Bric Camulą 818 m - Cresta dei Guaranģ

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CARTINA CONSIGLIATA

I.G.C. scala 1:50.000 – Foglio 16

CATEGORIA/ZONA

ALPINISMO - APPENNINO LIGURE

SCHEDA N. 9

 

FOTO NOTEVOLI

FOTOPERCORSO

IL BRIC CAMULĄ, CON I CRESTONI ROCCIOSI SULLA SINISTRA, DALLA "VIA DIRETTA" AL MONTE RAMA

 

STORIA ALPINISTICA

Il Bric Camulą (818 m) č una cima rocciosa emergente sul lungo contrafforte che dal Monte Rama (1150 m) si allunga verso Sud, in direzione del mare, e che separa i valloni del Rio Scorza (a ovest) da quello del Rio di Lerca (a est), nell'immediato entroterra di Cogoleto. 

I suoi versanti sono in gran parte ricoperti di bosco e detriti, ed il frequentato sentiero della "Via Diretta al Monte Rama" passa poco sotto la cuspide della vetta. Nonostante questa sua apparentemente scarsa rilevanza, il versante orientale del Bric, quello rivolto al Rio di Lerca, č invece molto importante alpinisticamente, in quanto consente di effettuare alcune delle pił lunghe, anche se discontinue, salite della zona. 

In particolare, il versante č costituito da una serie di 5 crestoni rocciosi, tutti percorsi da vie alpinistiche di un certo interesse. I pił evidenti sono i primi due (a partire da Sud), che in alto si uniscono a formare un'unica nervatura rocciosa fino all'Anticima Sud Est: questi sono chiamati Crestone di Sinistra e Crestone di Centro (o Crestone Laura), e sono percorsi da vie classiche degli anni '40. Seguono poi due speroni un po' pił brevi, che  in alto si uniscono e che a loro volta vanno a saldarsi al Crestone di Sinistra quasi all'altezza del suo termine: si tratta della Cresta dei Gčki e della Cresta dei Guaranģ, che sono state "scoperte" solo recentemente e che consentono vie interessanti e di difficoltą anche un po' pił sostenute di quelle classiche. Per finire, all'estremitą nord si trova ancora il Crestone di Destra (o Crestone Silvia): č il pił breve, ma anche il pił diretto verso la vetta vera e propria del Bric. Anch'esso č percorso da una via classica, breve e con passaggi non obbligati. 

La "Cresta dei Guaranģ" č stata salita per la prima volta da A. Parodi, G. Massone, M. Giusto, U. Pretelli, P. Malagamba e F. Di Luca il 26 novembre 2007: si tratta di una via un po' discontinua, ma bella e interessante per la roccia comunque buona e l'isolamento della cresta, oltre che per l'estetica di diversi aerei passaggi su snelli torrioni.

 

PUNTO DI PARTENZA

Da Arenzano (uscita della A10 Genova-Ventimiglia) si svolta a destra verso Cogoleto: poco prima del paese si svolta ancora a destra e si risale la breve Val Lerone fino al piccolo paesino di Lerca (109 m, 4 km da Arenzano). Superato il paese, si prosegue su di una stradina molto stretta, con ampie vedute sulla costa ligure, fino alla piccola cappelletta di Sant'Anna di Lerca. Poco oltre, lasciato a sinistra un nuovo complesso residenziale asservito al vicino campo da golf, si lascia l'auto  in un piccolo parcheggio nel bosco (tabelle segnaletiche).

 

AVVICINAMENTO

Si segue ancora per brevissimo tratto la carrozzabile, per seguire perņ quasi subito sulla destra un sentiero (segnavia , e A) che inizia ad inerpicarsi ripidamente nel fitto bosco. Dopo una lunga diagonale, il sentiero spiana un poco, mentre compie un ampio traverso a mezzacosta. A questo punto si trascura a sinistra la mulattiera (segnavia e A) della "Via Diretta al Monte Rama" (vedi anche itinerario "Via Mediterranea") e si prosegue in salita moderata (segnavia ) fino ad immettersi nel vallone del Rio di Lerca, racchiuso tra i contrafforti del Monte Rama (a sinistra) e del Monte Argentča (a destra). 

