CARTINA CONSIGLIATA
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FRATERNALI
scala 1:25.000 – Foglio 15
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CATEGORIA/ZONA
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ESCURSIONISMO
- ALPI MARITTIME
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SCHEDA
N. 3 |
PUNTO
DI PARTENZA
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Da Mondovì
(uscita della A6 Torino-Savona) si raggiungono
Cuneo e Borgo San Dalmazzo, e si risale la Valle
Gesso.
Oltre Valdieri, si lascia a
sinistra la diramazione per Entracque e si continua dritti, raggiungendo
la piccola borgata di Sant’Anna
di Valdieri. Proseguendo lungo il fondovalle, si superano ancora i
Tetti Gàina ed i Tetti Niòt, e si raggiungono le Terme
di Valdieri (1368 m,
62 km
da Mondovì).
Superato il ponte sul Gesso, si
trascura il grande parcheggio sulla sinistra e si prosegue per la
stradina asfaltata che contorna a sinistra lo stabilimento termale: ad
un bivio si va a sinistra, in salita (indicazioni), risalendo con alcuni
tornanti nel bosco la parte bassa del Vallone della Casa. Si
prosegue poi lungamente sulla destra idrografica del vallone per la
stretta stradina, che taglia alcuni impressionanti canaloni e si porta
alla radura dove sorge il Gias
delle Mosche (1591 m). Da questo punto inizia un tratto sterrato con fondo stradale
piuttosto malagevole (ma molto migliorato negli ultimi anni!) che
consente di raggiungere lo splendido ampio ripiano erboso del Piano
della Casa (o Piano della Casa del Re,
1743 m, circa
6 km
dalle Terme di Valdieri, varie possibilità di parcheggio).
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ITINERARIO
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Trascurata, all’inizio
del pianoro, la mulattiera diretta al Colle
di Ciriegia e ai Laghi di
Fremamorta (vedi anche itinerario Anello
dei Laghi di Fremamorta), si prosegue lungo la
dissestata rotabile che percorre l’intero ripiano sul suo
margine sinistro, a ridosso dei pendii
erbosi e boscosi alle pendici della Madre di Dio (
2800 m
). Giunti al termine della rotabile, si imbocca a sinistra una
mulattiera che si dirige in piano verso la testata del Vallone
della Casa, lascia a destra prima un nuovo
bivacco eretto dai pescatori e poi un sentiero in discesa
diretto al visibile Rifugio
Regina Elena (visibile su un vicino poggio al centro del
vallone) e, giunta nei pressi dello sbocco del Vallone
di Balma Ghiliè, inizia
ad inerpicarsi sulla sinistra nel ripido Vallone
Assedras. In alto, appare già la sagoma del Rifugio Remondino, a
cui si deve far riferimento.
Con
numerosi ripidi tornanti
si giunge ad uno
scosceso ripiano pascolivo dominato dalla
severa Cima di Nasta: superato il rio su un ponticello, si
trascura poco oltre il bivio a destra per i colli Ghiliè e Mercantour (
2050 m
, h 0,35, vedi anche itinerari Cima
Ghiliè e Gran
traversata dei Lacs Besson), quindi si
rimonta il pendio pascolivo con una serie di svolte. Superato
nuovamente il torrente, questa volta su pietre (bella
cascata poco più a monte), si
continua a salire tra cespugli e pietraie ai
piedi dell’imponente Madre di Dio (
2800 m
). Dopo
una prima fitta serie di serpentine, un lungo traverso quasi
pianeggiante verso destra conduce ai
piedi del cocuzzolo roccioso su cui è sito il rifugio. Con
un'ultima serie di tornanti sulla pietraia il sentiero aggira sulla
sinistra il cocuzzolo, lascia ancora a sinistra la traccia con bolli
gialli diretta al Rifugio
Bozano (vedi anche itinerario Traversata
Argentera – Assedras) e, con
una breve salita finale, raggiunge il moderno Rifugio
Remondino (
2430 m
, h 1,10
dal bivio, h
1,45 complessivamente). Bella vista, proprio di fronte, su Cima
di Nasta (
3108 m
), Cima Paganini (
3051 m
) e Serra dell'Argentera, con l'evidente
canalone facente capo al Passo dei Detriti (
3120 m
), a cui deve mirare chi volesse ascendere
la Cima
Sud
dell’Argentera. A sinistra
si staglia imponente la catena della Madre di Dio, mentre a
destra si eleva la più modesta ma ardita Catena del CAI. Sul
versante opposto del Vallone della Casa spicca la zona di Fremamorta
con le Teste di Bresses e le cime
del nodo di Pagarì di Salése. Ritorno per la stessa
via in h
1,15.
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TEMPO
TOTALE
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h
3,00 circa
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DISLIVELLO
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700
m circa
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DIFFICOLTA’
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E
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ULTIMO
SOPRALLUOGO
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6
agosto 2022
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PERIODO
CONSIGLIATO
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giugno
- ottobre
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COMMENTI
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Itinerario breve ma abbastanza faticoso, per via
della ripidezza della mulattiera di accesso. Molto frequentato in ogni
stagione per la bellezza dei luoghi: inoltre, da qui si parte normalmente
per l’ascensione alla Cima Sud dell’Argentèra, la vetta più elevata
delle Alpi Marittime. Nonostante la grande frequentazione, comunque, è
facilissimo avvistare animali (specialmente ungulati). Consigliatissimo a
chi vuole iniziare a "conoscere" le Marittime! |
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