Si segue l'ampia
carrozzabile, inizialmente asfaltata, diretta al Col de Salése, ma
al primo tornante la si abbandona (tabelle) per seguire un'ampia
mulattiera che si inoltra nel bosco. Lasciato a sinistra un bivio per il Lac
des Adus, si prosegue per la mulattiera che, superato il rio su un
ponticello, sale in breve all'ampia radura della Vacherie de Salése
(1724 m, h 0,15). Proseguendo a
risalire il vallone, tra splendidi boschi di
conifere, si intercetta
alcune volte la strada carrozzabile (chiusa al traffico privato):
proseguendo sempre sull'ottimo sentiero (più breve e pittoresco,
indicazioni nei punti incerti) si raggiunge definitivamente la
carrozzabile all'altezza dell'ultimo lungo tornante che conduce sulla
sella erbosa del Col de Salése (2031 m, h
1,00). Il valico, situato sullo spartiacque Vésubie -
Tinée, è attraversato da una carrozzabile sterrata che collega i
centri abitati di le Boréon e Molliéres, la cui percorrenza
con mezzi motorizzati è regolamentata dal Parc National du Mercantour.
Dal colle si scende per breve tratto sul versante Tinée, per
seguire quasi subito verso destra una carrareccia in rovina (cartelli) che
taglia pianeggiante il ripido fianco boscoso. Superato un tumultuoso rio
su un bel ponte in legno, si raggiungono i ruderi della Vacherie de l'Agnelliére (2053 m, h 0,20 dal
colle): qui si abbandona la carrareccia (che compie un giro più lungo e
meno caratteristico) per seguire a destra la vecchia mulattiera, che
prende a salire con decisione nello splendido
lariceto del Vallon Rayàl. Raggiunta una
bella radura, il sentiero supera il rio su tronchi e pietra, poi risale
con numerose svolte un ripido pendio con radi larici e, oltre una breve
pietraia, sbuca nuovamente sulla carrareccia, nei pressi del primo dei
graziosi laghetti che caratterizzano il Camp Soubràn (2270 m, h
0,30 dalla Vacherie de l'Agnelliére).
Qui si incontra un bivio (cartelli):
trascurata la mulattiera che, a destra, si inoltra nel Camp Soubràn
in direzione del Colle di Fremamorta (vedi anche itinerario Traversata
Prefouns - Fremamorta), si prosegue sulla carrareccia
che, tagliata la vasta pietraia alle pendici del Cayre Pounchu, si
porta sulla sponda meridionale del caratteristico Lac Négre (2354
m, h 0,25 da Camp Soubràn). Bellissimo
panorama sulla testata del Vallon Rayal, con la Testa di
Tablasses ed il Cayre di Prefouns che dominano l'omonimo passo.
Costeggiato il lago lungo la sua sponda orientale, si prosegue per dolci
pendii erbosi e poi per più ripide pietraie in direzione della testata
della comba terminale del vallone: superato un primo laghetto, ci si porta
al ripiano sotto l'ultimo pendio che sale all'evidente Passo di
Prefouns. A questo punto, abbandonando il sentiero segnato, si sale a
destra, per pietraie e macereti, in direzione dell'evidente sella del
Passo
di Tablasses (2742 m), che si raggiunge senza difficoltà ma con
attenzione per rocce e nevai (h 1,20
dal Lac Négre).
Da
qui, incrociata la traccia proveniente dal Passo
di Prefouns (vedi anche itinerario Testa
di Tablasses), si procede a destra, lungo il filo di cresta della
Testa
Sud di Bresses: tagliato un pendio di grandi massi, si raggiunge il
margine superiore della Conca di Bresses, racchiusa fra le creste
della Testa Sud di Bresses e dei Caires des Bresses. Una
breve deviazione a sinistra, per roccette e gli ultimi scaglioni rocciosi,
consente di toccare la panoramica cima della Testa Sud di Bresses
(2820 m, h 0,15 dal Passo di
Tablasses), da cui si gode di panorama mozzafiato sui sottostanti Laghi
di Fremamorta e sulla Serra
dell'Argentèra (vedi anche
itinerario Testa
Sud di Bresses).
Proseguendo sulla traccia principale, si cala
nell'ampia conca detritica e, mantenendosi lungo il suo margine sinistro,
si tocca la depressione del Colletto di Bresses (2618 m,
h
0,30 dalla Testa Sud): di qui una mulattiera scende al Lago
Soprano di Fremamorta (vedi anche itinerario Testa
Sud di Bresses in senso inverso).
Si prosegue invece lungo l'ampia dorsale che si
collega alla visibile Cima di Fremamorta: con alcuni saliscendi per
dossi erbosi si raggiunge il piede detritico della cresta nord della
cima.
Saltuariamente appaiono tracce di passaggio. Si sale per buon tratto nei
pressi del filo di cresta, mantenendosi però leggermente sul versante
francese, con belle vedute sui sottostanti Lacs
de Bresses. Più in alto, quando la cresta si frattura in una serie di
gendarmi, si traversa per tracce evidenti sul versante Bresses, si scende
per breve tratto e si risale poi lungo una specie di cengia-canale di
terra franosa, uscendo ad un intaglio roccioso (tratto facile ma delicato
a causa del terreno friabile). Oltre l'intaglio, si traversa in piano per
buone cenge, ora sul versante italiano, sempre lungo tracce ex-militari,
finchè queste si perdono sul dirupato fianco della montagna: si risale
allora direttamente l'ultimo tratto, costituito da pietrame, erba e facili
roccette (qualche passo di I° grado) fino ad uscire direttamente sulla
vetta della Cima di Fremamorta (2731 m, h
0,45 dal Colletto di Bresses, croce e libro di vetta).
Splendido panorama.
Dalla cima, seguendo
a ritroso il percorso della via normale
(vedi anche itinerario Cima
di Fremamorta) si scende facilmente all'ampio Colle di Fremamorta
(2615 m, h 0,15 dalla cima).
Dal
colle, trascurata la mulattiera che scende a sinistra verso i Laghi di
Fremamorta ed il Bivacco Guiglia, si cala a destra, con lunghi
e regolari tornanti, nell'ampio vallone che ospita i piccoli e pittoreschi
Lacs Clapeirets. Disceso il ripido pendio detritico che fa capo al
colle, si lascia a sinistra una labile traccia (ometti) diretta alla
vicina Baisse de Roguè (vedi anche itinerario Cime
de Roguè), si passa presso un primo piccolo laghetto e, oltre una balza, si
toccano anche gli altri specchi d'acqua che si adagiano nel Camp
Soubràn, molto caratteristici per le sponde erbose ed i radi larici
che vegetano presso quelli a quota inferiore. Aggirato un dosso, si
raggiunge l'ultimo laghetto, dove si incontra la carrareccia proveniente
dal Lac Négre (2270 m, h 0,45
dal colle). Seguendo a ritroso l'itinerario effettuato in salita, si
scende al Col de Salése (h 0,35
dal bivio) e quindi nuovamente al parcheggio (h
0,45 dal colle).