Con diversi saliscendi, il sentiero segue qui il tracciato dell'acquedotto comunale, tagliando di frequente morene e ripidissimi canaloni, dove imponenti muri a secco sorreggono il tracciato. Giunti in corrispondenza di una biforcazione del sentiero, presso un piccolo rio spesso asciutto che scende da sinistra, si abbandona la mulattiera (vedi anche itinerari Via Zunino, Variante Inferiore della Via Zunino e Via dell'Acqua): su un masso a sinistra c'č la scritta bianca "VIA DEI GEKI" e una freccia. 

Si sale brevemente lungo il piccolo rio, poi si devia a sinistra e ci si porta sul filo di un ripidissimo costone alberato, che si risale con fatica fino all'inizio di una vasta pietraia. Si risale direttamente la pietraia, per massi e detriti (ometti, frecce bianche) fino all'inizio della Cresta dei Geki: trascurando i segni a sinistra, si traversa brevemente a destra (indicazione "CRESTA DEI GUARANĢ") e si giunge all'inizio della via (scritta bianca, 530 m circa, h 1,00 da Sant'Anna, attacco).

 

DESCRIZIONE DELLA VIA

Si possono contare 13 tiri di corda (di cui qualcuno effettuabile in conserva, in particolare gli ultimi due):

1 - Si attacca il saltino iniziale per una paretina fessurata (IV°-, vecchio chiodo all'inizio) poi, dal successivo terrazzino, si traversa a sinistra su placchetta verticale (IV°, 1 chiodo) fino allo spigolo, che si risale pił facilmente (II°) fino ad un terrazzino ai piedi di un risalto;

2 - Si supera il primo breve risalto (II°+), poi un altro leggermente pił impegnativo (III°) e si procede per cresta facile fino ad un ripiano alla base di un bel torrione;

3 - Si attacca il torrione lungo una rampa ascendente verso sinistra (II°+), che ad un certo punto č interrotta da uno strapiombetto: si supera il malagevole passo (V°-, 1 chiodo), per proseguire poi lungo una specie di diedro-canale articolato (II°) fino ad un esiguo pianerottolo erboso (1 chiodo di sosta);

4 - Si sale la bella placca sopra il pianerottolo (IV°, 1 chiodo) e si raggiunge una cengia. Si scala una breve fessura leggermente strapiombante (IV°+, 1 chiodo) e si esce nuovamente in cresta, che si risale verso sinistra (II°+) fino ad un terrazzino con alberello;

5 - Si prosegue lungo il filo di cresta, all'inizio con un po' pił di impegno (II°+), poi pił facillmente (, II°) lungo uno speroncino erboso con roccette emergenti (frecce bianche), fino ad un gruppo di alberi dove si sosta (tiro da 60 m, eventualmente divisibile in due);

6 - Si sale per 15 metri per erba e detriti, poi si gira a sinistra (freccia bianca) e si attacca un ostico muretto lievemente strapiombante e scomodo da proteggere (IV°+). Al sommo del muretto si sale a destra per una rampa-fessura diagonale (III°+) fino ad una cengia dove si sosta;

7 - Si sale un bel muretto articolato con ottime prese (II°+), poi si traversa a destra aggirando un gendarme e si esce su un colletto alla base di un torrione imponente (sosta su alberello);

8 - Si attacca il torrione a destra, per una fessura- diedro delicata ed esposta (IV°) fino ad un chiodo; si sale quindi a sinistra per placca pił appoggiata (III°+) fino ad uscire sul filo di cresta. Qui si supera un passaggio delicato in strapiombo (V°-) oltre il quale si procede pił facilmente fino ad un terrazzino con spuntone di sosta, dove si incontra la "Cresta dei Geki";

