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STORIA
ALPINISTICA
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La
Testa di Tablasses (2851 m) è una importante montagna sullo spartiacque alpino
principale, fra la Valle Gesso e la Vallée de la Tinèe.
Domina, con selvagge placconate rocciose, il solitario Vallone di Prefouns, uno dei luoghi più aspri e pittoreschi delle Alpi
Marittime.
Dalla sua sommità, nelle giornate di sereno, si può
ammirare un panorama circolare di così alta suggestione da renderne
raccomandabile la salita, anche solo per la via
normale, che è sì lunga
e faticosa, ma facile (vedi relativo itinerario).
Qui viene descritta una
via di salita un po' più impegnativa, ma molto logica ed elegante: il bel
canale che incide il versante Nord-Ovest, e che attacca a circa metà del Vallone
di Prefòuns, oramai noto come "Canalone di Tablasses".
La sua risalita, che in condizioni di buon innevamento non presenta
soverchie difficoltà, si svolge in ambiente roccioso selvaggio e
pittoresco, e non è molto lunga: la prima salita lungo questa via,
peraltro assai evidente, è di A. Ciglia e A. Sabbadini il 25 luglio 1930.
La prima salita di cui si abbia notizia, invece, per la Cresta
Sud-Ovest, è del solito V. de Cessole, con J.B. e J. Plent, il 27 novembre 1899. |
PUNTO
DI PARTENZA
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Rifugio
Questa (2388 m), raggiungibile da Terme di Valdieri (Valle
Gesso) in h 3,00.
Per i particolari
sull'accesso, vedi itinerario Testa
di Tablasses. |
AVVICINAMENTO
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Dal
rifugio si scende in breve lungo il sentiero di accesso alla rotabile
ex-militare che unisce la Valscura con la Fremamorta. Si segue quindi
questa rotabile verso destra, perdendo un centinaio di metri
di quota con alcune svolte: in questo tratto la sede stradale risulta
particolarmente rovinata. Al termine dei tornanti, un piccolo cartello
giallo con freccia sulla destra indica lo stacco del sentiero per il Passo
di Prefouns: si abbandona quindi la rotabile e si segue il sentierino,
che per dossi erbosi e ripidi pendii detritici si mantiene alto sul fondo
dell'aspro Vallone di Prefouns.
Superato un piccolo rio che
sgorga dalla base di una sovrastante parete rocciosa, si giunge in
corrispondenza dello sbocco del
Canalone di Tablasses, ben evidente dalla parte opposta del
vallone. Si scende allora al meglio, per ripida pietraia, fin sul fondo
dell'avvallamento (spesso neve), fino alla base delle grandi colate
detritiche che scendono dal canale (2150 m circa, h
0,45 dal rifugio, attacco).
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DESCRIZIONE
DELLA VIA
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Si attacca
il pendio detritico (meglio se innevato, perchè il pietrame risulta
molto precario ed instabile) fin dove questo si impenna sensibilmente:
qui, se le condizioni sono favorevoli, inizia la neve. Si
risale la prima parte del canale, piuttosto larga, fino all'altezza di
alcune roccette,
che di solito rimangono scoperte e che originano una specie di ripiano a
circa metà canale. Oltre questo modesto ostacolo (aggirandole sulla
sinistra, si rimane di solito sulla neve), si riprende a salire, ora più
ripidamente (40° circa): il canale tende a sinistra, e si
fa più stretto e ripido, pur rimanendo comunque facile. Con un ultimo
tratto sui 45°, si
esce senza difficoltà sull'ampia sella detritica o nevosa della Sella
di Tablasses (2800 m circa, h 1,45
dall'attacco), fra l'Anticima Sud-Ovest e la vetta vera e propria (a
sinistra).
Risalendo l'ultimo breve pendio di sfasciumi e roccette (ometti
e tracce della via normale), si raggiunge in breve la vetta della Testa
di Tablasses (2851 m, h 0,15 dalla
Sella di Tablasses). Panorama circolare eccezionale.
Discesa:
si ritorna alla Sella di Tablàsses, poi seguendo alcuni ometti a
sinistra si scende per un ripido e friabile canalino (attenzione, pietre
mobili!) e, per un ultimo tratto spesso innevato, si incrocia una delle
numerose tracce che collegano in quota il Passo di Prefòuns (a
destra) con il Passo di Tablàsses (a sinistra, vedi anche
itinerario Testa
di Tablasses). Seguendo le traccia verso destra, per
detriti e roccette, si raggiunge velocemente il Passo
di Prefouns (2620 m, h 0,30
dalla cima).
Di qui, scendendo
per un ripido canalino franoso
(tracce, di solito neve ad inizio stagione), si
riprende la comoda mulattiera sottostante che, mantenendosi alta sulla
sponda sinistra del vallone, ritorna ad incrociare la rotabile ex-militare
proveniente dalla Valscura (h 1,00
dal passo).
Seguendola verso sinistra, si ritorna in fretta al rifugio. Proseguendo
invece verso destra, si tagliano lungamente i ripidissimi
pendii, a precipizio sul Piano del Valasco, fino al bivio della
Val
Morta (h 0,30 dallo sbocco del Vallone
di Prefouns): trascurando la
prosecuzione della rotabile, che sale verso il Colletto del Valasco,
si segue la mulattiera che scende
lungo la Val Morta, entra presto nel pittoresco lariceto e,
rimanendo alta rispetto al tumultuoso rio, scende con comodi tornanti
fino al Piano Superiore del
Valasco (h
0,45 dal bivio), all'altezza del primo ponticello.
Seguendo a questo punto a ritroso la rotabile ex-militare, si ritorna a Terme
di Valdieri (h 1,15 dal Piano
Superiore del Valasco).
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TEMPO
TOTALE
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h
4,45 circa (esclusi l'avvicinamento e la discesa dal rifugio); h
6,45 con il ritorno a Terme di Valdieri
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DISLIVELLO
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600
m circa (esclusi l'avvicinamento e la discesa dal rifugio)
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DIFFICOLTA’
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F/F+
(a seconda delle condizioni)
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MATERIALE
UTILE
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casco,
piccozza e ramponi
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ULTIMO
SOPRALLUOGO
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31
maggio 2009
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PERIODO
CONSIGLIATO
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maggio
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COMMENTI
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Itinerario lungo e
faticoso se con partenza in giornata dal fondovalle, ma
piacevole e divertente: consigliabile il pernottamento al Rifugio Questa.
Abbastanza frequentato nella tarda primavera, sconsigliato in caso di
scarso innevamento (i detriti del canale sono faticosi e pericolosi).
Dalla vetta panorama eccezionale!
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