CARTINA CONSIGLIATA
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F.I.E.
scala 1:25.000 – Foglio SV-1
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CATEGORIA/ZONA
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ESCURSIONISMO -
APPENNINO
LIGURE
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SCHEDA
N. 15 |
PUNTO
DI PARTENZA
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Da Varazze
(uscita della A10 Genova – Ventimiglia) si scende al centro
abitato e si segue la strada che risale la Valle Tèiro: superata
la frazione Pero, si lascia la strada principale diretta a Stella
San Martino per svoltare decisamente a destra e salire ad Alpicella
(403 m). Da qui si prosegue lungo la strada, via via più stretta e
ripida ma sempre asfaltata, che con lungo percorso e molti tornanti
raggiunge i grandi ripetitori posti sulla sommità del Monte Bèigua
(1286 m). Si prosegue verso Est lungo la strada asfaltata che,
dapprima con una breve salita (antenne e ripetitori) e poi in moderata
discesa, dapprima su terreno scoperto e poi nel bosco, raggiunge il
margine dell'ampia radura del Passo di Pratorotondo, dove sorge
l’omonimo confortevole Rifugio
Pratorotondo (1110 m, 21 km da Varazze). |
ITINERARIO
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Dal
rifugio
si seguono i segnavia AV ("Alta
Via dei Monti Liguri",
paline) che proseguono verso il lontano Passo del Faiallo. Si
attraversa tutto l'ampio ripiano erboso di Pratorotondo
(spesso molto ventoso!) per portarsi poi sul versante meridionale
della Cima Frattin (1146 m),
ampio dosso dal quale emergono rare roccette. L’ampio
sentiero pressoché pianeggiante passa da un paio di punti
panoramici (staccionate) da cui si domina il Mar Ligure e la costa tra
Cogoleto ed Arenzano, quindi si porta ad un colletto presso un curioso
lastrone roccioso (a sinistra paretina con palestra di roccia): superato
un vallonetto con breve discesa, ci si porta nei pressi della Casa
della Miniera, un grazioso rifugio ristrutturato con
locale invernale sempre aperto. Poco sotto, su un panoramico
costone, sorge la piccola Cappella degli Alpini.
Proseguendo
in piano, si taglia un ripido pendio erboso e si raggiunge la nuova
ampia spianata di Prato Ferretto (bel panorama sul Monte Sciguèlo),
che scoscende verso Sud con l'articolato versante roccioso della Rocca
del Lago (1103 m). Lasciando a sinistra il sentiero con segnavia
gialli che porta a Piampaludo, si può ammirare nella conca erbosa
situata a nord del pianoro il "campo
di pietre", una distesa di blocchi che crea un
effetto veramente suggestivo (tabellone esplicativo). Attraversata tutta
la spianata, si giunge ad un'ampia sella (Passo di Prato Ferretto,
1100 m, h 0,30 da Prato Rotondo),
incisa alla base del roccioso versante Sud del Bric
Resonàu (1147 m).
Qui
si trova un crocevia di sentieri (paline):
si abbandona l' AV
(a sinistra) diretta al Passo del Faiallo, il ◇ (a
destra) diretto a Sciarborasca (vedi itinerario Direttissima
al Monte Rama) nonché il sentiero con segnavia 〓 che scende
in un boschetto alla testata del Vallone del Rio di Lerca. Si
segue invece quello che, sempre verso destra, rimonta il piede della
cresta di Cima Fontanaccia (segnavia: +,
◇ e 〓). Salendo fra radi alberi
curiosamente contorti a causa dell’azione del vento, si aggira un
dosso sulla sinistra e si sale poi, in alcuni tratti con decisione, fino
a raggiungere lo spartiacque presso alcune roccette. Un
nuovo traversone a sinistra e un ulteriore tratto di salita
consentono di toccare una
selletta alla base del pendio finale della Cima Fontanaccia.
Si taglia ora con poco faticosi saliscendi tutto il versante occidentale
della cima, alla base del testone roccioso sommitale, con superba veduta
sulla
costa ligure e sul fronteggiante Monte
Sciguelo. Lasciata a sinistra una appena accennata traccia
diretta alla vicina Cima Fontanaccia (palina, vedi anche itinerario Direttissima
al Monte Rama) si scende in breve all’ampia insellatura fra questa ed il
Monte Rama, dove da sinistra sbocca il Canale
Nord. Attraversata tutta l’insellatura con percorso tortuoso
fra grossi massi ed arbusti, con un tratto di ripida salita un po’ malagevole si guadagna il costone
occidentale del Monte Rama. Con salita ora più moderata si
taglia verso Sud, si attraversa un boschetto e, aggirando a sinistra gli
ultimi massi, si guadagna la panoramica cima del Monte
Rama (1149 m, h
0,30 dal Passo di Prato Ferretto, libro di vetta), sulla
quale sorgono due croci in ferro. Bellissimo panorama sulla
costa fra Genova e Capo
Noli, sulle Alpi
Liguri e sulle vette circostanti (Monte Beigua, Monte
Sciguelo, Monte Argentea).
Ritorno
per la stessa via in h
1,00. |
TEMPO
TOTALE
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h 2,00
circa
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DISLIVELLO
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150
m
circa
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DIFFICOLTA’
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E
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ULTIMO
SOPRALLUOGO
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16
agosto 2019
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PERIODO
CONSIGLIATO
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tutto
l’anno (evitare le giornate invernali ventose)
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COMMENTI
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Breve e
classica gita, molto frequentata e poco faticosa, ad una cima tra le più
caratteristiche del Gruppo del Beigua. Adatta a tutti e in tutte le
stagioni, evitando possibilmente le giornate con troppo vento, che in
queste zone di crinale (specie nel periodo invernale) soffia spesso
assai impetuoso.
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