9 - Si sale a sinistra per bella placca fino ad un chiodo poi, trascurando l'evidente strapiombo superiore, si traversa molto espostamente a sinistra (IV°+ delicato) fino ad aggirare lo spigolo. Seguendo pił facilmente la crestina articolata (III°) si esce sulla sommitą del torrione, presso grossi massi (spuntoni);

10 - Lungo la breve cresta orizzontale si arriva all'attacco del bel torrione successivo: si sale lungo una specie di vaga rampa sul lato destro della parete (IV°, 1 chiodo), poi si traversa a sinistra (delicato, lama) per entrare in una svasatura impegnativa (IV°+) che si risale fino alla crestina articolata che porta, verso destra, sotto l'ultimo strapiombetto (III°). Si supera direttamente l'ultimo breve strapiombo (IV°+, 1 chiodo, ottime maniglie) e si esce sulla sommitą dell'aereo torrione;

11 - Si segue la cresta successiva (II°), quasi orizzontale ma molto esposta, fino alla base di un piccolo gendarme strapiombante; si aggira il gendarme a sinistra e si attacca poi una breve placchetta fessurata delimitata da una quinta a sinistra (III°) fino ad incontrare il "Crestone di Sinistra" (sosta su alberelli);

12 - Si seguono evidenti frecce bianche per facili roccette (, II°) fino alla base di un muretto verticale: si scala il muretto (III°) e si esce sul filo del "Crestone di Sinistra", dove oramai questo č discontinuo;

13 - Si sale lungo il filo del crestone, costituito da massi e roccette, con divertenti passaggi (, II°) fino alla base di una placca fessurata di una decina di metri: la si scala nel suo centro (III°+) oppure si supera un bel diedro pochi metri a destra (IV°+ e ) fino ad uscire presso una lama rocciosa dove termina la via.

Salendo per erba, roccette e detriti (qualche passo di) si giunge in 5 minuti sulla vetta dell'Anticima Sud-Est del Bric Camulą (splendido panorama su Arenząno). Volgendo a destra, lungo una traccia per una ripida cresta di erba e pini (a metą circa un passo su roccette di ) si raggiunge in 10 minuti la vetta del Bric Camulą (818 m, doppia croce e libro di vetta, h 4,30 circa dall'attacco).

 

Discesa: si segue una traccia sul versante ovest che scende per erba, pietraie e boschetti fino al sentiero della "Via Diretta al Monte Rama" (segnavia ); di qui verso sinistra fino a Sant'Anna di Lerca (h 1,00). 

 

TEMPO TOTALE

h 6,30 - 7,00 (di cui circa h 4,30 per la via vera e propria)

DISLIVELLO

650 m circa (circa 250 m di arrampicata, con uno sviluppo di 400 m circa)

DIFFICOLTA’

D+ (un tiro di V° con un passo di V°+)

MATERIALE UTILE

corda da 60 m, casco, 5/6 rinvii, ghiere e cordini, qualche nut e friend: via parzialmente attrezzata a chiodi e segnata con frecce bianche

ULTIMO SOPRALLUOGO

17 maggio 2009

PERIODO CONSIGLIATO

dall'autunno alla primavera

COMMENTI

Bella via, un po' discontinua ma molto interessante per lunghezza e varietą dei passaggi. La qualitą della roccia č tutto sommato buona, e questo rende la via ancora pił divertente. I chiodi presenti sono pochi, ma quasi tutti dove servono. I passaggi pił impegnativi sono a mio parere quelli del 3°, 6° e 8° tiro: a questo proposito, il muretto del 6° tiro č ad oggi non protetto, e qui secondo me ci andrebbe un chiodo. Č comunque una via da vedere in ottica di allenamento per vie di montagna, propedeutica alla progressione in assenza degli spit. Consigliata vivamente!