Dal rifugio si
scende all’ampio Piano del Praièt e si percorre per pochi minuti
la mulattiera diretta a San Giacomo di Entracque (vedi itinerario
di accesso). In prossimità della fine del ripiano pascolivo, quando la
mulattiera inizia a scendere con alcuni tornanti lungo una balza, si
incontra un bivio (1750 m, cartelli, h 0,10
dal rifugio): si abbandona dunque la mulattiera principale per seguire il
ramo di sinistra, che compie una decisa svolta ed inizia a risalire i
vasti pendii erbosi del Vallone di Fenestrelle.
All'inizio la traccia non è molto evidente, poi, oltre i ruderi del Gias
Alvè (1840 m), si fa più marcata mentre, aggirato alla base un
grande dosso erboso al centro del vallone, lo risale poi con
lunghi e ben tracciati tornanti. La mulattiera, mai troppo ripida, si
mantiene costantemente sul versante di destra (sinistra idrografica) del
vallone e, con altri lunghi tornanti, guadagna quota fino al piccolo
ripiano erboso dove sorgono i ruderi del Gias Balmetta (2157 m, h
0,45 dal bivio).
Oltre il gias, si risale un breve gradino
erboso fino ad un secondo piccolo ripiano, dal quale un tratto di salita
più ripida consente di guadagnare la sommità della ripida scarpata
erbosa discendente dalla piccola Punta delle Lobbie (2322 m, a
destra), presso una poco accentuata sella. Poco prima di raggiungere la
sella, presso l'ultimo tornante, si stacca verso destra una labile traccia
che taglia la ripida scarpata erbosa e conduce ai ruderi dell'abbandonato Gias
Confurri (2281 m, h 1,15 dal
bivio).
Da qui è consigliabile la
salita alla vicinissima Punta delle Lobbie: raggiunta
per prati la base del breve versante Nord-Ovest, si risale una breve
ripida pietraia (vecchia mulattiera in frana) e, per l'ultimo ripidissimo
pendio erboso, si guadagna la piccola cima (2322 m, h
0,15 dal sentiero), sulla quale sorgono i resti di alcune
costruzioni di pietre a secco. Panorama spettacoloso sul
Gelàs, il Colle di Finestra, sul breve
solco della Valletta
dell’Asino ed il roccioso
Roc di Fenestrelle (2760 m), con l’erbosa
omonima punta alle spalle.
Tornati alla mulattiera, si
attraversa l'ampio
ripiano erboso a monte della sella, con altri tornanti, si
raggiunge una piccola conca, ove ad inizio stagione si raccolgono le acque
di un piccolo pittoresco laghetto (Lago
di Barbara o Lagarot di Fenestrelle): nelle limpide acque si specchiano, con
bell'effetto fotografico, i ghiacciai del Gelàs. Oltre il
laghetto, con un'ultima serie di tornanti si raggiunge un
panoramico poggio, sul quale sorgono i ruderi del Ricovero
Fenestrelle, vecchia casermetta militare dedicata alla memoria
dell'alpino Angelo Bortolo. Una breve discesa dall'altra parte conduce nel
petroso vallonetto finale che, con un ultimo paio di tornanti,
consente di toccare l'ampio Colle
di Fenestrelle (2463 m, h 1,45 dal
Piano del Praiet), che si apre fra il roccioso Roc di
Fenestrelle (2760 m, a sinistra) e la Punta di Fenestrelle (2701
m, a destra). Fantastica veduta sul versante Nord del Gelàs e,
dall'altra parte, sulla imponente
Serra dell'Argentera, ai cui piedi giacciono il grande Bacino
del Chiotas ed il più piccolo Lago Bròcan. Sul dosso
morenico fra i due laghi spicca il Rifugio Genova.
Dal colle si
scende in
una piccola valletta detritica, in cui la mulattiera si
distende pressoché pianeggiante, contornando alcune
modeste pozze (solitamente asciutte a fine stagione). Al
termine della valletta (possibili residui nevosi anche in luglio) si
scende brevemente per grandi massi, per poi risalire ad un colletto (2400
m circa) sulla destra, che permette di doppiare un costone. Lasciato a
destra, presso un piccolo ometto, l’itinerario per la Punta
di Fenestrelle, si
scende a mezzacosta, alti sul sottostante vallone erboso (a
destra due ometti indicano lo stacco "ufficiale" della via
normale alla Punta
Ciamberline). Belle vedute sulla testata
del Vallone della Rovina. Dopo un lunghissimo traverso
alla base dei severi contrafforti del Caire e della Punta
Ciamberline, con qualche modesto saliscendi, una lunga serie di
tornanti consente di perdere velocemente quota alle falde delle Rocce
di Laura (splendida
veduta aerea sui laghi Chiotàs e Bròcan), fino
a toccare il fondo pianeggiante del breve
vallone erboso che sfocia sulle rive del bacino artificiale del
Chiotas (1978 m, h 1,00 dal
colle).
Intercettata la carrareccia sterrata che percorre la sponda
del lago, la si segue verso sinistra con qualche saliscendi fino al dosso
sul quale sorge, in posizione dominante sui laghi Chiotas e Bròcan,
il Rifugio
Genova (2015 m, h 0,10
dal bivio con la carrareccia, h 1,15
dal Colle di Fenestrelle). Bellissimo panorama sulle pareti e sulle
nevi perenni del selvaggio Circo del Bròcan. Bella anche la
veduta sull'Altipiano del Baus e sulla Serra dell'Argentèra,
oltre che sulla selvaggia costiera Fenestrelle-Ciamberline appena
scavalcata.