Dal rifugio si segue
la prima parte dell'itinerario Anello
dei Laghi di Valscura fino al Lago
Inferiore di Valscura (2274 m, h 2,00 dal Rifugio Valasco).
Lasciata a sinistra la carrareccia che si eleva
su un costone verso il Rifugio
Questa (vedi itinerario Anello
dei Laghi di Valscura), si
prosegue sulla sponda settentrionale del lago su un'ampia mulattiera
pianeggiante: lasciata a destra la diramazione per il sovrastante Colletto
di Valscura, la mulattiera si inerpica poi sulla bastionata
rocciosa che chiude a Ovest la conca del lago. Al sommo della
bastionata, nei pressi di una
grande caserma posta su di un poggio (“Ricovero Valscura”), si transita vicino ad un
piccolo laghetto (2471 m
, h 0,30 dal
Lago Inferiore di Valscura)
e si prosegue sui
macereti alle falde della Testa
del Malinvern.
Lasciata a sinistra una traccia che attraversa la conca e sale
all'evidente Bassa della Lausa
(vedi itinerario Testa
del Clàus),
si prosegue sulla sinistra idrografica con una serie di ampie serpentine
fino alla Bassa
del Druos (2612 m, h 0,30 dalla
caserma), da cui appare
alla vista il maggiore dei Laghi
Superiori di Valscura (2439 m), posto in una conca alla base della Cima
della Lausa (2823 m), e non toccato durante la salita. Sul versante opposto, sul lato
francese, si estende invece il Vallon
de Chastillon, con i bei Lacs
de Terre Rouge (2452 m) poco sotto il valico, e la conca tagliata dagli impianti di risalita
di Isola 2000.
Pochi metri prima di raggiungere la bassa,
all'altezza dell'ultimo breve tornante (casermetta in rovina), stacca a
destra una traccia che taglia lungamente in piano o leggera discesa le
falde della Testa del Màlinvern:
seguendola, si giunge facilmente alla base di un diedro-canale
biancastro che taglia la ripida bastionata rocciosa sovrastante.
Seguendo le evidenti tacche rosse, si
sale con attenzione lungo il diedro per facili roccette (I°
grado) fino ad uscire ai margini di un'ampia
conca detritica, dominata dall'altra parte dalla cresta
rocciosa sommitale. Seguendo tracce, ometti e tacche rosse si sale per
ripidi detriti e roccette fino ad una poco marcata incisione di cresta (2815 m, h 0,40 dalla Bassa
del Druos), tra un'anticima (a sinistra, paletto sulla sommità)
e la Testa del Malinvern vera e propria (a destra).
Proseguendo lungo lo
spartiacque, con belle vedute sul selvaggio versante francese, si giunge
alla base dell'impennata finale. Tornando sul versante italiano, si
segue un sistema di cenge e canalini molto facili (I°-) che
conducono, in diagonale ascendente, sulla
cresta sommitale, a
pochi passi dalla croce
di vetta della cima sud-est della Testa del Malinvern,
la più elevata (2939 m, h 1,00 dalla Bassa del Druos, h 4,00 dal
Rifugio Valasco). Panorama superbo su
tutto l'arco delle Marittime, sul Monviso
e sulla pianura.
Ritorno per la stessa via in h
2,30.