Punta del Limbo 2485 m - Via normale

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CARTINA CONSIGLIATA

FRATERNALI scala 1:25.000 – Foglio 15

CATEGORIA/ZONA

ESCURSIONISMO - ALPI MARITTIME

SCHEDA N. 51

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO VIRTUALE

IL VALLONE DELLA VAGLIOTTA DAI PRESSI DEL BIVACCO BARBERO 

LA TESTATA DEL VALLONE DEL LIMBO, CON IL CANALE ERBOSO CHE SALE ALL’OMONIMO PASSO

 

PUNTO DI PARTENZA

Bivacco Barbero (1670 m), raggiungibile da Sant’Anna di Valdieri (località Ponte della Vagliotta, 1100 m) in h 1,45

Per i particolari sull’accesso, vedi itinerario Nel Vallone della Vagliotta.

 

ITINERARIO

Dal bivacco si scende al bivio col sentiero di fondovalle presso il Gias della Vagliotta Inferiore (1595 m, h 0,15). 

Si prosegue quindi nell’amena conca pascoliva, sbarrata sul fondo da un’aspra bastionata incisa da una bella cascata: prima di raggiungerla, la mulattiera prende a risalire con ampissimi tornanti il ripido pendio erboso a sinistra, per poi approssimarsi allo sperone roccioso discendente dalla Cima della Vagliotta e che divide il Vallone della Vagliotta nei rami della Vagliotta Superiore e del Limbo. Qui, presso il rio, si incontra un primo bivio: trascurando il ramo di destra, diretto al Bivacco Costi-Falchero, si prosegue diritti per pochi metri poi, lasciata a sinistra un’altra poco avvertibile deviazione (diretta al Passo della Barra della Vagliotta, vedi anche itinerario Cima del Lausetto), si procede lungo la mulattiera principale, che supera un rio e sale, con alcune svolte, al ripiano erboso dove sorgono i pochi ruderi del Gias del Merzo (1830 m, h 0,30 dal Gias della Vagliotta Inferiore). Bella veduta sull’aspro Vallone della Miniera, proprio di fronte. 

Superato un recinto di pietre per una stretta breccia, si prosegue lungo una rovinata mulattiera di caccia, che taglia con moderata pendenza i ripidissimi pendii discendenti dalla Cima della Vagliotta. Superata una pietraia (mulattiera ottimamente conservata), ci si porta così verso l’imbocco del selvaggio Vallone del Limbo, che si raggiunge con una serie di erti tornantini, in parte in frana (tracce di collegamento faticose ma facili). Si esce così in una prima valletta, risalita la quale si raggiungono, su un bel ripiano erboso, i ruderi di un vecchio gias (2100 m, h 0,45 dal Gias del Merzo), oramai in vista della comba terminale del vallone: evidente, sul fondo, compare il ripidissimo canalone erboso facente capo all’alto Passo del Limbo. Alle nostre spalle svetta l’aguzza Cima dell’Asta Sottana

Lasciati a destra, sulla pietraia, i resti di un’antica imposta di caccia, si prosegue per i vasti macereti sul fondo del vallone, dominato dalla dentellata Serra della Rovina: labili tracce e sbiaditi segni rossi guidano il cammino, ma è facile non trovarli e proseguire quindi seguendo l’intuito. Raggiunta la base del canale, lo si risale al meglio (prima sulla sinistra, a ridosso delle rocce della Punta del Limbo, poi negli ultimi metri sulla destra, ai piedi di curiosi torrioni rocciosi) e con estrema fatica si esce sull’ampia sella del Passo del Limbo (2355 m, h 0,45 dal vecchio gias). Si tratta di un intaglio roccioso che mette in comunicazione il Vallone del Limbo (alta Vagliotta) con il selvaggio e dimenticato Vallone Chistafort, tributario della Rovina. Separa la Serra della Rovina, selvaggia accozzaglia di spuntoni rocciosi che costituisce la cresta occidentale della Cima dell’Oriol, dalla più modesta Punta del Limbo. Bellissimo panorama sul massiccio dell’Asta e sul Monte Matto. Sul versante Rovina, la veduta va dal Gelàs fino alla testata della selvaggia Conca del Bròcan. 

Trascurando i ripidi pendii erbosi che scendono, sull’altro versante, nel Vallone Chistafort (vedi anche itinerario Traversata del Limbo), si prende a sinistra una labile ed incerta traccia tra il pietrame che sale a destra della cresta, sul versante della Rovina. Aggirata una ripida placchetta, si traversa in piano fino ad un piccolo colletto tra il corpo della montagna ed un grosso masso staccato: dall’altra parte del colletto si risale direttamente il ripidissimo pendio erboso che si restringe a canalino, caratterizzato da un ben evidente pinnacolo roccioso che lo domina sulla destra. Dalla forcellina al sommo del canalino, oramai in cresta, si va a destra, si scavalca un’anticima e, per elementari roccette, si tocca la vetta più elevata della Punta del Limbo (2485 m, piccolo ometto, h 0,30 dal passo). Panorama magnifico sul Gruppo dell’Asta fino al Matto e, verso sud, sul Gelàs fino alla Conca del Bròcan ed all’aguzza Cima dell’Oriol. Ad oriente, oltre la Cima della Vagliotta, appare la lunga cresta detritica della Cima del Lausetto

Ritorno per la stessa via in h 2,00 (fino al Bivacco Barbero).

 

TEMPO TOTALE

h 5,00 circa (andata e ritorno dal bivacco esclusi)

DISLIVELLO

900 m circa (dal bivacco)

DIFFICOLTA’

EE (orientamento precario)

ULTIMO SOPRALLUOGO

21 luglio 2006

PERIODO CONSIGLIATO

luglio - ottobre

COMMENTI

Salita ad una modesta cima, poco appariscente e pressoché sconosciuta, ma che offre panorami spettacolari sul Gelàs, sull’Asta e sulla testata della Conca del Bròcan, oltre che un ambiente solitario ed abbandonato come raramente si incontrano nelle Alpi Marittime. Salita poco impegnativa, ma comunque sconsigliabile in caso di nebbia o tempo incerto, per via dei lunghi tratti in assenza di tracce e con segnavia sbiaditi o del tutto assenti. Consigliata agli escursionisti più avventurosi.