Al Piano del Valasco

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 15

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 42

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

IL RIO DEL VALASCO

SCORCIO DEL RUSCELLO AL PIANO DEL VALASCO

LA REALE CASA DI CACCIA DEL VALASCO PRIMA DELLA SUA RISTRUTTURAZIONE A RIFUGIO, COSÌ COME APPARIVA NELL'ESTATE DEL 1993

TURISTI IN RELAX PRESSO IL TORRENTE AL PIANO DEL VALASCO

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Mondovì (uscita della A6 Torino-Savona) si raggiungono Cuneo e Borgo San Dalmazzo e si risale la Valle Gesso. Oltre Valdieri, si lascia a sinistra la diramazione per Entracque e si continua dritti, raggiungendo la piccola borgata di Sant’Anna di Valdieri. Proseguendo lungo il fondovalle, si superano ancora i Tetti Gaina ed i Tetti Niot, e si raggiungono le Terme di Valdieri ( 1368 m , 52 km da Mondovì). 

Superato il ponte sul Gesso, si trascura il grande parcheggio sulla sinistra e si prosegue per la stradina asfaltata che contorna a sinistra lo stabilimento termale: ad un bivio si va a destra, si lascia a sinistra la diramazione asfaltata per il Piano della Casa, si costeggia il grande fabbricato del Grand Hotel e, superati altri fabbricati e l’ingresso del Giardino Botanico “Valderia”, si lascia l’auto nel grande parcheggio a pagamento all’imbocco del Vallone del Valasco (numerosi cartelli).

 

ITINERARIO

Dal parcheggio si sale per alcune tracce di sentiero alla rotabile sterrata ex militare che si inoltra nel vallone: percorso un tratto in leggera salita (piazzola per elicottero sulla destra), si giunge ad un tornante che fa prendere quota alla strada sulle pendici del Monte Matto. Si abbandona a questo punto la carrareccia e si segue la vecchia mulattiera (palina), che si mantiene di fianco al Rio del Valasco in moderata salita e all’ombra del lussureggiante bosco. Sfiorando altre due volte la rotabile ex militare, la mulattiera continua a salire di fianco al rio, tagliando diversi corsi d’acqua secondari: alla base del Vallone Cabrera, discendente dal Monte Matto, una lapide su un grosso masso ricorda un mortale incidente datato 1921. Sull’opposto versante del vallone appare evidente lo sbocco inferiore della breve Valcuberta, selvaggio vallonetto laterale che si insinua fra le rocche Sottana e Soprana di San Giovanni. Tornati definitivamente sulla carrareccia ex-militare grazie ad un tratto di sentiero scalinato realizzato negli ultimi anni, si supera a guado il piccolo Rio di Valmiana, quindi si effettua un ultimo ampio tornante (evitabile tramite un sentierino un po’ malagevole che si origina proprio in corrispondenza della curva) che permette di affacciarsi sul grande Piano del Valasco ( 1763 m , h 1,00). Una palina a destra indica lo stacco della mulattiera diretta al lontano Colle di Valmiana (vedi anche itinerario Traversata del Monte Matto).

Ammirate le belle cascate che il torrente forma precipitando dall'orlo del ripiano (Cascata Inferiore del Valasco), si lascia a sinistra, oltre un ponticello, un prefabbricato metallico presso il quale inizia la traccia diretta al Lago di Valcuca e quella (meno frequentata) per la Valcuberta, per proseguire lungo la carrareccia. Questa percorre pianeggiante, di fianco al rio, lo splendido ripiano, in ambiente veramente paradisiaco, fino all’antico edificio della ex-Reale Casa di Caccia, un tempo utilizzata dal re Vittorio Emanuele II° per le sue battute in Valle Gesso e oggi ristrutturata e trasformata nel bel Rifugio Valasco (h 0,10 dall’inizio del Piano del Valasco). Magnifico panorama sulle imponenti vette rocciose che dominano la spianata: Testa del Claus, Testa del Malinvern, Cime di Valrossa, Rocca di Valmiana, Monte Matto.

Ritorno per la stessa via in h 0,50.

 

TEMPO TOTALE

h 2,00 circa 

DISLIVELLO

400 m circa

DIFFICOLTA’

E

ULTIMO SOPRALLUOGO

20 agosto 2022

PERIODO CONSIGLIATO

giugno - ottobre

COMMENTI

Altro itinerario classicissimo, molto frequentato da turisti di ogni categoria. Per questo motivo, specie nei week end estivi, è facile trovare confusione, e questo è un peccato, perché il luogo è veramente molto pittoresco. Comodo e funzionale il rifugio. Un altro "must" delle Marittime!