CARTINA CONSIGLIATA
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FRATERNALI
scala 1:25.000 – Foglio 15
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CATEGORIA/ZONA
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ESCURSIONISMO
- ALPI MARITTIME
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SCHEDA
N. 45 |
PUNTO
DI PARTENZA:
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Da Mondovì
(uscita della A6 Torino-Savona) si raggiungono
Cuneo e Borgo San Dalmazzo e si risale la Valle
Gesso.
Oltre Valdieri, si lascia a
sinistra la diramazione per Entracque e si continua dritti, raggiungendo
la piccola borgata di Sant’Anna
di Valdieri. Proseguendo lungo il fondovalle, si superano ancora i
Tetti Gàina ed i Tetti Niòt, e si raggiungono le Terme
di Valdieri (1368 m, 61 km
da Mondovì).
Qui si trascura il grande parcheggio sulla sinistra e si
prosegue per la stradina asfaltata che contorna a sinistra lo
stabilimento termale: ad un bivio si va a sinistra, in salita
(indicazioni), risalendo con alcuni tornanti nel bosco la parte bassa
del Vallone della Casa. Si prosegue poi lungamente sulla destra
idrografica del vallone per la stretta stradina, che taglia alcuni
impressionanti canaloni e si porta alla radura dove sorge il Gias
delle Mosche (1591 m, tabelle indicatrici, parcheggio). |
ITINERARIO
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Trascurata la
mulattiera che scende a valicare il rio (indicazioni per i Laghi di
Fremamorta), si prosegue lungo la rotabile, che diviene sterrata e che
risale con moderata pendenza l'ampio vallone, attraverso
prati e grandi massi. Superato un dosso, appare alla vista
l'ampio Pian della Casa (1743 m, h 0,25),
che si estende alla base di imponenti cime rocciose: a sinistra la Cima
di Nasta e la Cima di Bròcan; di fronte le minori, ma
ugualmente imponenti, Cima di Mercantour, Cime di Ciriegia, di
Leccia e di Pagarì di Salése; a destra incombe l'alta
bastionata che sorregge i Laghi di Fremamorta, al di sopra della
quale svettano le Teste di Bresses.
Trascurata la
diramazione di sinistra, diretta ai Valloni Assedras
e Balma
Ghiliè, si prende la mulattiera che, a destra, attraversa il rio
su un ponticello e percorre tutto il ripiano, in direzione dello sbocco
del Vallone di Ciriegia. La mulattiera, dal tracciato molto
intelligente, non è mai troppo ripida mentre, con frequenti tornantini,
risale l'erto
pendio ricoperto di ontani e rododendri: ad un bivio, si
trascura il sentiero principale, diretto al Colle di Ciriegia (vedi
itinerario Cresta
di Pagarì in
senso inverso), per prendere la
mulattiera di destra (indicazione per il Bivacco Guiglia).
Superata la fascia di vegetazione (che in qualche punto invade
fastidiosamente la sede della mulattiera), si esce alti su di un ripiano
pascolivo, con veduta spettacolare sulla testata del Vallone
Assedras e sulla Serra
dell'Argentèra, che si erge sull'altro versante del Vallone
della Casa. Raggiunto un poggio (h 1,00 dal
Piano della Casa), si trascura una diramazione a sinistra per il Colle
di Fremamorta (vedi itinerario Cresta
di Pagarì) e si prosegue sul sentiero principale, che scende
brevemente una scarpata rocciosa fin sul fondo di una conca pascoliva
(sede dell’antico e diruto Gias della Losa) per poi risalire con
una nuova serie di erti tornanti: in questo tratto, bella vista anche sul
massiccio del Monte Matto. Raggiunta una zona di lastronate
rocciose, ormai prossima al bordo della bastionata, si possono seguire
diverse varianti: la più indicata è quella che traversa in piano alla
base di ripide paretine verso Sud per
poi risalire brevemente e toccare l'orlo della bastionata nei
pressi del grande Ricovero
Umberto I° (2420 m circa, h 1,00 poggio),
caserma militare oggi abbandonata. Dal poggio su cui sorge il ricovero si
domina la bella conca rocciosa del sottostante Lago
Soprano di Fremamorta (2371 m), le cui acque cristalline
scendono con brevi cascatelle in un secondo, più ridotto bacino.
Da qui,
in pochi minuti, è possibile raggiungere il vicino Bivacco
Guiglia (2420 m), posto su
di un poggio poco distante.
Scesi
sulle rive del lago, e lasciate le mulattiere dirette al Colle
di Fremamorta (vedi itinerario Traversata
Prefouns – Fremamorta) ed al Colletto di Bresses (palina,
vedi itinerario Testa
Sud di Brèsses), ci si immette sulla larga carrareccia
ex-militare che collegava le postazioni di Fremamorta con quelle di Valscura:
proseguendo a destra lungo la carrareccia, dunque, si discende un dosso
detritico e si giunge nei pressi del Lago
Mediano di Fremamorta (h 0,10 dal
Lago Soprano), piccolo e tondeggiante; seguendo la carrareccia per
pochi minuti verso Nord, si arriva al Lago
Sottano di Fremamorta (2359
m, h 0,10 dal
Lago Mediano), che si costeggia con percorso pianeggiante fino ai
ruderi di alcune casermette. Qui si trascura la prosecuzione della
carrareccia, che raggiunge in breve il ben visibile Colletto del Valasco (vedi itinerario
Traversata
Prefouns-Fremamorta) e si
prende a destra una evidente mulattiera (paline): questa scende subito
ripida e dissestata fra pendii prativi e rocce montonate. Si supera più
volte il rio che scende dal sovrastante lago con
belle cascatelle, a volte superando
qualche viscido passaggio, per poi traversare lungamente in falsopiano
verso sinistra (alcuni tratti in frana). In questo tratto si possono
ammirare spettacolari scorci sulla
fronteggiante Serra dell’Argentèra. Risaliti brevemente ad una selletta alberata, il sentiero scende
decisamente con lunghi, ripidi tornanti fra vegetazione sempre più
rigogliosa, fino a toccare il fondo del Vallone della Casa nuovamente
in prossimità del Gias delle Mosche: attraversato il rio su un
ponticello in legno, si risale in breve alla rotabile di fondovalle ed al
parcheggio (h 1,45
dal Lago Sottano). |
TEMPO
TOTALE
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h
4,30 circa
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DISLIVELLO
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1000
m circa
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DIFFICOLTA’
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E
allenati
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ULTIMO
SOPRALLUOGO
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24
giugno
2008
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PERIODO
CONSIGLIATO
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luglio
- ottobre
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COMMENTI
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Frequentato anello, uno dei più classici e
conosciuti delle Alpi Marittime! La valletta sospesa della Fremamorta è
una delle curiosità più particolari della zona, e sicuramente merita una
visita. Panorami molto estesi e spettacolari, particolarmente
particolareggiati sulla fronteggiante Serra dell’Argentèra. Consigliata
in questo senso di marcia, in quanto meno faticosa (la salita diretta dal
Gias delle Mosche è più ripida). |
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