Monte Rama 1149 m - Via "Mediterranea"

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CARTINA CONSIGLIATA

I.G.C. scala 1:50.000 – Foglio 16

CATEGORIA/ZONA

ALPINISMO - APPENNINO LIGURE

SCHEDA N. 8

 

FOTO NOTEVOLI

I PORTI DI VARAZZE E SAVONA DALLA VETTA DEL MONTE RAMA

FOTOPERCORSO

 

STORIA ALPINISTICA

Il Monte Rama (1149 m) è, da sempre, il regno degli alpinisti di Cogoleto ed Arenzano, che hanno tracciato numerosi itinerari di difficoltà medie e spesso discontinue lungo le crestine e le belle placche inclinate della montagna e del suo satellite, il Bric Camulà (817 m). 

La via "Mediterranea" (A. Parodi, S. Timossi, 08/12/2008) si svolge sul versante sud-est dell'appicco terminale, tra la "Via del Nonno" e la "Via Centrale del Vecchio", lungo un sistema di belle placche evidenti già da lontano. La via originale è stata poi modificata, pulita e attrezzata interamente a spit dal "Gruppo Geki" di Arenzano. Si tratta di un itinerario piuttosto sostenuto nella prima parte, poi più discontinuo, fino all'uscita per terreno erboso sulla panoramica cima. Attrezzatura ottima, roccia un po' meno, specie sui tiri più "duri": fortunatamente le numerosi ripetizioni hanno fatto si che questo aspetto sia notevolmente migliorato ultimamente ...

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Arenzano (uscita della A10 Genova-Ventimiglia) si svolta a destra verso Cogoleto: poco prima del paese si svolta ancora a destra e si risale la breve Val Lerone fino al piccolo paesino di Lerca (109 m, 4 km da Arenzano). Superato il paese, si prosegue su di una stradina molto stretta, con ampie vedute sulla costa ligure, fino alla piccola cappelletta di Sant'Anna di Lerca. Poco oltre, lasciato a sinistra un nuovo complesso residenziale asservito al vicino campo da golf, si lascia l'auto  in un piccolo parcheggio nel bosco (tabelle segnaletiche).

 

AVVICINAMENTO

Si segue ancora per brevissimo tratto la carrozzabile, per seguire però quasi subito sulla destra un sentiero (segnavia , e A) che inizia ad inerpicarsi ripidamente nel fitto bosco. Dopo una lunga diagonale, il sentiero spiana un poco, mentre compie un ampio traverso a mezzacosta. A questo punto si trascura la prosecuzione del sentiero diretto al vallone del Rio di Lerca (verso la Via Zunino, compresa la sua Variante Inferiore, e la Via dell'Acqua) per imboccare la mulattiera che riprende a salire ripidamente nel fitto bosco di pini (segnavia ed A). Con insistente salita, la mulattiera si porta sul versante meridionale del Bric Camulà, lo risale con alcuni tornanti (bel panorama), poi ne taglia il dirupato versante ovest quasi in piano. Si lascia una traccia a destra per la cima del Bric, e dopo poco una a sinistra per Sciarboràsca (vedi itinerario Direttissima al Monte Rama), e si arriva al Passo del Camulà (790 m, h 1,15). 

Si prosegue sulla mulattiera che si porta sul versante occidentale del Monte Rama, dapprima in piano, poi con moderata salita. Si supera quasi subito una diramazione a sinistra per la "Via del Nonno", e si arriva ad una fonte ("Fonte Rama"). Una cinquantina di metri oltre la fonte, si prende a sinistra una labile traccia (grossi ometti) che sale nella boscaglia fino alla base delle placche, dove una freccia bianca indica l'inizio della via (5 minuti dalla mulattiera, h 0,25 dal Passo del Camulà, h 1,40 da Sant'Anna di Lerca). Attacco.

