Dal rifugio si seguono i
segnavia AV
("Alta Via dei Monti Liguri",
paline) che proseguono verso il lontano Passo del Faiallo (vedi
anche itinerario Monte
Rama – Via normale). Si attraversa tutto l'ampio ripiano
erboso di Pratorotondo (verso Sud emerge
il
tozzo cupolone del Monte
Sciguelo) per portarsi poi sul versante meridionale della Cima
Frattin (1146 m), ampio dosso dal quale emergono rare roccette.
L’ampio sentiero pressoché pianeggiante passa da un paio di punti
panoramici (staccionate) da cui si domina il Mar Ligure e la
costa tra Cogoleto ed Arenzano, quindi si porta ad un colletto presso un
curioso lastrone roccioso (a sinistra paretina con palestra di roccia):
superato un vallonetto con breve discesa, il comodo sentiero ritorna
pianeggiante e si porta nei pressi della Casa
della Miniera, un grazioso rifugio ristrutturato con
locale invernale sempre aperto. Poco sotto, su un panoramico
costone, sorge la piccola Cappella degli Alpini.
Proseguendo in piano, si
taglia un ripido pendio erboso e si raggiunge la nuova ampia spianata di
Prato
Ferretto (bel panorama sul Monte Sciguèlo), che
scoscende verso Sud con l'articolato versante roccioso della Rocca
del Lago (1103 m). Lasciando a sinistra il sentiero con segnavia
gialli che porta a Piampaludo, si può ammirare nella conca erbosa
situata a nord del pianoro il "campo
di pietre", una distesa di blocchi che crea un effetto
veramente suggestivo (tabellone esplicativo). Attraversata tutta la
spianata, si
giunge ad un'ampia sella (Passo di Prato Ferretto,
detto anche “Colle Sud del Bric Resonau”, 1100 m, h
0,30 da Pratorotondo), incisa alla base del roccioso
versante Sud del Bric Resonau (1147 m).
Qui si trova un crocevia
di sentieri (paline):
si abbandona il segnavia ◇ (a
destra) diretto a Sciarborasca (vedi itinerario Direttissima
al Monte Rama), il sentiero con segnavia 〓
che scende in un boschetto alla testata del Vallone del Rio di Lerca
e quello che, sempre verso destra, rimonta il piede della cresta di Cima
Fontanaccia (segnavia: +,
◇
e
〓, vedi anche itinerario
Monte
Rama - Via normale). Si prosegue invece a sinistra, lungo il
tracciato dell'AV “Alta Via dei Monti
Liguri” diretta al Passo del Faiallo.
Con percorso in lieve
salita, l’evidente tracciato aggira il dirupato versante Sud-Sudovest
del Bric Resonau, costituito da erte paretine frammiste a vegetazione,
portandosi ai piedi del breve e poco ripido pendio facente capo al largo
colletto che si apre, sullo spartiacque principale, fra il Bric Damè (a
sinistra) e il Bric Sciue Gianche (a destra). Poco prima che la pendenza
aumenti leggermente, si incontra un piccolo cartello che indica, a
destra, lo
stacco del sentierino per il Bric Resonau (h
0,05 dal Passo di Prato Ferretto).
Il sentierino, che
inizialmente si mantiene parallelo all’Alta Via, risale con moderata
pendenza una specie di solco erboso, poi svolta deciso a destra e
raggiunge un poco accentuato colletto boscoso con grosso ometto. Tagliando
in orizzontale nel bosco rado, il sentierino raggiunge un
breve pendio alberato, che rimonta in breve giungendo ai piedi di una
vasta pietraia, ormai ai piedi del versante orientale del Bric Resonau. Si
rimonta la pietraia su grandi massi (attenzione alle rocce
instabili, ometti) poi, quando questa si divide in due rami, si
taglia a destra e, rimontando un breve tratto di facili
roccette, si guadagna una selletta con ometto. Sempre salendo fra grossi
massi accatastati (ometti), si superano due successivi piccoli ripiani
portandosi sul lato Nord del Bric: superato un
brevissimo gradino formato da un
masso appoggiato alla parete (I°-), si continua per
una cornice erbosa che porta in breve sulla spaziosa vetta del Bric
Resonau (1147 m, h 0,15
dall’inizio del sentierino, croce di legno). Bellissimo panorama:
verso Sud la
lunga costiera della Cima Fontanaccia e del Monte Rama,
protesa verso il Golfo Ligure, verso Est il
gruppo Argentéa-Reixa verso il Faiallo, a Nord la costiera
Bric Damé – Bric Sciue Gianche e una parte della Val di Vara, ad
Ovest Prato
Ferretto con il Monte Sciguelo e le lontane Alpi Liguri.
VARIANTE:
volendo effettuare una salita leggermente più
“alpinistica”,
quando la pietraia si divide in due rami è
possibile seguire il ramo di sinistra, al termine del quale si incontra,
leggermente a destra, una bella placchetta articolata da
risalire con divertente arrampicata (I°),
uscendo sui massi accatastati di un’anticima.
Scendendo per facili rocce, si va ad intercettare pochi metri più sotto la traccia della via normale
precedentemente descritta, poco sotto il brevissimo gradino.
Ritorno
per la stessa via in h
0,45.