Trascurata la
mulattiera che scende a valicare il rio (indicazione per i Laghi di
Fremamorta), si prosegue sulla rotabile
sterrata che risale con moderata pendenza l'ampio vallone, attraverso
prati e grandi massi. Superato un dosso, appare alla vista l'ampio Pian
della Casa (1743 m, h 0,25), che si distende alla base di imponenti cime
rocciose: a sinistra la Cima di Nasta (3108 m), ai cui piedi spicca la
costruzione del Rifugio
Remondino; di fronte, le minori, ma ugualmente
imponenti, Cime di Ciriegia, di Leccia e di Pagarì di Salése; a destra
incombe l'alta bastionata che sorregge i Laghi di Fremamorta. Trascurata
la diramazione di sinistra, diretta ai Valloni Assedras e
Balma
Ghiliè, si prende la mulattiera che, a destra, attraversa il rio su un
ponticello e percorre tutto il ripiano, in direzione dello sbocco del
Vallone di Ciriegia. La mulattiera, dal tracciato molto intelligente, non
è mai troppo ripida mentre, con frequenti tornantini, risale l'erto
pendio ricoperto di ontani: ad un bivio, si trascura il sentiero
principale, diretto al Colle di
Ciriegia, per prendere a destra
(indicazione per il Bivacco Guiglia). Superata la fascia di vegetazione
(che in qualche punto invade fastidiosamente la sede della
mulattiera), si esce alti su di un ripiano pascolivo, con veduta
spettacolare sulla Serra
dell'Argentèra, che si erge sull'altro versante
del Vallone della Casa.
Raggiunto un poggio (h
1,30), si trascura la prosecuzione della mulattiera, diretta al
Lago Soprano di Fremamorta (vedi itinerario Anello
dei Laghi di Fremamorta), per prendere un sentiero sulla sinistra
(indicazione per il Colle di Fremamorta): risalito un costoncino su
cui vegetano alcuni isolati larici, il sentiero raggiunge l'imbocco di una
piccola
valletta detritica, racchiusa fra due ardite crestine rocciose
discendenti dalla Quota 2543 m. Con lunga serie di regolari
tornanti nella pietraia (segni rossi ed ometti), la traccia sale sul fondo
della valletta, poi traversa sulla sua sponda sinistra e, con altri
tornanti, ne raggiunge lo sbocco superiore presso un'ampia sella
detritica, dove sorge un diruto palo di qualche linea elettrica risalente
al periodo bellico. Dall'ultimo tratto di salita appare, molto vicina,
l'ampia insellatura del Colle
di Fremamorta, sorvegliata da una lunga casermetta.
Dalla sella
(2517 m, h 2,30), che domina la conca
terminale della valletta della Fremamorta, sede di un ultimo piccolo
specchio d'acqua circolare, la mulattiera sale con numerosi tornanti
l'ultimo pendio detritico, con belle vedute ravvicinate sulle ardite
formazioni rocciose della Quota 2625 m (a sinistra), fino ad
uscire sull'ampia sella ghiaiosa del Colle di Fremamorta (2604 m, h
2,50). Il valico si apre fra la modesta Quota 2625 della
Cima Ovest di Pagarì di Salése (a sinistra, raggiungibile in pochi
minuti per un erto pendio detritico) e la più corposa Cima di
Fremamorta (2731 m, a destra): sul versante francese, alla base della Cime
de Roguè (2705 m) e dell'ardito dente del Cayre Roguè (2641
m), occhieggiano
alcuni cerulei laghetti (Lacs de Fremamorte o Clapeiréts).
Dall'altra parte, in territorio italiano, si allunga la pensile valletta
della Fremamorta, tributaria del Gesso della Valletta, con
la fila ordinata degli omonimi laghi fino alla larga insellatura del Colletto
del Valasco.
Dal colle si raggiunge la caserma diroccata, nei pressi
della quale si origina una traccia che risale con numerosi tornanti il
fianco detritico della Cima di Fremamorta: raggiunta una postazione
militare (terrapieno), presso il dorso sommitale, le tracce tagliano poco
sotto la linea di cresta verso destra, traversano una zona di friabili
rocce rossastre e, per le ultime banali roccette, raggiungono il cupolone
arrotondato della vetta della Cima di Fremamorta (grosso
ometto e libro di vetta, 2731 m, h 0,30
dal colle, h 3,20 dal Gias delle
Mosche). Panorama superbo, oltre che su Argentèra e Mercantour,
anche sulla zona
di Bresses, di Prefouns
e del Giegn.
Il ritorno può avvenire per la stessa via, oppure
con una variante: tornanti alla sella detritica con palo della linea
elettrica, si può proseguire sulla mulattiera principale che, con
numerosi tornanti, perde gradatamente quota fino alla conca dove giace lo
splendido Lago
Soprano di Fremamorta (2371 m, h 0,20
dal colle): curiosamente, le acque del lago principale scendono ad
alimentare un minore, rotondo laghetto. Trascurando la deviazione a
sinistra per il Colletto di Bresses (vedi anche itinerario Testa
Sud di Bresses), con alcuni tornanti, la mulattiera raggiunge
l'evidente caserma Ricovero Umberto I°, dall'interessante
architettura. Trascurando la deviazione per il Piano della Casa, si
prosegue a sinistra, lungo l'arrotondata sponda destra della valletta:
volendo, con breve deviazione a destra si può raggiungere il vicinissimo Bivacco
Guiglia (2420 m), oppure si può rimanere sulla mulattiera principale,
che passa più in basso. Comunque, si raggiunge il Lago
Mediano di Fremamorta (2380 m), il più piccolo dei tre, ai piedi
della bastionata della Testa Sud di Brèsses (2820 m). Una breve
risalita ed un'ultima discesa consentono di toccare la sponda del Lago
Sottano di Fremamorta (2359 m, h 0,50
dal colle): qui la mulattiera prosegue in leggera salita verso il Colletto
del Valasco (2429 m, vedi anche itinerario Traversata
Prefòuns - Fremamorta).
Si prende allora la deviazione di
destra, che scavalca il bordo della bastionata e scende decisamente con
numerosi tornanti nella pietraia. Superato un paio di volte il rio, la
mulattiera traversa con decisione e lungamente verso sinistra, alla base
delle verticali pareti della Rocca Soprana di San Giovanni (2628
m): vedute
imponenti sul versante occidentale dell'Argentèra. Con un
tratto nuovamente in salita, si raggiunge un piccolo colletto alberato, da
dove la mulattiera, con lunga serie di regolari tornanti prima su pendio
erboso, poi nel bosco, poi nuovamente su terreno aperto, scende fino sul
fondovalle della Casa, di fronte al parcheggio del Gias
delle Mosche. Seguendo il rio per un tratto verso sinistra, si
raggiunge un robusto ponte oltre il quale si incontra l'antico Gias
delle Mosche (h 1,15 dal Lago
Sottano).
Una breve salita consente di ritornare sulla strada e,
velocemente, al parcheggio.