 

DESCRIZIONE DELLA VIA

Si possono contare 7 tiri di corda:

1 - Si risale un primo modesto zoccolo lungo un vago solco (II°), poi ci si sposta di poco a destra e si attacca una bella placca, ripida e tecnica. Facendo attenzione agli appigli a volte un po' friabili, si sale la placca (IV°+, V°-, 6 spit) e si esce su una comoda cengia erbosa, alla base di una fascia scura e strapiombante (sosta su 2 spit);

2 - Ci si sposta due metri a sinistra e si attacca un camino nero e umido (), uscendone poi a destra con passo difficoltoso (V°+). Si sale a questo punto uno sperone, all'inizio verticale (, IV°), poi via via più appoggiato (III°, 8 spit). Si esce un po' verso sinistra, su un ripido pendio erboso fino ad un pino con bollo bianco (sosta);

3 - Si risale l'inclinato pendio erboso, tendendo un po' a destra, fino all'inizio di una placca inclinata: si sale lungo la placca, appoggiando nuovamente un po' a sinistra (II°, III°, 2 spit), uscendo su di un altro pendio erboso che, risalito per una decina di metri, porta alla base di una muraglia aggettante, caratterizzata da una grande quinta che forma camino (sosta su albero);

4 - Si sale dentro al camino (III°), più sopra sbarrato da un masso incastrato. Se ne esce subito a destra, su bella placca (IV°, passo scomodo con lo zaino perchè angusto: il passaggio è noto come "Passo della Salamandra"), che poi si risale con bella arrampicata (V°-, 7 spit, roccia più solida), mantenendosi un po' a destra dell'erboso diedro che la delimita. Al termine della placca, un breve pendio erboso conduce verso sinistra ad una roccia con 2 spit di sosta;

5 - Si traversa il ripido pendio erboso, superando alcune placchette appoggiate, verso sinistra fino ad un evidente diedro inclinato, che si risale in spaccata con bella arrampicata (1 spit, III°). Al suo sommo, si aggira uno speroncino e si risale un breve pendio erboso fra i pini fino alla base di un bel pilastro (sosta su albero);

6 - Si attacca il pilastro e, con bella arrampicata su roccia buona (IV°-, III°+, 1 chiodo), se ne scavalca la sommità a sinistra. Superato un altro breve muretto (III°+), si scende ad una selletta erbosa. Risalita un'altra brevissima placca (II°+), si giunge alla base di un risalto (sosta su albero);

7 - Si scala un primo zoccolo a destra (III°), poi si traversa su cengetta qualche metro a sinistra e si attacca un bel muretto verticale (IV°-, 2 chiodi) fino ad un'ampia cengia erbosa (sosta su albero);

Da questo punto si supera ancora una brevissima placca (3 metri, II°+) e si esce su un bel prato in mezzo ai pini, con splendida vista sulla costa. Si va verso destra, dove si incontrano sullo sperone sovrastante le frecce bianche della parte finale della "Via del Vecchio". Volendo è possibile seguirle (passi di II°), altrimenti si sale il pendio alberato a destra dello sperone, si aggira a destra un pilastro e, usciti dal bosco, si raggiunge un ampio pendio erboso dove si incrocia la "Via Diretta" (segnavia ). Seguendo questo sentiero, in una decina di minuti si raggiunge la croce di vetta del Monte Rama (1149 m).

N.B.: volendo, è possibile evitare di salire in vetta: dalla base dello sperone dove si incontrano le frecce bianche della "Via del Vecchio", seguendo una traccia verso destra (ometti), si supera un colletto erboso e si traversa in piano fino ad intercettare il sentiero della "Via Diretta" a circa un quarto d'ora dalla cima. Da qui si può iniziare subito la discesa verso il fondovalle.

 

Discesa: si segue il sentiero della "Via Diretta" (segnavia ) fino a Sant'Anna di Lerca (h 1,45). 

 

TEMPO TOTALE

h 6,00 - 7,00 (di cui circa h 3,00 per la via vera e propria)

DISLIVELLO

1000 m circa (circa 200 m di arrampicata)

DIFFICOLTA’

D+ (un tiro di V° con un passo di V°+)

MATERIALE UTILE

2 mezze corde da 60 m, casco, 10 rinvii, ghiere e cordini per attrezzare le soste: via interamente attrezzata a spit e chiodi

ULTIMO SOPRALLUOGO

25 marzo 2012

PERIODO CONSIGLIATO

primavera e autunno

COMMENTI

Bella arrampicata, abbastanza continua e con passaggi interessanti e mai banali. Nella prima parte la roccia, inizialmente un po' erbosa e friabile, risulta notevolmente migliorata con le numerose ripetizioni. La seconda parte, seppur un po' discontinua, si svolge invece su roccia sempre ottima! Panorami molto belli sulla costa ed il mare. Ottimamente attrezzata: possibile (ma sconsigliata) la discesa in doppia lungo la via (in questo caso, necessarie due corde di almeno 40 m).